Con Fabrizio Marcantoni, Futuro e Libertà entra in Consiglio a Senigallia
Il Gruppo si costituirà nella prossima assise comunale. Crescono le adesioni nella Valmisa
Sarà il prossimo Consiglio Comunale di Senigallia a vedere la nascita ufficiale del Gruppo di Futuro e Libertà per l’Italia, la nuova formazione politica che, dopo le ben note vicende nazionali, trova in Gianfranco Fini la sua figura di riferimento, dopo la cacciata del Presidente della Camera dal PdL.
A darne notizia, in conferenza stampa, sono stati i portavoce regionali, provinciali e comunali del movimento: Daniele Silvetti e Nicola Malerba per le Marche, Alessandro Gentili per l’anconetano, Paolo Belogi e Alan Canestrari per Senigallia.
Assieme a loro sono intervenuti esponenti che, all’interno dei propri Consigli Comunali, hanno deciso di uscire dai vari Gruppi del Popolo della Libertà per costituire quelli di FLI: in particolare erano presenti Stefania Palazzesi per Arcevia ed Enrico Sbaffi per Serra de’ Conti… e poi c’era colui che a Senigallia, pur non provenendo dal PdL, dal quale però ha avuto appoggio politico alle ultime elezioni, andrà a rappresentare in aula consiliare i "finiani": si tratta di Fabrizio Marcantoni.
Marcantoni, già Sindaco di Senigallia nel 1998-99, si era candidato per ridiventarlo alle elezioni del marzo 2010, dalle quali era uscito sconfitto, ottenendo comunque un seggio da consigliere e scegliendo poi di iscriversi al Gruppo Misto. Ora la svolta con la decisione di inquadrarsi, per la prima volta nella sua carriera politica, in uno schema partitico: si tessererà infatti nelle fila di Futuro e Libertà per l’Italia.
Dice di farlo con entusiasmo, Marcantoni, perchè vede le premesse per creare un movimento politico mai proposto prima in Italia, perchè si trovava a Mirabello il 5 settembre ad ascoltare Fini ed è rimasto colpito dai temi che il fondatore di FLI ha voluto mettere al centro del confronto politico: i problemi veri dell’Italia e non il solito ritornello berlusconiano fatto di lotta alle intercettazioni e riforma della giustizia. Fabrizio Marcantoni afferma di aver trovato in FLI un movimento che vuole costruire alleanze su un progetto e non sulle persone, libero da logiche lobbystiche e aperto alla discussione, che non procede per emanazioni che arrivano dal vertice, come accade nel PdL. E le aperture già arrivano da Marcantoni a tutti gli esponenti dell’opposizione senigalliese, con i quali si dice pronto a fare fronte comune contro Mangialardi.
Al prossimo consigliere senigalliese di FLI, fanno eco coloro che lo hanno imitato in altri paesi della valle del Misa: l’arceviese Stefania Palazzesi, che a Mirabello afferma di aver sentito finalmente parlare di etica del dovere, assicura che si impegnerà per lavorare partendo dal territorio; Enrico Sbaffi, che a Serra de’ Conti è stato seguito anche da Giorgio Frattini, lasciando così un solo esponente nel Gruppo del Pdl, sottolinea invece gli aspetti della legalità, del "chi sbaglia paghi", che storicamente hanno caratterizzato la destra, denota poi l’adesione spontanea che vede cresce attorno al movimento e chiude con la battuta di un suo avversario politico in Consiglio: "A Serra abbiamo sconfitto il berlusconismo!"
I coordinatori regionali Silvetti e Malerba hanno invece incentrato il loro intervento sui tanti problemi interni al Popolo della Libertà, che li hanno spinti all’adesione a Futuro e Libertà: in particolare, Malerba, da circa 40 anni all’interno degli organigrammi prima dell’MSI, poi di AN, aveva deciso da subito di ritirarsi e non entrare a far parte del PdL, salvo poi tornare a sostenere lo stesso Silvetti alle ultime elezioni regionali.
I due hanno lamentato ripetutamente la struttura "berlusconicentrica" del partito: un contenitore che si gonfia e si vitalizza in vista delle tornate elettorali, ma che poi perde corpo e presenza alla chiusura dei seggi, non dando continuità all’azione locale e non dando peso alla base. Malerba, come tanti ex-AN, voleva una destra non populista, che non avesse nemici, ma avversari, che non considerasse eroi personaggi come Mangano, ma gente come Falcone e Borsellino, che non avesse modo di provare grossi imbarazzi per il comportamento dei propri esponenti, che desse voce e spazio ai "rumori" della base. Tutto questo dentro il PdL non è stato possibile: ecco il bisogno di creare una nuova entità politica che restituisca alla destra i suoi valori.
Per Gentili, coordinatore di Generazione Italia per la provincia di Ancona, occorre continuare ad aggregare i giovani, e questo, a suo dire, FLI lo sta già facendo notevolmente. Per Belogi e Canestrari, coordinatori del circolo di Senigallia, il nascituro Gruppo consiliare ha grandi chances di crescita, anche grazie ai progetti che si stanno per mettere in atto in tutta la Valmisa per dare visibilità e presenza sul territorio al movimento.
I prossimi appuntamenti previsti sono l’inaugurazione della sede regionale e provinciale di Ancona, a metà novembre con la partecipazione dell’Onorevole Italo Bocchino, il congresso di Generazione Italia a Perugia i prossimi 6 e 7 novembre ed altre conferenze stampa nei centri della provincia e della regione per annunciare la costituzione dei Gruppi consiliari. In particolare ce ne sarà presto una a Morro d’Alba, dove entrambi gli esponenti del centrodestra passeranno a FLI, azzerando così il Gruppo del PdL.
di Luca Ceccacci
Allegati
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A QUESTO VOLTAGABBANA avevo fatto il SERVITORELLO in campagna elettorale e ho mandato decine di mail ( ad esempio sulla monnezza) senza risposta-lettura. SOLO una delle cose a cui l'avevo invitato ( quando si lamentava della QUARTA TROMBATURA ELETTORALE) ha estremizzato: fare il "democristiano" ed evitare di cedere la sua cadrega in consiglio a un compagnuccio!
Condividete la mia ritorsione MINIMA di non entrare mai più nella sua libreria, anche propagando questo messaggio?
IO NON L'HO MICA CAPITA??? CAPO CHINO SU COSA???
ha visto le ultime dichiarazioni che il Fli ha fatto sul Lodo Alfano? Sa quel'è la differenza: il ns leader ha provato ad accettare la retroattività dello stesso, ma poi il nostro popolo, la nostra base ha protestato... e lui ha cambiato linea, mostrandosi contro! E' qui la novità: un leader che ascolta quello che la sua gente chiede: le pare poco??? Pensa che nella sinistra che vota questo accada? non mi risulta...
Tre domande a Stefania.
1) Considera il Lodo una legge ad personam?
2) Se FLI è contro le leggi ad personam (dopo, peraltro, averne votate una quarantina in 16 anni), perché ha votato il Lodo Alfano in commissione?
3) La vostra base ha protestato per la retroattività del Lodo, o per il Lodo in sé?
PER FORTUNA L'ITALIA NON E' SENIGALLIA.
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