Gennaro Campanile risponde alla U.S. Pallavolo Senigallia, che si infuria
Replica e controreplica sulla questione del minivolley al Centro Sociale Marzocca
Dopo la decisione dell’U.S. Pallavolo Senigallia di non partecipare alla Notte dello Sport, in polemica con l’Amministrazione che non ha concesso l’uso del Centro Sociale di Marzocca per i corsi di minivolley, arrivano la risposta dell’Assessore allo Sport Gennaro Campanile e la piccata controreplica di Fulvio Greganti, Presidente della società.
Risposta dell’Assessore Campanile alla U.S. Pallavolo
In merito alle dichiarazioni con cui la U.S. Pallavolo Senigallia contesta una mancanza di equità e sensibilità dell’Amministrazione Comunale e mia personale nei suoi confronti a causa della mancata assegnazione in suo favore del Centro Sociale di Marzocca per avviare corsi di minivolley, è utile precisare quanto segue.
Appena ricevuta la richiesta della società, mi sono interessato in prima persona presso il direttivo del Centro sociale – pur non risultando l’assessore competente al riguardo – per capire se fosse possibile esaudirla. Ciò nonostante, il Comitato di gestione del Centro Sociale di Marzocca, organismo delegato ad assumere tali decisioni, ha stabilito nel corso di un’apposita riunione che l’attività di minivolley non risultasse compatibile con quel tipo di struttura.
Da parte mia, ribadisco che ho sempre proposto il massimo impegno affinché si riuscisse a trovare una soluzione in grado di soddisfare la richiesta della U.S. Pallavolo Senigallia. E se ancora questa non è stata individuata, certamente la polemica innescata in questa occasione risulta del tutto gratuita e di nessun aiuto per la risoluzione della questione.
da Gennaro Campanile
Assessore allo Sport del Comune di Senigallia
Il Centro Sociale è perfetto per il minivolley
Campanile minaccia la U.S. Pallavolo: "Fatto gravissimo e inaudito"
Le parole dell’assessore Campanile sono gravissime. L’assessore nelle due righe finali proferisce addirittura un monito alla nostra società sportiva, avvertendoci, con uno stile che richiama allusioni non degne di un’istituzione, che “la polemica innescata risulta di nessun aiuto per la risoluzione della questione”.
Come dire: avete osato dire la vostra, non otterrete nulla. Occorre avere molta faccia tosta per esprimersi con queste parole e nessun senso dell’equità e dell’imparzialità della pubblica amministrazione.
L’attività di minivolley non è compatibile con il centro sociale? E chi lo dice? Perché è compatibile con il judo allora? L’assessore Campanile e i componenti del comitato di gestione del centro sociale sono forse istruttori federali di pallavolo e minivolley? La realtà è che il centro sociale va benissimo e non ha nessuna controindicazione per il minivolley (a parte la mancanza di spogliatoi che vale però anche per gli altri).
Il minivolley viene svolto con un’attrezzatura base fornita dalla Fipav (un kit di palloni di gomma e piccole reti smontabili in pochi minuti) idonea ad essere utilizzata in piccolissimi spazi all’interno, per esempio, delle scuole. Cosa ne sanno Campanile e i signori del centro sociale che gestiscono (male) una struttura pubblica?
In una città normale non dovrebbero essere né penalizzate né minacciate le società sportive. Campanile è riuscito a fare entrambe le cose. Forse dovrebbe scusarsi. E se i centri sociali non sono idonei per il minivolley, allora non devono essere idonei per nessuno.
da Fulvio Greganti
Presidente U.S. Pallavolo Senigallia
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