Al via a Senigallia la stagione cinematografica della Piccola Fenice
Tutti gli spettacoli, ogni martedì fino a giugno 2011, in collaborazione con il circolo "Linea d'ombra"
Il martedì della Piccola Fenice. E’ stato presentata la stagione 2010-2011 per quanto riguarda gli appuntamenti cinematografici. Il programma, anche quest’anno realizzato dal Comune in collaborazione col circolo "Linea d’ombra" rappresenta un "progetto ambizioso – ha spiegato l’Assessore alla Cultura, Stefano Schiavoni – quello di tematizzare la programmazione, senza fratturare la stagione corrente da quella estiva".
Tornano dunque a Senigallia le serate a cadenza settimanale con il grande cinema d’arte, le rassegne monografiche, le anteprime, i capolavori italiani e internazionali rigorosamente in lingua originale, gli omaggi e gli incontri con autori e professionisti. E inoltre, per il 2010-2011 l’importante novità che riguarda l’opera lirica.
Come ha spiegato il Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, saranno aggiunte alle programmazioni cinematografiche anche le proiezioni in alta definizione digitale delle due celebri opere verdiane "La Traviata" e il "Nabucco". Il secondo appuntamento sarà proiettato nel mese di marzo, nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario del’Unità d’Italia. "Un progetto pilota – l’ha definito il primo cittadino – da proporre anche quest’estate nella già sperimentata cornice del porto di Senigallia".
"Ci proponiamo anche di occupare spazi come il porto che devono essere vissuti nella loro realtà. E in queste location saranno presentati omaggi ad autori (Marco Bellocchio, Akira Kurosawa, Jean-Luc Godard), film storici sul Risorgimento, e, a seguito di richieste, anche film su protagonisti dell’arte (Picasso, Warhol, Nitsch, Basquiat) nella rassegna dedicata dal titolo L’arte al Cinema. Ciò risulterà utile anche agli studenti per la loro preparazione in tale campo".
In lista anche film poco noti al pubblico, ma presentati nei festival internazionali, d’arte e sperimentazione. "Ci teniamo a proporre cinema di qualità – hanno puntualizzato Andrea Bacianini e Roberto Ferretti del circolo cinematografico Linea d’ombra – e avremo ospiti operatori e registi (su tutti l’anconetano Daniele Gaglianone, autore dell’unico film italiano in concorso al Festival di Locarno, assieme ai produttori Ganluca Arcopinto e Andrea Occhipinti; e Matteo Garrone, regista di "Gomorra"). Assieme al Comune abbiamo pensato ad una rassegna che toccasse i temi dell’amore nelle feste natalizie ("Del perduto amore"), della memoria e della storia ("Scene dal Risorgimento"). Infine, nel mese di febbraio, vi sarà "Anteprima cinema", rassegna dove il pubblico potrà ammirare i film italiani più belli della recente stagione cinematografica e in anteprima assoluta, con attenzione ai giovani registi e ai film da festival".
Qualche accenno sugli spettacoli, che si svolgeranno ogni martedì alle 21,15 alla Piccola Fenice. L’inaugurazione c’è stata già il 2 novembre con la rassegna "L’incredibile realtà dell’apparenza": con essa si cercherà di coprire quarant’anni di cinema italiani (Antonioni, Greco, Tornatore, Capotondi, Scola) analizzando il rapporto filosofico realtà/apparenza, non nel contesto distaccato di un libro, ma in quello diretto del cineasta, dove è problematizzato alla massima potenza. In questa rassegna le proiezioni saranno inoltre accompagnate da riflessioni puntuali sul tema con il pubblico, per capire le ragioni che hanno portato il regista concepire e realizzare il film. Pertanto, il cinema, più che supporto, agirà come mezzo di rimando a questi significati.
E proprio questo martedì, il 9 novembre, sarà proiettato il secondo appuntamento della rassegna "L’incredibile realtà dell’apparenza": in proiezione è L’invenzione di Morel, film d’esordio di Emidio Greco del 1974. La proiezione avrà inizio alle 21.15.
Dopo Blow-up di Antonioni, è il turno dell’opera d’esordio di Emidio Greco che ha di fatto aperto la strada in maniera pionieristica ai numerosi film sulla “realtà virtuale” che sarebbero apparsi in seguito (compreso Nirvana di Gabriele Salvatores). Film definito di fantascienza e tratto dal primo romanzo di Adolfo Bioy Casares, collega e collaboratore di Borges, L’invenzione di Morel esplora il sottile confine tra realtà e apparenza attraverso la percezione delle cose e la riproducibilità dell’immagine.
Il protagonista del film fa naufragio in una enigmatica isola abbandonata dove incontra persone che sembrano non accorgersi di lui, per scoprire alla fine che si tratta di proiezioni di una macchina, inventata e gestita da Morel che così facendo intendeva arrivare all’immortalità. Queste persone sono però costrette a ripetere gesti e parole all’infinito. Per incontrare la donna di nome Faustine, da cui rimane affascinato, il protagonista del film finisce per entrare nella proiezione.
di Simone Paolasini
Allegati
Scarica il programma della stagione cinematografica (pdf – 96 KB)
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