Era un utente di E-mule, noto software che consente di scaricare files da internet, il sessantenne di Senigallia che nel 2006 fu rinviato a giudizio con l’accusa di diffusione di materiale pedopornografico per quello che, come si è sempre difeso l’uomo, è stato un download sbagliato: lui cercava "Guerre Stellari", ma il file che venne memorizzato nel PC era "Ragazzina 15 anni…".

Quel file altro non era che un film con contenuti pedopornografici, cammuffato da un titolo fasullo, ma che è comunque costato al senigalliese la denuncia da parte della Polizia Postale di Genova, che stava compiendo operazioni di monitoraggio della rete internet.

L’uomo, una volta accortosi dello squallido contenuto del film che aveva scaricato, lo cancellò e, ad un esame degli inquirenti, il suo computer è risultato privo di altri contenuti (foto o video) riconducibili ad attività legate al mondo della pedofilia.

Ora il caso è giunto al Tribunale di Ancona che lo prenderà in esame ed arriverà ad un giudizio che, se verrà dimostrata la tesi difensiva, potrà lavare la grave macchia lasciata dalla terribile accusa che è stata mossa a questo nostro concittadino.

di Luca Ceccacci