La paura siCura. E’ questo il titolo dell’ultima iniziativa per combattere i problemi legati al disagio e alla troppo spesso conseguente devianza giovanile. Sabato 23 ottobre, al teatro La Fenice di Senigallia oltre 400 studenti da tutti gli istituti scolastici senigalliesi parteciperanno al progetto "Cento città per la sicurezza" promossa dal Forum Italiano per la Sicurezza Urbana (Fisu) nell’ambito del più largo ed omonimo progetto europeo entro il quale si colloca l’evento senigalliese.

Quattrocento studenti circa, dai 16 anni in su, avranno la possibilità di visionare l’ultimo frutto della collaborazione tra Fisu e InTeatro, il docu-film "La paura siCura" di Gabriele Vacis e di discutere riguardo le tematiche della paura e dei problemi giovanili.

Un’iniziativa che l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Stefano Schiavoni non esita a definire "Il viatico migliore per affrontare la tematica della paura e del disagio, visionando uno spaccato sul mondo giovanile, sulla devianza e sulle problematiche connesse. Problematiche quotidiane che toccano praticamente tutte le realtà e tutti noi".
Iniziativa che tra l’altro è solo l’ultima di un percorso promosso dall’Amministrazione comunale: prima di questa, erano state intraprese – e lo sono state anche a più riprese – "Viaggio sicuro al termine della notte" e "Sballo Positivo".

L’opportunità per scambiarsi idee e metodi sui disagi giovanili viene dal Fisu, un ente che promuove il collegamento in rete di istituzioni, associazioni, scuole, asur, realtà anche sportive per affrontare quella che si definisce sempre più spesso come la "percezione dell’insicurezza".
"Insicurezza che deriva da un senso di inadeguatezza alle situazioni che ci troviamo ad affrontare, dalla sensazione di non essere all’altezza o di non aver risposte e alternative" ci spiega il dott. Paolo Pedrolli, direttore del dipartimento di salute mentale dell’Asur ZT4.
"Le paure giovanili stanno crescendo parecchio – continua Pedrolli – ma la consapevolezza su di esse no: in realtà dobbiamo far capire che la paura s’impara, per cui per combatterla bisogna metter mano all’aspetto culturale e il luogo deputato a ciò è la scuola".

E proprio in collaborazione con le scuole di Senigallia è stata studiata questa iniziativa che non consta solo della visione del docu-film, ma anche di un questionario che verrà distribuito agli studenti prima della visione a cui dovranno rispondere a più riprese: dalle risposte dipenderà probabilmente le varie correzioni che saranno messe in atto nelle prossime iniziative comunali.

"Il film – spiega Velia Papa, direttrice amministrativa del teatro Le Muse di Ancona e di InTeatro – è uno spaccato sull’Italia, anzi un viaggio nell’Italia su chi combatte tutti i giorni queste tematiche. Nasce come esperienza teatrale e prende spunti da essa, ma ha come mezzo lo schermo e dei laboratori in cui i partecipanti raccontavano le loro storie di disagio, paura e che spesso facevano riferimento a tematiche legate all’integrazione, alla diversità, alla paura dell’altro e alle questioni esistenziali".

Esperienze e dati di persone che hanno vissuto e vivono queste situazioni di disagio quotidianamente e su cui spesso la società e i media non fanno altro che "appoggiare" luoghi comuni, generalizzazioni o vere e proprie speculazioni. Da queste iniziative si potrà anche vedere, grazie ai feedback degli studenti stessi, su quali tasti premere per poter dare a scuole e famiglie gli strumenti giusti per affrontare disagi e paure giovanili, prima ancora che sfocino in devianze.

di Carlo Leone