UAAR Senigallia indignata per le dichiarazioni del Ministro Frattini
Il Ministro degli Esteri contestato per la proposta di una "santa alleanza" contro l'ateismo
La Delegazione UAAR cittadina, con questo comunicato stampa, denuncia ed informa che in un recente articolo pubblicato sul quotidiano della Santa Sede, “Osservatore Romano” il giorno 22/10/2010, e poi ripreso dallo stesso sito del Ministero degli Esteri,il Ministro della Repubblica Franco Frattini, abbia finalmente manifestatopubblicamente ed ufficialmente, la discriminazione, la violenza, l’intolleranza e l’istigazione all’odio ed alla persecuzione, nei confronti dei non credenti, inneggiando addirittura ad una “santa” alleanza e coalizione dei tre monoteismi, CONTRO l’ateismo.
Dall’articolo in questione, pubblicato peraltro su di un organo di informazione estero (cioè di una delle parti chiamate ad aderire a questa “alleanza tra monoteismi contro l’ateismo”), si possono leggere frasi come, “I cristiani dovranno essere consapevoli anche di ricercare con i musulmani un’intesa su come contrastare quegli aspetti che, al pari dell’estremismo, minacciano la società. Mi riferisco all’ateismo, al materialismo e al relativismo. Cristiani, musulmani ed ebrei possono lavorare per raggiungere questo comune obiettivo. Credo che occorra un nuovo umanesimo per contrastare questi fenomeni perversi, perché soltanto la centralità della persona umana è un antidoto che previene il fanatismo e l’intolleranza”.
Mentre i non-credenti italiani tutti, a conoscenza delle dichiarazioni ufficiali del Ministro degli Esteri Frattini, si interrogano concretamente sull’eventualità che servisse ancora dell’altro per dimostrare definitivamente che viviamo in una Teocrazia e non in una Democrazia, informano i cittadini italiani, che l’UAAR, come Associazione che ha come primo scopo statutario, la difesa dei diritti civili degli stessi non-credenti, Atei ed Agnostici, ha già inviato una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Essendo questo il garante dei valori espressi nella Costituzione Italiana, tra i quali la libertà di coscienza individuale e l’uguaglianza di TUTTI i cittadini, la lettera inviatagli manifesta la richiesta esplicita di invitare il Ministro Franco Frattini, a chiedere scusa pubblicamente per le sue dichiarazioni Ateo fobiche, o a dimettersi per incompatibilità evidente tra ciò che esprime ed invita a fare, e ciò che e’ il suo ruolo istituzionale di Ministro di questo paese.
Peraltro, non si ritrovano episodi di violenza provenienti da un “estremismo” Ateo. Non si hanno notizie di “minacce alla società” da parte dei Relativisti. Non si hanno evidenze di “fenomeni perversi” da parte di Materialisti, e non si capisce come si possa anche solo concepire mentalmente, un “fanatismo ed un’intolleranza”, da parte di coloro che non credono. Si hanno invece notizie di roghi pubblici del Corano, di attentati kamikaze nel nome di Dio, di bombe, di persecuzioni di Cristiani in paesi islamici o induisti, di continue divisioni e guerre tra popoli, con tanto di benedizione delle loro rispettive chiese e confessioni religiose. L’ultima di queste manifestazioni di scontri tra religioni, e’ la dichiarazione dell’arcivescovo di Madrin dei Siri, mons. Raboula Antoine Beyluni che, durante il Sinodo sul Medio Oriente, ha affermato che il Corano “ordina di imporre la religione con la forza e con la spada”. Segnale preoccupante che poi, fa’ capire benissimo quanto questa “Santa alleanza” tutta Frattiniana, possa davvero essere concepibile. L’onestà intellettuale del Ministro Frattini, la dice davvero lunga sulla gestione di quello che e’ uno dei più importanti Ministeri della Repubblica italiana. Se un personaggio pubblico, rappresenta l’Italia all’estero quale Ministro, dovrebbe essere molto più accorto a non esternare dichiarazioni che possono offendere culture politeiste, o paesi civili dove agli atei sono garantiti diritti. Ma questa e’ una personalissima opinione dello scrivente.
