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Arrestato sul lungomare di Marzocca l’egiziano che rapì la figlia nel 2008

Su di lui un mandato di cattura internazionale per sottrazione di minore, tentata estorsione e violenza

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Cardinali - Rossi - Cipullo - TucciDopo quattro giorni di controlli è stato arrestato dai Carabinieri di Marzocca l’uomo che nel giugno 2008 aveva rapito e portato in Egitto la figlia Shadia avuta con un’infermiera di Misano Adriatico. Samy Abdalla Khalil Eldib questo è il nome dell’egiziano 48enne che aveva sottratto per 15 mesi la bimba – che ora ha dieci anni – alla madre, Katia Pasini, nonostante un’ordinanza del Tribunale di Bologna gli impedisse di avvicinarsi a lei più di una volta a settimana.

L’uomo è tornato in Italia il 14 agosto in tempo per festeggiare il diciottesimo compleanno di un’altra sua figlia avuta con la sua ex moglie di Chiaravalle. Per l’occasione le aveva comprato a Marzocca un cellulare e lunedì 16, per il compleanno, erano andati a pranzo a Falconara. Eldib sapeva del mandato di cattura internazionale che pendeva sulle sue spalle perciò non soggiornava più di una giornata nello stesso posto. Da queste tracce però e dai contatti che l’uomo aveva sul territorio, i militari di Marzocca, Tucci e Cipullo, sono riusciti a risalire all’uomo e a fermarlo sul lungomare Italia nel pomeriggio di martedì 17.

Samy Abdalla Khalil EldibL’uomo è stato arrestato e varie accuse pendono a suo carico: si va dalla violenza privata alla sottrazione di minore con sequestro di persona, fino alla violazione dell’ordinanza del Tribunale di Bologna del 2004 che regolava gli incontri tra la bimba e il padre. L’uomo però è stato accusato anche di tentata estorsione continuata perchè prima e dopo il rapimento aveva tentato, con minacce di morte sia alla figlia che alla madre, di estorcere a quest’ultima dei soldi – fino a 300.000 € – per riavere indietro la figlia.

Del caso, oltre alle testate emiliane e nazionali, si era interessato anche il Ministero degli Esteri,che aveva inoltrato la richiesta ai paesi dell’accordo di Schengen per un’eventuale estradizione. I contatti con la Farnesina aveva dato un impulso importante alla vicenda perchè dopo 15 mesi di trattative la bambina aveva potuto finalmente riabbracciare la madre.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Mercoledì 18 agosto, 2010 
alle ore 12:07
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