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Arrestato a Senigallia 19enne con mandato di cattura internazionale

Ricercato in Germania per furto di auto e in abitazione, nella spiaggia di velluto faceva il cameriere

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PoliziaDopo l’arresto del 36enne di Senigallia per essere "evaso" dai domiciliari con la scusa di portare fuori il cane, ora condotto a Montacuto con la condanna a 2 mesi e 20 giorni, gli uomini della Polizia cittadina hanno messo a segno un altro arresto mercoledì 20 ottobre. A finire in manette un ragazzo di 19 anni, con alle spalle un mandato di cattura internazionale per alcuni reati commessi in Germania.

Il giovane E.C., nato in Germania ma di origini italiane, è stato fermato nel pomeriggio di mercoledì in via Piave per un normale controllo. Per via della mancata esibizione dei documenti – solo una fotocopia della carta d’identità – e della vaghezza delle informazioni sul perchè si trovasse sul suolo italiano, gli uomini hanno deciso di portarlo al Commissariato senigalliese per avere altre informazioni.

Qui si è scoperto che era ricercato dalle autorità tedesche dal 6 gennaio 2010 quando è stato bloccato in una discoteca ad Eggenfelden, circa 140 km ad est di Monaco, con una pistola a gas senza l’autorizzazione. Dieci giorni dopo si era spostato in una cittadina verso Monaco, Altotting, dove era stato arrestato per furto di un’automobile ai danni di una concessionaria: con la scusa di provare un’Alfa Spider del valore di circa 40 mila euro, si stava adoperando per spostare le altre auto e fuggire. Ma qualcosa è andato storto, provocando la rottura della vetrina della concessionaria per un totale di oltre 100.000 € di danni.

Il giovane arrestato dalla PoliziaMa la "carriera" del giovane non si è interrotta qui: il 28 febbraio, sempre ad Altotting, il 19enne si è introdotto in un’abitazione forzando il portone d’ingresso con una sbarra di ferro. Una volta all’interno è riuscito a rubare oltre 4000€ in contanti, un computer portatile di circa 1000€ e una fotocamera digitale di circa 400€.

Con questi precedenti e le forze dell’ordine alla sua ricerca, il giovane ha pensato di far perdere le sue tracce fuggendo in Italia, a Senigallia per la precisione, dove racconta di essere già stato e di essersene innamorato. Senza sapere che in base agli accordi di Schengen, i paesi dell’Unione europea sono tutti collegati ad un unico database informativo, da cui la Polizia di Senigallia ha potuto prendere le informazioni necessarie per l’identificazione, impronte digitali incluse.

Agli agenti ha raccontato di aver lavorato per la stagione estiva come cameriere in un albergo di Senigallia senza però ricordare il nome della struttura, di aver dormito almeno nell’ultima settimana in un appartamento di un amico nel centro città e nei mesi precedenti nella struttura alberghiera stessa.
Ora proseguono le indagini sul giovane intanto condotto al carcere di Montacuto in attesa della sentenza di condanna e dell’estradizione in Germania dove sconterà la pena.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Giovedì 21 ottobre, 2010 
alle ore 11:58
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