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Non funziona la carta di credito clonata, fermati tre nigeriani a Senigallia

Denuncia a piede libero e un arresto: uno di loro deteneva illegalmente una pistola in casa

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Il Capitano dei Carabinieri Roberto Cardinali con la pistola sequestrataDenunce a piede libero e un arresto tra i tre nigeriani fermati dai Carabinieri di Senigallia venerdì 17 settembre al Centro Commerciale Il Maestrale. Denunce per utilizzo di carta di credito clonata e arresto per uno di loro dopo che nell’abitazione dove era domiciliato è stata rinvenuta una pistola illegalmente detenuta.

E’ questo il sunto dell’intervento dei Carabinieri di Senigallia grazie alla segnalazione e alla collaborazione dell’Istituto di Vigilanza privata Ta.Pe. I tre uomini, tra i 30 e 48 anni, tutti di origini nigeriane ma due con cittadinanza italiana e americana, stavano effettuando acquisti al centro commerciale utilizzando una carta di credito clonata ad un cittadino della California, Stati Uniti. La scheda però non ha funzionato e questo ha creato il presupposto perchè i tre venissero fermati.

Dopo un veloce battibecco alle casse, è stata allertata la Vigilanza interna. Alla loro vista, uno dei tre si è dato alla fuga, praticamente lanciando l’allarme. Avvertiti subito i Carabinieri, nel primo pomeriggio di venerdì sono stati fermati i due rimasti sul posto, mentre verso le 19:30 è stato rintracciato il terzo.

La pistola sequestrata con fondina e proiettili e la carta di credito clonataSulle loro spalle nessun precedente specifico e quindi è scattata solo la denuncia a piede libero per utilizzo indebito di carta contraffatta per G.L. classe 1976, O.M. del ’62 e per il 30enne T.B. Dai controlli successivi e dalle perquisizioni nelle abitazioni è emerso che i tre, senza fissa dimora e senza occupazione, avevano anche una pistola, illegalmente detenuta dall’uomo con cittadinanza italiana, G.L.

La pistola, una calibro 9 della Beretta modello 34, fino agli anni ’80 era in dotazione alle forze dell’ordine: aveva ancora la matricola non abrasa e G.L. ha dichiarato di averla ricevuto dopo la scomparsa di un parente. Ragioni queste per cui è stato scarcerato con una seconda denuncia per detenzione illegale.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Lunedì 20 settembre, 2010 
alle ore 17:19
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