Ci limitiamo quindi a manifestare il nostro dissenso e la nostra contrarietà, evitando accuratamente di sottolineare con parole più dure, ed esempi più calzanti e lampanti, come a guidare le divisioni tra credenti e non credenti, siano gli stessi politici difensori a spada tratta dei valori cristiani, dei loro simboli nei luoghi pubblici e della stessa “religione dell’amore”, che tanto fa presa sui cittadini italiani. Invitiamo persino gli stessi credenti, Cristiani, Mussulmani o Ebrei, che siano, a dissentire dalle dichiarazioni, offensive e cariche di pregiudizi, esternate UFFICIALMENTE da un Ministro della Repubblica, scrivendo loro stessi, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Ricordiamo che l’Art. 3 dellaCostituzione italiana recita:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
E ricordiamo inoltre che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, firmata dall’Italia, sancisce:
Art. 1- “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Art. 7- “Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione”
Art. 12- “Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.”
Art. 18- “Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, in pubblico o in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.”
Art. 19- “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”
Sarebbe quantomeno opportuno ricordarlo di tanto in tanto, ad un Ministro degli Esteri della Repubblica italiana.
da Paul Manoni
Referente UAAR di Senigallia
La cosa tragicomica in tutto questo, e' che il Ministro degli Esteri, Franco "Ateofobo" Frattini, in questo momento si trova in CINA, insieme al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al quale tutti i non credenti hanno intasato la casella mail con le loro proteste.
Cosa c'e' di tragicomico???...Sono andati lì per parlare di RISPETTO DEI DIRITTI UMANI!!
Vuol dire che troveranno una bella sorpresa al loro ritorno a casa ;-)
Ciò detto un ministro che si permette dichiarazioni del genere vìola il suo status di rappresentante super partes e la Costituzione stessa, accusando in modo infondato gli atei di pericolosità sociale quando, come ben si evidenzia nell'articolo, non si sono mai visti atei massacrarsi con altri atei per stabilire chi fosse il più ateo.
Se fossimo in un Paese normale Frattini sarebbe dovuto essere cacciato per dichiarazioni anti costituzionali, e se ci aggiungo la mia valutazione personale dovrebbe anche finire sotto processo per calunnia aggravata (aggravata appunto dal suo ruolo istiuzionale).
accetto la sua critica; tuttavia essendo un positivista giuridico credo che una teocrazia 'in potenza' non è ancora una teocrazia 'in atto'.
Al di là dei cavilli c'è una differenza di fondo, sia negli effetti pratici (già sottolineati nel precedente intervento) che nella possibilità di agibilità democratica; e il comportamento della Chiesa (e dei suoi lacchè istituzionali) è quella (per estare nei trmini potenzialità/attualizzazione) dell' agente esterno, cioè del soggetto che cerca di rendere la teocrazia attualizzata.
Le contesto questo punto perchè non è un cavillo: finchè il loro disegno teocratico non sarà reso giuridicamente tale a tutti gli effetti ci sono ancora margini di opposizione; se fosse come lei dice dovremmo immediatamente piantare baracca e burattini.
Saluti anticlericali.
Scusate cari lettori, ma devo intervenire nel vostro dibattito su "Democrazia/Teocrazia", portandovi all'attenzione un fattto che esplode in tutta la sua lacerante realtà.
Io sono il curatore dell'articolo che e' stato pubblicato sopra, ed io sono il referente dell'UAAR cittadina e sussegunete suo portavoce. Va da sè che per non essere accusato di "attaccare" sempre le stesse parti politiche, o di essere schierato in qualche modo, sono costretto a ricordare che la nostra assoicazione, l'UAAR, e' assolutamente APARTITICA. Gia', ma come farlo, visto che in questo paese il fianco ai privilegi politici, vengono soprattutto da una sola parte politica???...Ecco che vengono in mio aiuto 2 personaggi della cosidetta SINISTRA. Uno rappresenta il passato mai passato, che resta all'ombra delle questioni interne del partito principale di opposizione. Quell'altro invece e' cosidetto "Il nuovo". Il futuro della sinistra italiana. Sto parlando in modo esplicito dei signori D'Alema e del signor Vendola. Andiamo al pratico. Notizia del 30/10/10.
