Pass per disabili falso, rinviato a giudizio il conte Martines Augusti
Nel 2006 multato a Cortina d'Ampezzo per un pass intestato ad una persona defunta un anno prima
Rinviato a giudizio il conte senigalliese Giovanni Martines Augusti dalla giustizia bellunese per uso di atto falso. Per aver usato a Cortina d’Ampezzo un pass per disabili intestato ad una persona deceduta, Martines dovrà comparire davanti al Tribunale di Pieve di Cadore.
I fatti risalgono al 21 agosto 2006 quando il noto giornalista senigalliese e docente alla Sapienza di Roma parcheggiò lungo via Cesare Battisti la sua Jaguar esibendo pass per disabili e logo Rai.
L’auto in divieto di sosta e il pass intestato ad una persona di Roma deceduta un anno prima hanno fatto sì che i Vigili urbani gli contestassero una multa, da cui sono poi partite le indagini. Indagini che sono arrivate dunque ad un punto proprio nei giorni scorsi con l’avviso di rinvio a giudizio per il prossimo 17 novembre.
sembra un caso da film di Villaggio, nevvero?
Vorrei dire a questo Signore di nobile casato e per di più docente universitario che si deve solo VERGOGNARE.
Evidentemente non paga essere una persona istruita ed elargire conoscenza.
Il termine docente significa "tirar fuori" e l'etimologia presuppone che esista qualcosa in ogni uomo che deve essere scoperto, che
ogni uomo rappresenta un progetto da realizzare.
Ma il docente in questione non è davvero (...omissis...) cattedra.
Maria Pia Paolinelli Associazione Aniep di Ancona
In Italia i titoli nobiliari dall'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana, e cioè dal 1º-I-1948, per effetto della XIV Disposizione transitoria e finale sono privati di qualsiasi valore giuridico e non possono essere inseriti nei documenti di riconoscimento. Tuttavia è possibile avere cognomizzati i predicati, qualora antenati nobili avessero avuto titoli riconosciuti anteriormente al 18 ottobre 1922.[3] (ad esempio se trisavoli avevano il titolo di principe di Collereale, nei documenti di Mario Rossi, una volta espletate le pratiche, figurerà "Mario Rossi di Collereale").
Non ci stupiremo visto che viviamo nel paese delle invidie e delle congiure mediatiche! tra l'altro il fatto cioè la multa per divieto di sosta risale a oltre 4 anni fa! perche si è aspettato oltre 4 anni per rinviarlo a giudizio poi giudizio di che visto che secondo l'ultimo orientamento della Cassazione in merito con sentenza del giugno di quest'anno non ha previsto nessun reato penale.
quindi caro conte di Senigallia più si sta in alto più tira forte il vento! quindi cerchi di stare più coperto
Maria Pia Paolinelli
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