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Rigassificatori e polemiche, "si" e "no" ideologici

Replica della Fiamma Tricolore a Sinistra e Libertà: "Pensano ad un mondo irreale"

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Il rigassificatore di Rovigo, il più grande impianto in ItaliaCi dispiace che il Dott. Attilio Casagrande abbia ancora dei pregiudizi nei nostri confronti. Non ci risulta che la prima fila di Confindustria (i padroni) rappresentata da Agnelli-Elkann, De Benedetti, Montezemolo, Tronchetti-Provera, Profumo, Passera, Del Vecchio, Merloni, Della Valle, Moratti, Garrone e Brachetti Peretti siano gli epigoni della Destra Sociale. E allo stesso tempo non ci risulta che all’assemblea, al Centro Sociale delle Saline fosse presente lo stato dell’arte in materia di rigassificazione.

Per il sito a Falconara o a Porto Recanati basterebbe riprendere alla lettera le stesse procedure seguite per il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle (Agrigento). Tale progetto ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie da parte degli Enti competenti, ed in particolare, la più difficile in assoluto, il Decreto autorizzativo sulla Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente con la presenza all’interno della Commissione dell’ex ministro Pecoraro Scanio, noto per la sua intransigenza verso il rispetto dell’ambiente. Inoltre ci sono esempi in tutto il mondo di rigassificatori nati in importantissime zone turistiche che non hanno risentito per nulla della presenza di tali impianti; ne citiamo solo due, i piu conosciuti, il rigassificatore di Barcellona, in Spagna (di Zapatero non del Caudillo), tra l’altro con serbatoi a vista e quelli si di notevole impatto visivo ed il rigassificatore di Panigaglia, vicino a Porto Venere, Lerici e La Spezia nei pressi della Riserva naturale delle 5 terre. Ed allora ci domandiamo, perché la Regione Marche comandata da sempre dalle solite cricche ha rinnovato la licenza alla raffineria API (Brachetti Peretti) di Falconara per altri 20 anni? La risposta è semplice: quando c’è un vantaggio in clientele e posti di lavoro in cambio, l’ambientalismo ideologico è meno importante (pecunia non olet).

Ma aldilà delle valutazioni che riguardano gli ingegneri e i biologi, a noi della Fiamma Tricolore interessa l’aspetto politico del NO ideologico. Ogni decisione presa per la collettività ha le sue contro-indicazioni. Sia un nuovo tratto d’autostrada, una ferrovia, una qualunque infrastruttura, c’è qualcuno che ne viene danneggiato, che viene espropriato di terreni, che perde qualche comodità. Per vantaggi ipotetici o che non lo riguardano. Ogni decisione politica contiene un rischio e un contro. Il vantaggio che promette può non realizzarsi, il calcolo può rivelarsi sbagliato. E’ il rischio inerente alla vita.

Fiamma TricoloreMa il rischio peggiore sono i politici che l’uomo-massa vota perché lo adulano nei suoi vizi e paure. Siamo convinti che il Dott. Casagrande, la Dott.ssa Pagani e i consiglieri Giacchella, Girolametti e Pergolesi pensino ad un mondo irreale come quello di Pecoraro Scanio e China Miéville: un’Italia coperta di foreste vergini, paludi vastissime e incontaminato regno di anofeli, libellule e uccelli rari. Un mondo senza nemmeno una centrale, nemmeno una ferrovia, un’autostrada o una tangenziale. Questo mondo, dove ci sono solo vantaggi e nessuna contro-indicazione, solo benefici e nessun effetto collaterale sgradevole, non esiste. Non è mai esistito un mondo dove la spazzatura si elimina da sola.

Vi ricordate negli anni passati i consiglieri Ceresoni-Mancini-Piccinini-Onori e la loro strenua lotta contro l’antenna del parco delle Saline? E giù comitati, barricate, bandiere e striscioni. Oggi di antenne ce ne sono due con tanto di regolamento. L’assessore Ceresoni (ci ha messo un po’) ha capito che posizionare le antenne in luoghi e spazi comunali rappresentano una leva strategica per le casse comunali.

E la tangenziale meglio nota come complanare? Il primo impulso ideologico è sempre lo stesso, ma dopo anni si è concluso che per il bene comune i vantaggi sono maggiori rispetto alle contro-indicazioni. Dovremmo tirare pomodori a questi politici (e alle loro tifoserie) che si accorgono di aver sbagliato dopo anni e oggi ci vogliono convincere alimentando paure e future catastrofi. E che non ci dicono che se hanno sbagliato, non era perché erano stupidi, ma perché la loro ideologia li spingeva a mentire, a rigettare l’evidenza.

Non lo dicono, perché l’ideologia è ancora quella. Materialismo «dialettico», dove «dialettico» significa adattamento acrobatico alle circostanze attuali; «dialettica» significa che la verità può essere usata strumentalmente, come la paura se serve a mantenere il potere e le tifoserie da stadio, anzi da centro sociale.

da Ing. Riccardo De Amicis
Movimento Sociale Fiamma Tricolore

Riccardo De Amicis
Pubblicato Martedì 28 settembre, 2010 
alle ore 9:47
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