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Reddito minimo e diritto all’abitare, incontro al Mezza Canaja

Incontro pubblico con Marco Bascetta e Antonello Sotgia su affitti, mutui, crisi, salari e occupazione

Autosinistrate.it

La manifestazione dei residenti dell’edificio di via MarcheMercoledì 21 luglio, alle ore 21:30, al CSOA Mezza Canaja si terrà l’incontro pubblico “Reddito & diritto all’abitare”. Insieme a Marco Bascetta (Giornalista – Editore della “Manifestolibri”) e Antonello Sotgia (Architetto di Roma – Esperto in autorecupero di immobili sfitti) si parlerà di come è possibile che un buovo welfare fondato sul reddito minimo garantito affermi un nuovo diritto all’abitare.

L’abitare è una condizione determinante del vivere urbano. La casa è un diritto fondamentale in quanto da dignità all’essere umano. Il mercato immobliare con l’esposine dei mutui "subprime" negli USA che è stato uno dei detonatori della cirsi economica globale.

Affitti alle stelle, mutui strangolanti, insieme alla crisi occupazionale fatta di salari bassi e della perdita del potere d’acquisto, ha reso sempre più difficile la possibilità – soprattutto per i giovani – di poter accedere ad una casa o di mantenersi quella che si ha, se non ha costo di un radicale abbassamento della qualità della vita.

La precarietà, intesa come condizione esistenziale e non solo lavorativa, erode sempre di più il diritto alla casa – i fatti di Via Marche nella nostra città ne sono l’evidenza – e in generale la possibilità per ognuno di poter progettare in maniera libera ed autonoma la propria vita.

Le politiche del mattone hanno trasformato l’abitare urbano in una mera speculazione economica che mira al profitto di costruttori, palazzinari e dei poteri politici a essi legati. Ciò che muove il continuo costruire case non è la risposta ad un diritto e ad una emergenza sociale, ma è la rendita immobiliare.
Le politiche pubbliche dell’abitare sono ormai veicolate come "servizi sociali" ed hanno una forma essenzialmente assistenzialista.

Una nuova politica dell’abitare deve saper garantire l’accesso alla casa nella "società della fine del posto fisso", della moibilità e della flessibilità, ponendo fine all’illusione del "tutti proprietari" che ha legato con nodo scorsoio intere famiglie ai propri mutui. E’ l’abitante e non più il cittadino il nuovo soggetto dello spazio urbano.

Il Reddito Minimo Garantito è l’unica forma di welfare possibile adatta alle attuali forme della produzione. Quando si parla di Reddito, non si parla solo dell’erogazione di una liquidità economica sganciata dalla prestazione lavorativa e quindi capace di fornire al singolo individuo sia la capacità contrattuale necessaria per affrontare il mondo del lavoro, sia quell’autonomia – sicurezza – di poter progettare una vita – una vita degna – ma si parla anche di "reddito indiretto" e quindi di una maggiore qualità e accessibilità ai servizi.
Il Redditto Minimo Garantito – sia in forma diretta che indiretta – è propedeutico ed essenziale per poter affermare una nuova politica dell’abitare e quindi per garantire a tutte e tutti il diritto alla casa.
 

da Centro Sociale Occupato Autogestito Mezza Canaja
Strada della Marina 266 Senigallia (AN)
mezzacanaja@yahoo.it
//csoamezzacanaja.noblogs.org

Mezza Canaja
Pubblicato Lunedì 19 luglio, 2010 
alle ore 9:11
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