Torna il mensile "L’Eco" di Senigallia
Inchieste su lavoro e scuola accompagnate da pagine di storia, satira, spettacoli e annunci
Che cosa significa essere precari oggi agli inizi di questo XXI secolo pieno di opportunità e di incertezze, se lo chiede l’Eco di Senigallia in uscita in questi giorni sul territorio comunale e limitrofi con un’inchiesta dal titolo "ho lavorato per amore", un’analisi attuale più che mai sul lavoro precario con particolare attenzione alle realtà locali.
Dal lavoro al matrimonio, due eventi che rischiano di essere per qualcuno solo dei sogni in questo periodo di crisi, l’Eco affronta perciò anche questo argomento soffermandosi sulle forme che il matrimonio civile assume, sempre meno scelta di ripiego bensì occasione mondana e festaiola al pari di quello che un tempo era solo possibile fare in chiesa; non mancano scelte curiose e al limite del comico come ci racconta Anna Foschi.
Lasciando il mondo degli adulti, si affronta la situazione della scuola e gli effetti che la forbice Gelmini avrà sulla disponibilità come risorse sia materiali che umane, in particolar modo l’attenzione è rivolta alla questione degli insegnanti di sostegno per i bambini affetti da disabilità, una parità offerta sulla carta ma negata nei fatti da certe scelte economiche in atto.
Per lo spettacolo, scopriamo anche valenti attori senigalliesi nel nuovo spettacolo teatrale di Dacia Maraini che girerà per l’Italia e in altri paesi europei a parlare della violenza sulle donne in tante storie che rieccheggiano il dramma della vita ordinaria.
Per la pagina storica si ripercorre il breve periodo sùbito dopo l’annessione del territorio marchigiano al Regno di Sardegna in cui Senigallia fu scelta come capoluogo regionale protempore in attesa che Ancona venisse espugnata. Storico è anche l’articolo che ripercorre la storia del Liceo classico quando ancora (fino al 1930) era sistemato nel palazzo che ora ospita la Fagnani, non mancano le curiosità, tra cui il fatto di essere stato bombardato da una corazzata austriaca il giorno d’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale.
Sempre di storia, sebbene commista all’arte, si parla nell’articolo di L. Badioli sulle condizioni in cui versa la storica Villa delle Grazie e la sua famosa Sala del Velario.
La irriverente pagina di satira dei ragazzi de l’Rosp si scaglia contro la pesante aria (non politica ma atmosferica) che avvolge Senigallia in questi giorni di inizio autunno e sull’ironia di dubbio gusto del Silvio nazionale e della pronta comprensiva indulgenza offertagli da monsignor Fisichella.
E se la croce del supplizio di Gesù fosse a Senigallia? Questa è la conclusione dell’articolo a firma G. e L. Solazzi che indaga negli archivi della confraternita dei Crocesegnati dove risulta da storici documenti autentici che una importante reliquia della cristianità è attualmente all’interno del territorio del nostro comune.
Nuove mode culturali anche a Senigallia? È possibile: un caso è quello dei reading group, gruppi di lettura a tema che riunioscono persone per leggere, discutere o confrontarsi su un testo, a spiegarci come funziona è la promotrice dell’iniziativa G. Lain.
Annunci economici e immobiliari, notizie su spettacoli e molto altro chiudono questo numero dell’Eco che come detto è in distribuzione e vi aspetta nella attività economiche e sotto casa sempre gratuitamente, nonchè scaricabile da 60019.it.
da Andrea Cesanelli,
per l’Eco Senigallia
Allegati
Scarica L’Eco di ottobre 2010 (pdf – 5MB)
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