Senigallia, caso sanità: il PdL sfiducia Pesaresi
Cicconi Massi: "Comportamento politico che ha creato confusione sulla situazione dell'Asur senigalliese"
Nuovo intervento del gruppo consiliare PdL sul tema della sanità. Questa volta a dare man forte agli esponenti comunali, anche i colleghi regionali Giacomo Bugaro e Giovanni Zinni oltre ai Sindaci Bello e Olivetti. Tutti insieme per ribadire la sfiducia al direttore dell’Asur ZT 4 Franco Pesaresi a meno di due mesi dalla sua nomina.
Mozione di sfiducia che verrà presentata in Consiglio comunale e che si basa su alcuni punti – secondo il Pdl – ormai assodati: la zona in passato è già stata "vittima" di altre chiusure, non deve essere considerata visto il bacino d’utenza una di quelle di serie "B" e il comportamento di quella figura di tecnico completamente stravolta in chiave politica. Questi i punti che hanno spinto il centrodestra a chiedere nuovamente le dimissioni del neo direttore o in mancanza di esse, ai vertici regionali di revocare l’incarico a Pesaresi.
Sul tema erano già intervenuti altre volte nei giorni scorsi. Ma dopo l’intervento alla conferenza dei Capigruppo di martedì 31 agosto con le dichiarazioni – giudicate da Alessandro Cicconi Massi "contraddittorie" – e il tentativo da parte del Presidente della Conferenza dei Sindaci Maurizio Mangialardi di far sottoscrivere a tutti i primi cittadini delle valli Misa e Nevola un documento programmatorio in cui si accettava il depotenziamento del presidio senigalliese, ecco scendere in campo dunque anche i consiglieri regionali che promettono battaglia nella propria aula di competenza. "I nodi verranno al pettine – promette Giovanni Zinni – e chi ha sbagliato pagherà".
Sulla questione del buco finanziario rimane ancora incerta l’entità del disavanzo: il 30 luglio si era parlato di 4 milioni di euro, il 31 agosto si è arrivati a dichiarare che la situazione economica della zona territoriale 4 era tranquilla, tra le più sane delle Marche, ma che con i tagli imposti dal Governo Berlusconi e con l’aumento di spesa previsto per il prossimo anno si verificherà un "disavanzo tendenziale" da 3,4 mln €. Cicconi Massi ha commentato così: "E’ la solita campagna di propaganda contro il Governo Berlusconi". Gli dà man forte Bugaro che accenna a come nel 2009 i fondi stanziati per la sanità nelle Marche siano aumentati: "Il disavanzo non dipende dai tagli agli sprechi, ma da una cattiva gestione, faccenda tutta marchigiana".
Sul tema invece della riorganizzazione delle strutture e dei servizi, la cosiddetta "area vasta", è Gabriele Cameruccio ad esprimersi per primo in senso negativo: "Il diritto alla salute è sopra tutti e tutto, anche sopra le dinamiche di partito. Finora il comportamento di attesa dimostrato dai Sindaci della Valmisa non ha portato frutti. Parliamo di un bacino di oltre 80.000 utenti che nel periodo estivo raddoppia o triplica. Grazie a Zinni e Bugaro porteremo la vicenda in Regione perchè a Pesaresi sia revocato l’incarico. Senigallia non può essere un satellite di Ancona".
Gli fa eco Giacomo Bugaro, vicepresidente del Consiglio regionale: "Faremo di tutto perchè vengano il Presidente delle Marche GianMario Spacca e l’Assessore Almerino Mezzolani a riferire in aula".
Ma le iniziative non finiranno qui promettono gli esponenti, tutti concordi che questa è solo la prima iniziativa messa in campo dal PdL, come afferma Zinni. E a proposito di responsabilità sia lui che il Sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello alzano forti critiche a Maurizio Mangialardi, reo di aver accettato supinamente la politica d’area vasta senza curare gli interessi del territorio pur di difendere Mezzolani, e a Pesaresi, colpevole invece di aver calato sulla sanità il metodo d’area vasta che è solo amministrativo e che non porterà risparmio nella spesa per servizi sanitari.
di Carlo Leone
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