Massimo D’Alema, nel corso di una conferenza con mons. Rino Fisichella presso l’auditorium di San Pio V, presenti prelati ed esponenti Pd, ha provocatoriamente invitato la Chiesa ad ingerire nella vita pubblica del paese. “L’Italia è oggi un Paese smarrito e diviso”, ha detto il dirigente Pd, “la Chiesa può fare un grande contributo di coesione e di speranza. Anche di fronte a questo involgarimento dell’etica pubblica non dirò mai: non ingerite. Al contrario, ingerite! Se non ora, quando?”. D’Alema ha elogiato “l’importanza del magistero di Benedetto XVI” che “sta nella costruzione esigente di un’alleanza tra fede e ragione, tra fede e mondo moderno”, criticato il “laicismo” e mostrandosi favorevole ad una “idea iclusiva della laicità”. Le religioni devono poter entrare nel “confronto pubblico” in quanto aiutano a creare “una visione condivisa di bene comune” e la fede è “lievito di idee di giustizia”.
Insomma sul versante di D'Alema, voglio sottolineare come il soggetto, INVITI ESPLICITAMENTE la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ad INGERIRE nelle questioni pubbliche. Non so se le sue dichiarazioni, sono le prime strizzate d'occhio alla Chiesa, in previsione di un cambio di governo imminente, oppure siano il frutto di un'ignoranza di cio' che significa realmente la parola "Ingrerire" (Ndr: Fagocitare, manggiare, pappare, divorare, ecc, ecc). Un verbo comunque ben azzeccato se si pensa ai privilegi del clero nel paese.
...E Vendola?? Notizia del 24/10/10 (Congresso di SEL). Tra i temi affrontati da Nichi Vendola nel discorso per la chiusura del congresso nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà tenutosi a Firenze, il rapporto coi cattolici e la Chiesa. Vendola ha rivendicato la sua fede cattolica, “una delle tante diversità che vi dovete beccare del vostro portavoce” e che “non intendo nascondere”, perchè “è la mia vita ed è stata la mia culla”. “‘Ero straniero e mi avete accolto’, ‘dare da mangiare agli affamati’, non possiamo mica lasciare tutto questo chiuso nel recinto del tempio”, ha detto Vendola citando le frasi del Vangelo che “fanno parte della mia formazione anche civile”.
Secondo il leader di Sel è “necessario” il dialogo col mondo cattolico. La “fine dell’unità politica dei cattolici ha generato un’inseminazione di clericalismo in tutta la vita politica” ma, ammonisce Vendola, “guai se a questo rispondessimo con vecchie pulsioni anticlericali, dobbiamo invece rilanciare dialoghi, aprire varchi”, afferma citando Gramsci che “irrideva un certo anticlericalismo”. “Amici del family day”, ha chiesto Vendola, “che cosa ha ferito la vostra vita? Le coppie gay o le politiche sociali che vi hanno impoverito?”. L’intenzione è quella di aprire un dialogo su “questioni eticamente sensibili” con la Chiesa, “di voler parlare in libertà di cosa significhi il progetto di amore di due persone dello stesso sesso”. Ma non “con atteggiamenti ipocriti o di fuga dal dissenso quando esso si manifesti”.
Insomma, anche dal versante del futuro della sinistra, mi sembra che le strizzatine d'occhio, vadano ben oltre il dovuto. Questa almeno e' la mia perosnalissima opinione personale pero'...Vendola risulta essere un ossimoro vivente. Un gay cattolico infatti, oggigiorno e' come un ebreo con la divisa da SS nel 1944.
Concludo evitando di mettere altre castagne sul fuoco, altrimenti si potrebbe parlare di Bersani al meeting di CL o robe simili.
Se all'ateofobo Frattini abbiamo sottoposto alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, in decisa contrapposizione con cio' che dichiara sullo stesso sito del Ministero, a Nichi e Massimo, dobbiamo necessariamente ricordare l'Art. 7 della Costituzione italiana, che sancisce: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.”
L'invito ad "ingerire" di D'Alema, cozza contro la stessa Costituzione italiana, e le prove tecniche di dialogo con la Chiesa di Vendola, ci esortano alla domanda principe: "Ma Dialogo de che!?
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