"Il Giudice, il Sindaco e lo spazio della politica"
Il Mezza Canaja interviene sul sequestro della propria sede occupata all'ex-Ragno di Senigallia
Nella mattina di mercoledì 22 settembre l’autorità giudiziaria di Ancona ha posto sotto sequestro la fabbrica ex-Ragno che il Mezza Canaja occupa da dieci mesi.
La messa dei sigilli è la conclusione di un’articolata operazione giudiziaria che è cominciata lo scorso 24 giugno con la notifica a tredici attivisti del centro sociale di altrettante denunce con l’accusa di occupazione, scasso e istigazione a delinquere. In verità, compare anche un altro denunciato, ovvero il direttore responsabile del Corriere Adriatico per aver pubblicato le motivazioni dell’occupazione. Altro che bavaglio, questa è intimidazione bella e buona verso chi svolge il proprio lavoro.
Le denunce firmate dal Procuratore della Repubblica Giovanna Lebboroni hanno fornito su un piatto d’argento al Giudice per le Indagini Preliminari la motivazione per mettere sotto sequestro lo spazio. Ricordiamo, uno spazio abbandonato da circa vent’anni, di proprietà della società “SO. DE. CO. REAL ESTATE S.R.L.”, una delle scatole cinesi della “Unione Fiduciaria s.p.a.”. In pratica, uno stabile in mano alla grande rendita finanziaria e speculativa.
La pratica della messa dei sigilli, del sequestro preventivo, per sgomberare gli spazi occupati è ormai un dispositivo repressivo da anni ampiamente usato in tutta Italia. L’azione giudiziaria occupa lo spazio della politica, si sostituisce a essa, eliminando di fatto ogni possibilità di mediazione, di trattativa, d’incontro, di confronto, di dialogo e di dialettica tra la dimensione sociale dei movimenti e quella politica delle istituzioni.
L’azione giudiziaria si dà quindi come atto di violenza pura.
La strategia politica della seconda Amministrazione Angeloni – quella con i Verdi al governo – verso il Mezza Canaja è stata essenzialmente quella di aprire una trattativa che avesse, di fatto, come unico obiettivo la demolizione delle ex-colonie Enel, utilizzando il ricatto della penale per evitare ogni tipo di resistenza. La strategia dell’Amministrazione Mangialardi – quella con i Verdi, PdCI e SEL al governo – è stata invece quella di ignorare pubblicamente il problema, di far finta di niente.
Nonostante sei anni di precarietà, tre occupazioni e continue tensioni, il Mezza Canaja – piaccia o non piaccia – si è però radicato nel tessuto sociale di questa città, assumendo, di fatto, il ruolo di un’organizzazione politica riconosciuta e partecipe alla vita civica e pubblica di Senigallia.
E’ ora che chi governa questa città si assuma la responsabilità politica di dire a tutti i suoi cittadini se il Mezza Canaja è una risorsa – un bene comune – per Senigallia o se invece è un problema. Il primo caso implica una gestione politica, il secondo una da ordine pubblico. Scorciatoie burocratico-amministrative fondate sul dare un colpo al cerchio – far star calmi noi – e uno alla botte – non fare scelte politiche pubbliche – non sono più praticabili. Oggi, o la politica ha la volontà di trovare una soluzione pubblica, credibile e stabile, partendo da un accordo condiviso tra parti diverse e con diversi interessi, oppure, accetta la criminalizzazione dei movimenti, perché questo è ciò che nemmeno troppo sottotraccia, emerge dall’azione giudiziaria.
Lunedì 27 settembre incontreremo il Sindaco Maurizio Mangialardi per proporgli una “soluzione politica”. Soltanto una volta ascoltate e pesate le sue parole, decideremo se e come reagire allo sgombero, se è il tempo del confronto o dello scontro.
dal C.S.O.A. Mezza Canaja
E poi, se una associazione, che sia politica o no, ha bisogno di una sede, non è normale che tiri fuori i soldini dalle tasche dei suoi iscritti e si prenda un locale in affitto come fanno tutti?
C'è qualcuno che riesca a farmi capire dove sbaglio?
La prossima prepotenza dei mezzacanna sarà l'occupazione (molto più comoda e centrale) dell'ex-palazzo del turismo e/o dell'ex-hotel Marche e/o ....... ????
Alessandro, al di là di meriti e demeriti che non sto a disquisire, la mia era una richiesta di chiarimento. Se io occupo abusivamente un immobile di proprietà altrui, il legittimo proprietario mi denuncia e mi fa mandare via. Vorrei sapere solo perchè per i ragazzi del mezza canaja questa regola non debba valere. Tutto qui.
Sul rispetto della proprità privata e fandonie del genere, essi stessi non sanno che il capitale finanziario e la sua tendenza monopolistica è il primo distruttore del loro piccolo orto e dei loro averi.
