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Riparte l’imprenditoria, ma la ripresa è fragile ed il sistema ancora ingessato

La CNA: situazione che rischia di aggravarsi nel manifatturiero, scarsa competitività del sistema Italia

Massimiliano Santini, CNA SenigalliaLa CNA manifesta una certaprudenza sulla ripresa e tende a ridimensionare quel supposto clima di fiducia diramato da alcuni media, riflettendo nel merito delle dinamiche economiche e sociali in atto, profondamente e sensibilmente condizionate dai tagli che dal governo centrale colpiranno a breve i bilanci degli enti locali ed inevitabilmente seppur in varia misura tutte le comunità, deprimendo ulteriormente il tessuto imprenditoriale che interagisce con il territorio.

Giovanna Curto – Se è vero che da un lato sia nell’artigianato che nel commercio, tanto nella ristorazione che nelle varie strutture ricettive del territorio sembra si stia assistendo all’oggettivo risveglio dal torpore dell’ultimo quinquennio, grazie soprattutto allo spirito imprenditoriale di molti giovani, l’analisi analitica dei sorprendenti e confortanti dati positivi non crediamo possa essere un fattore di per se esaustivo ed inequivocabile per intravedere dietro l’angolo il giro di boa da una pesante crisi di sistema.

Massimiliano Santini – negli ultimi mesi tanti giovani si sono recati presso la CNA per avviare un’impresa, tuttavia va detto che il numero delle cessazioni si è assestato su cifre parimenti importanti, molte altre attività sono in forte sofferenza, altrettante hanno operato significative riduzioni di personale, alcune sono alle prese con posizioni debitorie verso gli istituti di credito che rischiano di esplodere, altre avvertono un ridimensionamento delle commesse, coinvolte nel vortice delle delocalizzazioni produttive, con un contestuale assottigliamento dei margini di guadagno. Ed ancora non possiamo trascurare le conclamate criticità legate alla persistente presenza di lavoro irregolare che mina la professionalità delle imprese e sottrae loro opportunità di lavoro, le riscossioni sempre più incerte e con tempistiche sempre più dilatate, di cui spesso sono protagonisti i vari livelli amministrativi, le inefficienze e le problematiche legate alla burocrazia, alle lente e farraginose autorizzazioni, alle normative sempre più stringenti e oppressive, che appesantiscono la figura dell’imprenditore, incompreso interprete di un moderno esempio di dedizione, passione e coraggio e solitamente tacciato di essere viceversa un autentico evasore fiscale. 

In definitiva quindi il giudizio della CNA sulla situazione contingente e tendenziale del territorio non può essere assolutamente ricondotta ad un mero calcolo algebrico tra iscrizioni e cessazioni, sebbene positivo, poiché l’elaborazione qualitativa delle informazioni raccolte ci consegnano uno spaccato economico più complesso ed intricato del fenomeno imprenditoriale in esame, dove una buona parte delle imprese si possono ritenere fittizie con una vita inferiore all’anno solare, altre rientrano in gioco con subentri o cambiamenti di titolari, altri ancora sono tentativi mossi dalla disperazione di chi è stato espulso dal mondo del lavoro ed infine una fetta consistente di questi sono composti da imprenditori, spesso stranieri, spinti all’avvio della partita iva per convenienza fiscale dai grandi committenti, particolarmente diffusi nell’edilizia e nella manifattura tessile.

E dunque, posto che la CNA non ha in tasca la ricetta risolutiva della crisi, ci permettiamo di individuare alcune aree strategiche sulle quali stiamo lavorando per supportare le ns. imprese, che deve fondarsi su almeno quattro obiettivi essenziali per consolidare nuovo modello economico:
a). stimolare consapevolmente la diffusione di forme innovative e creative di lavoro autonomo;
b). supportare la crescita manageriale degli imprenditori e dei collaboratori attraverso corsi di formazione di vario genere;
c). ricercare l’allargamento e la diversificazione commerciale puntando su nicchie di mercato con alto profilo qualitativo in luogo al terzismo puro e all’omologazione produttiva;
d).razionalizzare le spese con un particolare riguardo alla voce energetica, fonte di risparmio aziendale, rispetto per l’ambiente e detentrice di opportunità imprenditoriali.

dalla CNA di Senigallia

CNA Senigallia
Pubblicato Venerdì 24 settembre, 2010 
alle ore 11:34
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