Assicurazioni: il grande inganno dell’indennizzo diretto
Incidenti stradali, risarcimenti "congrui" e conflitto d'interessi con le compagnie assicurative
Immaginate che ad un imputato venga chiesto di determinare la sua pena tra un minimo ed un massimo: secondo voi quale pena sceglierebbe?
Questo è quello che ha fatto il legislatore introducendo il meccanismo dell’indennizzo diretto in caso di sinistro stradale. In poche parole, chi subisce un sinistro, dice la legge, deve rivolgersi non alla compagnia dell’altro conducente, bensì alla propria. Sarà il liquidatore della propria compagnia a rendere edotto il cliente danneggiato di tutti i suoi diritti, senza necessità di incaricare un legale.
Così gli ignari clienti vengono persuasi ad accettare le “congrue” somme che vengono loro offerte. Peccato che tanto la compagnia quanto il liquidatore hanno un grosso conflitto di interessi con il danneggiato. Difatti, le compagnie devono risparmiare, mentre il liquidatore deve stare nel budget di spesa assegnato. E’ lecito dunque ritenere che lo sprovveduto danneggiato possa essere risarcito integralmente del proprio danno? La risposta è ovvia: no.
Per fortuna che una pezza a questa indecenza l’ha messa la Corte Costituzionale, la quale ha affermato chiaramente che l’indennizzo diretto è una possibilità e non un obbligo per il danneggiato, il quale può indifferentemente rivolgersi alla propria assicurazione, ovvero alla compagnia della controparte, senza necessariamente dover sottostare all’offerta della propria assicurazione “di fiducia”.
Pertanto, prima di accettare una offerta risarcitoria è bene verificare se la somma sia effettivamente congrua, ricordandosi sempre che se fosse per l’imputato nessuna pena ci sarebbe da scontare.
da Avv. Mirco Minardi
www.mircominardi.it
Caro Avvocato,
Il mio lavoro è da tutti riconosciuto come una spina nel fianco delle Compagnie di Assicurazioni. Da questa posizione, però, vorrei ricordarLe che nessuna Compagnia potrà sottrarsi dal giusto risarcimento in caso di presentazione di regolari fatture di spesa relative alla effettiva riparazione del veicolo interessato dal risarcimento. Francamente, pur non nascondendo che i liquidatori delle Società tendano a pagare il meno possibile (e vorrei vedere), non credo ci sia molto da lamentarsi delle liquidazioni delle Compagnie. Semmai, me lo consenta, sono alcuni sinistrati che tendono ad avere il maggior risarcimento possibile (e anche in questo caso VORREI VEDERE)
Cordialmente
PV
una cosa è certa che in Italia i truffatori legalizzati sono le banche( vai a chiedere un prestito e me racconti)e le assicurazioni( paghi x la macchina tariffa intera ma il danno hai la tariffa dell'usato)
comunque i signori liquidatori sono una categoria irreale...hai un CID firmato,hai una registrazione audioe video con la controparte che dichiara che è colpa sua e i CC che dicono di fare il CID dato che la controparte ha dichiarato e ammesso la colpa....no ti vuole liquidare al 50%
perchè?????
messo avvocato aspettato 2 anni pagato al 100% + 1000€ di spese di istruttoria legale xchè la compagnia non ha voluto andare in causa !!!!!!!!!!!!!! e sti soldi chi li paga????SPECIFICO CHE NON C'ERANO DANNI BIOLOGICI MA SOLO DANNI FISICI SU AUTO DI 4 MESI !!!!!!!!
il liquidatore non si sa che fine ha fatto (licenziato????) ma queste deficenze non vanno ascapito di tutti????????? ai liquidatori che si comportano così gli danno il premio quando non trovano chi è rognoso come me??????????e questi fatti perchè l'assicurazione e il liquidatore non da la notizia dicendo HO PROVATO A (...omissis...) UN UTENTE E NON CI SONO RIUSCITO!!!!!!!!! questi soldi li paghiamo tutti e non sono imputabili agli utenti ma ai liquidatori deficenti.
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