Ma che ci vogliamo fare, un po' di serietà analitica a costoro è come chiedere ad un asino di volare.
E non mi vengano a dire che il comunismo fece del male; se ci fosse stato il comunismo gente come Berlusconi, Marchionne o Marcegalia e tutti i banditi della loro risma sarebbero stati messi in condizioni di non nuocere già da un pezzo.
La verve e il pathos sembrano proprio quelle del giovane Giuseppe Vissarionovic Giugasvili. Sempre battagliero il signor "Giugasvili"! Visto che siamo nel 2010 temo proprio che non si tratti di lui in persona, bensì di un suo estimatore nonchè, immagino, agiografo (Stalin avrebbe 131 anni mi pare). Non ricordo quando, il signor "Peppino Giugasvili" sia diventato: "il compagno Stalin". Sarebbe così gentile da ricordarmelo? Cordiali saluti.
Si faccia un po' di comparativistica con i morti nelle colonie dei leaders "democratici" come Churchill (pensiamo già solo all'India)e De Gaulle in Algeria o ai campi concentrazionari per giapponesi organizzati da Roosevelt (che nulla avevano da invidiare ai gulag), in seguito si faccia due conti sui morti che si attribuiscono al periodo di Stalin che non spiegano l'incremento demografico enorme dell'Urss sotto la sua guida, contando anche i morti di guerra, poi ritorni pure.
Non legga solo Solgenitzin, le consglio la bibbliografia del professor Losurdo in merito.
Mah, per quel che mi riguarda, signor "Giuseppe", lei può continuare a pensarla come meglio crede. Per me lei è libero di sostenere che Stalin sia stato un gran brav'uomo; accolgo volentieri i suoi suggerimenti letterari ma mi lasci libero di dire le mie cose dove e quando voglio. Questo, almeno, fino a che non verranno creati i campi di rieducazione che lei tanto caldeggiava. A quel punto mi costringeranno a subire un bel lavaggio del cervello...ma io, nel mio cuore, sarò sempre un democratico con i "guanti di velluto"...a proposito! Vado ad indossarli.
TUTTA LA MIA SOLIDARIETA' AI GIOVANI DEL MEZZA CANAJA,MI AUGURO CHE IL SINDACO E L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CENTROSINISTRA DI SENIGALLIA SI IMPEGNINO PER DARE SPAZIO A QUESTI GIOVANI CHE SI IMPEGNANO MOLTO SIA POLITICAMENTE CHE SOCIALMENTE,IO PENSO CHE LA CRITICA SERVE MOLTO PER LA DEMOCRAZIA.
Lei non è venuto a dire le sue cose, non faccia l'agnellino; è venuto, tra l'altro con sarcasmo riguardo al mio stile di scrittura, a "rivelare" al net che Giugasvili fosse Stalin... quasi l'avesse capito solo lei... tanto è vero che il titolo del suo post era rivolto al sottoscritto e basta leggerlo e come lei può dire a me quel che vuole io posso fare altrettanto sic et simpliciter.
Quindi non giochiamo a tirare il sasso e nascondere la mano e non facciamo gli ingenui,e, visto che lei voleva farmi cadere in fallo, sbugiardando che io porti il nome di Stalin io le ho ricordato i crimini di cui uno come lei non parla e qualche suggerimento e considerazione storica; mi fossi dato il nick di De Gaulle o di Churchill lei non avrebbe battuto ciglio, sia sincero.
Chi di provocazione ferisce di provocazione perisce, caro Bartolucci.
E con questo non si preoccupi, che fuor di scherzo che credevo si capisse in altri post sulla Siberia, io, qui che parlavo seriamente, ho parlato di gente come Berlusconi o Marchionne, non certo di chi mi contraddice, non sono poi così stalinista come sembro...
La Saluto Cordialmente
Solidarietà ai giovani del Mezza Canaja!
Gentile signor "Giuseppe", sì, è vero, se lei avesse avuto come nick "Charles De Gaulle", non avrei battuto ciglio. Se invece avesse avuto come nick "Monica Bellucci" forse avrei provato a chiederle il numero del cellulare...lo ammetto. Comunque son contento che lei sia meno stalinista di quello che sembra; ne sono davvero contento. Per quel che mi riguarda, il simpatico "carteggio" con lei(come fece Churchill con Stalin), termina qui. Alla prossima!
La saluto con un consiglio scherzoso: lei dice che se avessi avuto il nick della Bellucci mi avrebbe chiesto il cellulare...qua in rete vale più che mai il verso "nomina tantum tenemus", quindi dietro la Bellucci può nascondersi anche una signorina Mariangela di fantozziana memoria.
A risentirla alla prossima!
Massimo Rispetto al Mezza Canaja, la lucha continua
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