Senigallia, caso ex-Irab: lettera di scuse al personale
Giannini: "Involontariamente coinvolti in una situazione spiacevole, comprendo il vostro stato d'animo"
Con qualcuna/o di voi, con il quale sono più in confidenza, le avevo già anticipate personalmente, pregando anche un cortese passa parola, ma dopo il comunicato posto in bacheca a firma di “Comitato dei dipendenti” ed un ulteriore articolo apparso sulla carta stampata (senza firma, ma intuibile dal contenuto fin dalla sua prima riga), mi sono sentito in obbligo di farlo anch’io in una forma pubblica e del tutto personale.
Comprendo bene il vostro stato d’animo di dipendenti, di dispensatori della vostra opera lavorativa e la vostra consequenziale ragionevole reazione nel sentirvi offesi, perché colpiti in quei valori relativi alle vostre professionalità.
Dicevo che lo comprendo, perché anche io ho ricevuto, a seguito di questo spiacevole evento, parole poche lusinghiere nei miei confronti pervenutemi gratuitamente dai "Capezzone del momento", che mi hanno offeso, si, ma che non sono riusciti ad intaccare minimamente la mia coscienza.
Come avrete potuto constatare, ho preferito mantenere il silenzio sui fatti avvenuti, sulle critiche e le accuse, ma non posso tacere nel non formularvi apertamente le mie scuse per esservi trovati involontariamente coinvolti in una situazione spiacevole, di cui sicuramente tutti avremmo fatto volentieri a meno.
Dal momento però, che i vostri comunicati hanno una paternità di gruppo non ben identificabile, mancando il nome di un portavoce di riferimento, per una mia semplice esigenza di chiarezza, tengo allora a ben precisare a chi rivolgo le mie scuse, che logicamente non sono rivolte a tutti.
Esse quindi vanno alle OSS, al personale infermieristico, al personale della Cooperativa che affianca le oss, agli addetti alla cucina, a quelli dei servizi generici, agli operatori Socialmente Utili in Mobilità ed a quelli del Servizio Civile, ai volontari, agli impiegati amministrativi. Stop!
Qui lo dico, ma è stato più volte ripetuto e non solo in questo frangente, che siete tutti molto professionali. Certo, sarei falso affermare che siete tutti “perfetti” allo stesso modo. Lusingherei qualcuno, punendo qualcun altro. Del resto si sa, avviene in tutti i settori lavorativi, c’è chi si ferma al “minimo contrattuale” ed altri, invece, che vanno oltre, aggiungendo quel tocco personale su quello che fanno, e questo ancor più lo si nota nel vostro lavoro, fatto di maggiore sensibilità, umanità, pazienza, passione.
Ma posso affermare, almeno dal mio punto di vista, che nessuno è sceso sotto quel "minimo".
Dilungarmi ancora non avrebbe senso. Voi mi conoscete, e voglio sperare che lo intuiate, e questo mi basta, che quanto vi ho detto, è scaturito sinceramente dal cuore.
E dopo queste mie scuse, ritengo opportuno ritornare in quel silenzio che ho mantenuto e continuerò a mantenere sul caso.
Un cordiale saluto, un grazie e un buon lavoro a voi tutte/i.
di Franco Giannini
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