Prorogata fino al 30 novembre la mostra su Joël Stein: visione di una ricerca
Aperta il venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20, l'esposizione a a Palazzo del Duca di Senigallia
È aperta nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20, la prestigiosa mostra “Joël Stein: visione di una ricerca”, allestita a Palazzo del Duca di Senigallia e prorogata fino al 30 novembre. Nel caso di gruppi, l’esposizione è comunque visitabile in altri giorni su appuntamento.
Inaugurata lo scorso 9 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, la mostra è già stata visitata da migliaia di persone in arrivo dalle Marche e da fuori regione. Moltissime le scuole elementari e gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, grazie ai progetti di didattica attivati appositamente. L’arte di Stein e la mostra così concepita si prestano infatti al coinvolgimento diretto degli spettatori e l’intento dell’amministrazione comunale è quello di fare di questa occasione un “laboratorio di avvicinamento all’arte contemporanea nel percorso scolastico legato alla storia dell’arte”, ha precisato durante l’inaugurazione l’Assessore alla Cultura del Comune Stefano Schiavoni.
La mostra, retrospettiva curata da Valmore Zordan e Bernard Légé, presenta numerosissimi esempi della ricerca di Stein dal 1946 a oggi. Artista e teorico, docente all’Università di Parigi, Joël Stein ha sperimentato fin dagli esordi su movimento, materiali, luce, forme, ma soprattutto su percezione e arte cosiddetta “programmata”. Fondatore del Grav, è infatti tra gli artisti che misero in discussione l’oggettività dell’arte e la funzione del critico nella fruizione, chiamando in causa la percezione e invitando lo spettatore a un ruolo attivo e partecipato. Emblematica in questo senso è una delle opere in mostra, “Anamorfosi”, nella quale risulta evidente come sia il movimento dello spettatore stesso ad attivare l’opera e dunque l’arte. Le sue opere sono ancora oggi godibilissime agli occhi e portano lo spettatore in una atmosfera ludica, partecipativa, in una dimensione di allegria cromatica e formale inesauribile che troverà sbocco anche negli effetti speciali per il cinema di Henri-Georges Clouzot e per i servizi di ricerca dell’ORTF (l’Ente Radiotelevisivo Francese).
Si tratta di un evento itinerante ospitato in diverse sedi italiane e francesi. Dall’11 febbraio al 4 aprile è stata a Caen (Normandia – Francia) negli splendidi spazi gotici dell’Abbaye-aux-Dames e Abbaye-aux-Hommes. Dopo l’allestimento estivo al M.A.C.A. Museo Arte Contemporanea di Acri (CS), arriva a Senigallia, per poi concludere il suo giro a Vicenza tra dicembre e gennaio.
In occasione dell’evento è stata edita da Valmore studio d’arte, in collaborazione con il MACA di Acri, la monografia dell’artista a cura di Monica Bonollo e Alice Traforti, disponibile in mostra. La monografia è in distribuzione grazie alla Mediateca delle Marche ed è attualmente presente a Parigi al Centre Pompidou, dove è in corso una mostra sul Grav di cui Stein fu fondatore, al Museo del Louvre e nei musei ad esso collegati. Il volume di 312 pagine, è comprensivo di testi critici storici e inediti e scritti dell’artista. I critici che hanno scritto sono: Marco Meneguzzo, Eva Beccati e Monica Bonollo, e i francesi Serge Lemoine e Henri-François Debailleux.
La mostra si deve a Comune di Senigallia, Museo d’Arte moderna dell’Informazione e della fotografia di Senigallia ed è curata da Valmore Zordan e Bernard Légé e organizzata da Valmore studio d’arte in collaborazione con le diverse istituzioni che vi partecipano: la Regione Normandia e il Comune di Caen, i Rencontres Internationales Image et Science e il C.A.M.E.R.A. (Conseil Audiovisuel Mondial pour les Études et les Réalisations sur l’Art) di Parigi, il M.A.C.A. Museo Arte Contemporanea di Acri (CS) con la promozione della Regione Calabria, dell’Università della Calabria e della B.C.C. Mediocrati, il MUSINF di Senigallia e il Comune di Vicenza. La mostra a Senigallia si intende inoltre realizzata nell’Ambito del Progetto Giovani Ricercatori di Senso, frutto dell’Accordo di Programma quadro stipulato tra Regione Marche e Ministero della Gioventù.
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