Sanità, i Sindaci di Ostra e Ostra Vetere chiedono di riaprire il dialogo
Bello e Olivetti: "Qualcosa si muove nel silenzio, il Presidente convochi subito la Conferenza dei Sindaci"
Dopo la tempesta estiva le acque si erano calmate. Ma dopo la dura presa di posizione dei sindacati contro la direzione dell’Asur ZT4, in merito alla questione degli organici all’ospedale di Senigallia, tornano a parlare i due Sindaci che diedero inizio alla vicenda: quello di Ostra Massimo Olivetti e il collega di Ostra Vetere Massimo Bello. Tornano a parlare di preoccupazioni, viste le uscite delle sigle sindacali e di silenzi sospetti che potrebbero nascondere manovre già in atto.
Dopo una prima fase in cui i sindaci Bello e Olivetti sollevarono la questione sanitaria in Conferenza dei Sindaci, si era assistito ad un momento di distensione culminato con la riappacificazione con il co-protagonista Franco Pesaresi e la visita del direttore Asur nei due Comuni per parlare di proposte costruttive per la zona.
Negli ultimi giorni però sono usciti sulla stampa locale i Sindacati con vibrate proteste indirizzate proprio verso Pesaresi in cui lamentavano le scelte in merito agli organici sanitari. Organici ridotti, contratti non rinnovati e servizi alla comunità messi in seria discussione. Il tutto senza che le sigle venissero coinvolte nelle decisioni prese dai vertici.
Ora i due Sindaci chiedono la convocazione dell’organismo che vigila sulla questione sanitaria, la Conferenza dei Sindaci, e al suo Presidente, Maurizio Mangialardi, di prendere in mano la situazione.
"La conferenza dei Sindaci – afferma Massimo Bello – è l’occasione per un percorso insieme, per parlare di proposte costruttive senza cadere nella bagarre come quella estiva. Se ci fosse l’occasione di ascoltare tutti i diretti interessati, la direzione Asur e le sigle sindacali, potremmo percorrere insieme la strada per la salvaguardia del nostro territorio".
Nessuno è sotto accusa ci tengono a precisare i due sindaci che chiedono di essere coinvolti nelle questioni che interessano così da vicino il territorio e i cittadini.
"Dopo che si sono abbassati i toni, abbiamo assistito ad un riaccendersi della bagarre. Ciò vuol dire che sotto qualcosa si sta muovendo. Il mancato rinnovo – si chiede Olivetti – dei contratti, può essere un segnale della imminente chiusura di alcuni settori? Chiediamo una discussione leale aldilà dei personalismi; chiusa ormai la parentesi dello scontro istituzionale, volto comunque a mantenere alta l’attenzione, oggi la questione l’hanno sollevata i Sindacati che lamentano di non essere mai stati convocati per prendere una decisione insieme".
In tutta la Regione infatti si stanno facendo barricate contro la chiusura dei servizi o dei presidi ospedalieri: quello dell’area vasta è un discorso che non piace a parecchie persone. "Tutti i territori – conferma Olivetti – stanno prendendo posizione in modo negativo contro la riforma della sanità proposta dalla Giunta regionale. E’ vero che la partita è in mano alla Regione ma i COmuni e gli enti locali non devono star zitti. Sotto silenzio non devono passare altre mosse, altrimenti ci sveglieremo a giochi fatti e potrebbe non piacerci cià che troviamo al nostro risveglio".
di Carlo Leone
....è ora de fa basta??!
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