Il giornalista del TG1 Giulio Borrelli a Senigallia per il ciclo RaminLibri
I retroscena documentati in "Le mani sul TG1. Da Vespa a Minzolini, l’ammiraglia RAI in guerra"
I retroscena del più seguito e discusso telegiornale italiano, raccontati in "Le mani sul TG1. Da Vespa a Minzolini, l’ammiraglia RAI in guerra". Il libro, edito per i tipi della Coniglio Editore, sarà presentato martedì 17 agosto dal suo autore Giulio Borrelli alla Rotonda a Mare di Senigallia per il ciclo RAMinlibri. Ingresso libero. Inizio alle 21.30.
La serata rientra nell’ambito dell’estate RAM 2010 a cura di Comune di Senigallia Assessorato alla Promozione dei Turismi e Manifestazioni – Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione e nella rassegna “Ventimila righe sotto i mari” a cura della Biblioteca Antonelliana.
Giulio Borrelli è uno tra i più conosciuti e stimati giornalisti italiani. Inviato speciale, conduttore della principale edizione del TG1, saggista. È stato direttore della testata ammiraglia dal giugno 1998 al giugno 2000, e da oltre 10 anni è il capo dell’ufficio di corrispondenza degli Stati Uniti d’America. Le mani sul TG1documenta quindici anni di pressioni politiche sul TG1 con il racconto di fatti, incontri e riunioni redazionali mai raccontati e mai descritti prima. Un libro di scottante attualità viste le vicende degli ultimi mesi che riguardano proprio il “caso TG1”.
Tutti ne parlano ma nessuno ha raccontato finora la vera storia di questa testata. Il libro di Giulio Borrelli svela, per la prima volta, in modo documentato, meccanismi interni, retroscena, episodi sconosciuti o rimossi. Il lettore trova fondamentali elementi di analisi e di interpretazione per comprendere le logiche di funzionamento della testata ammiraglia, legate non solo alla politica. La chiave narrativa è originale. “Si è mai chiesto nessuno – domanda Borrelli nell’introduzione – perché, negli ultimi quindici anni, ben sette dei 10 direttori del TG1 siano giornalisti esterni alla RAI con scarsa esperienza del mezzo televisivo e nessuna conoscenza dei criteri di gestione di un servizio pubblico di informazione?”. Il racconto, attraverso anche una testimonianza autobiografica, fornisce una spiegazione motivata e convincente dell’azione svolta, da metà degli anni Novanta ad oggi, da quelle che l’autore chiama “lobby politico-editorial-giornalistiche”.
A Senigallia dialogherà con Vincenzo Varagona, giornalista attualmente caposervizio della sede regionale Rai di Ancona. Collaboratore di Avvenire dal 1980, dal 1993 al 2000 Varagona è stato segretario del Sindacato Giornalisti Marchigiani, dal 2000 presidente dell’Ucsi (Unione Stampa Cattolica Italiana) delle Marche. Docente nei corsi di Teoria della Comunicazione all’Istituto Teologico Marchigiano e all’Istituto Superiore di Scienze religiose delle Marche, nel 2007 ha pubblicato, per le Edizioni Paoline, il volume Pollicino nel bosco dei media – Come educare i bambini a un uso corretto dei mezzi di comunicazione.
Il cartellone dell’estate RAM 2010 è a cura del Comune di Senigallia Assessorato alla Promozione dei Turismi e Manifestazioni – Assessorato alla Cultura.
Giulio Sciorilli Borrelli nasce ad Atessa, in provincia di Chieti nel 1946. Dopo la laurea con lode in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, comincia a lavorare all’Unità nel 1970 nella cronaca di Roma, seguendo sia la nera sia la bianca istituzionale. Nel 1974 diventa capocronista succedendo ad Antonio Zollo. Nel 1976, alla vigilia delle elezioni amministrative che porteranno sullo scranno più alto del Campidoglio l’indipendente e storico dell’arte Giulio Carlo Argan, le pagine di cronaca di Roma vengono portate da 2 a 4. Giulio Borrelli si trova così a guidare una redazione di giovani che si misura ogni giorno con la concorrenza importante di quotidiani come Il Messaggero, Il Tempo, Paese Sera. Fanno parte di quella pattuglia tra gli altri Antonio Caprarica, Paolo Soldini, Roberto Roscani, Gregorio Botta, Guido Dell’Aquila, Piero Sansonetti, Stefano Bocconetti, Matilde Passa, Duccio Trombadori, Sergio Criscuoli. Nel 1978 viene assunto in Rai, prima al Gazzettino di Roma (L’attuale TGR), poi al Tg1. Nel massimo telegiornale italiano si occupa di cronaca italiana e di politica internazionale realizzando numerosi servizi ed interviste in esclusiva: dall’attentato al Papa alla vicenda Gelli-P2; dalle stragi al “processo Moro”; dai delitti di mafia alla cattura di Toto’ Riina; dalla caduta del comunismo nei Paesi dell’est europeo alla crisi messicana. Nel 1983 vince il "Premio Senigallia" come cronista dell’anno. Conduce per diversi anni il telegiornale della mezzasera al fianco di Enrico Mentana e Tiziana Ferrario, e poi l’edizione delle 13. Editorialista di Paese Sera alla fine degli anni Ottanta, ha collaborato con il Radiocorriere TV raccontando, fra l’altro, il rapporto tra gli Italiani e la televisione, che è stata una delle indagini più approfondite realizzate su questo tema. Ideatore ed anchor-man di trasmissioni e servizi di approfondimento sulle principali vicende italiane, nel 1994 diventa caporedattore del TG1 e dal 1995 conduce l’edizione delle 20 dello stesso telegiornale (divertente l’episodio accaduto nel 1998 dove l’ospite Roberto Benigni lo fece salire insieme a lui, abbracciati, sulla scrivania di cristallo poco prima della sigla di chiusura). Nel 1996 vince il premio internazionale "La Madonnina" per il giornalismo televisivo. Nel 1997 pubblica per Rai-ERI il libro Palcoscenico Italia, l’anno dopo diviene direttore del Tg1. Nel 2000 lascia la direzione e diventa corrispondente e responsabile della sede Rai di New York. In qualità di corrispondente dal Nord America segue per la Rai la tragedia dell’undici settembre, le elezioni presidenziali statunitensi del 2000, del 2004 e del 2008, le guerre in Afghanistan e Iraq, compie viaggi in mezzo mondo, al seguito del Presidente americano George W. Bush, che tra l’altro intervista in esclusiva due volte. Nel 2005 pubblica il libro Uragano W. che racconta la storia contemporanea dopo l’undici settembre. Nel 2010 pubblica Le mani sul Tg1, in cui racconta gli ultimi anni della storia del telegiornale dal punto di vista di un interno.
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