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"All’ospedale di Senigallia, ladri fortunati o…ladri: doppio allarme rosso"

L'intervento dei sindacati di base sul furto al laboratorio di analisi e sul buco milionario dell'Asur 4

logo Rappresentanze sindacali di Base - Sanità MarcheE’ vero come sempre: ora che la pentola ha buttato via il coperchio, ogni giorno scopriamo che “gli amici di merende”, che gestivano l’Asur 4 Ospedale di Senigallia, avevano un’irresponsabilità tale che non può essere lasciata morire nei vecchi meandri della Politica.

Come sindacati RdB-USB chiediamo alla Magistratura chiarezza sia per i Lavoratori che per i Cittadini, perché non può essere solo fortuna trovare tanti soldi in una cassaforte di un laboratorio, e farla franca.
Dal 2006 ad oggi non ci sembra che qualcuno si sia scandalizzato, nè all’interno dell’Ospedale nè tantomeno i vertici Regionali: anche a noi piacerebbe sapere come è stato appianato il furto.

SIamo inoltre stupefatti dal volantino della R.S.U. dell’Ospedale di Senigallia: riteniamo scorretto sindacalmente difendere zone d’ombra e cercare di scaricare ad altri gravi inadempienze. Come mai questa R.S.U. non si è accorta di questo buco finanziario?
Negli incontri sindacali, con il vecchio Direttore Generale, nessuno si è accorto di niente, nessuno ha mai chiesto il bilancio… Le "spese allegre" erano molte e fatte solo per coprire la facciata o per campagna elettorale, mentre l’Ospedale di Senigallia aveva e ha tutt’ora mancanza di organico, sia infermieristico che medico.

Come mai solo ora si chiede alla Regione Marche l’intervento per rilanciare l’Ospedale?
Come RdB-USB non abbiamo niente per “ora” contro questo Direttore Generale, ma prima di allargare sostantivi come “stima, fiducia, apprezzamento” aspettiamo alcune risposte concrete da questa Amministrazione.

Unione Sindacale di BaseLa stima e l’apprezzamento le rivolgiamo ai lavoratori tutti, per le risposte sanitarie che quotidianamente danno ai cittadini con organici ridotti e con amministratori che pensano all’immagine e poco alla qualità dei servizi.
Anche noi restiamo dell’idea cheil momento è critico perché da tutte le parti (destra e sinistra) i risparmi e i tagli li fanno calare su lavoratori e cittadini.
Ma restiamo convinti che il Piano di rientro non possa minimamente toccare i servizi, la sanità, i lavoratori e i cittadini.

Se per questo deficit ci sono colpe, le paghi chi li ha procurate e tutti coloro che hanno condiviso “allegramente” le richieste.

Siamo altresì preoccupatiper questo assordante silenzio da parte delle Istituzioni, della Regione, del Sindaco. Oggi più che mai il nuovo direttore Generale deve fare chiarezza su tutto e la Regione Marche prenda provvedimenti chiari contro chi ha gestito i soldi pubblici in modo irresponsabile.

da RdB-USB SANITA’ MARCHE
Gianfranco Bignamini

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 13 agosto, 2010 
alle ore 16:08
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