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Interrogazione di Mancini su complanare e terza corsia A-14

Il capogruppo di Partecipazione chiede informazioni sulle iniziative del Comune in tutela degli espropriati

Cantiere della ComplanareRoberto Mancini scrive al Sindaco di Senigallia chiedendo lumi su complanare e terza corsia dell’autostrada A-14. Ormai l’avvio dei lavori si è già avuto e anzi, proprio a causa di questi, si sono create situazioni di disagio per i residenti della zone e quelli in prossimità. Ma il capogruppo di Partecipazione scrive anche per sapere quali iniziative intende mettere in atto il Comune di Senigallia per tutelare gli interessi degli espropriati nella stessa maniera sia chi ha accettato di buon grado sia chi ha manifestato contrarietà alle operazioni. Di seguito il testo integrale.

Al Sindaco del Comune di Senigallia
Al Presidente del Consiglio Comunale di Senigallia
 

Oggetto: interrogazione scritta a risposta scritta.
 
Premesso che:
 
1. si ravvisa la necessità che venga fornita ogni informazione possibile sulle iniziative che sarebbero state assunte dal Comune per la tutela degli espropriati, a seguito dell’ampliamento dell’A14 e della realizzazione della strada complanare;

2. molti degli espropriati (e dei residenti nei quartieri interessati dai lavori) stanno subendo danni gravissimi non solo al proprio patrimonio ma anche alla salute, per i disagi della cantierizzazione e per uno stato di stress prolungato, in quanto sostengono – tra l’altro – spese tecniche e legali per tutelare i propri diritti, non avendo ancora ricevuto da Società Autostrade né l’ottemperanza alle prescrizioni impartite in sede di giudizio di compatibilità ambientale, relativamente al monitoraggio dell’inquinamento e ad altre misure di carattere ambientale, né gli indennizzi corrispondenti al valore di mercato delle aree perse, malgrado la Corte Europea per i diritti dell’Uomo abbia più volte affermato il principio logico secondo il quale vadano integralmente e tempestivamente compensate le perdite patrimoniali subite con gli espropri;
 
3. in situazioni analoghe, per rispettare i diritti dei cittadini, il Comune e la Provincia di Genova, la Regione Liguria, hanno previsto una disciplina trasparente per la procedura di riconoscimento delle misure economiche compensative da riconoscere ai cittadini ed anche la possibilità, per le autorità esproprianti, d’intesa con gli enti locali interessati, di corrispondere somme aggiuntive rispetto agli anacronistici indennizzi previsti nell’ordinamento italiano, di ricercare soluzioni abitative alternative, di concedere terreni edificabili in permuta, di concedere il diritto edificatorio su terreni non edificabili o di acquistare immobili destinati alla demolizione, ovvero situati nelle immediate vicinanze dell’opera. Anche gli inquilini, non proprietari delle case interessate da esproprio, possono in tale ottica beneficiare di aiuti economici, in modo che l’opera non sia un danno per alcuno.
Inoltre, le Regioni Emilia Romagna e Toscana hanno provveduto ad elaborare e rendere disponibili i dati sulle emissioni di polveri sottili nei cantieri TAV della linea ferroviaria Bologna Firenze. A seguito dei numerosi sforamenti accertati, sono state avviate due class action delle quali una è in corso presso il Tribunale di Bologna, mentre quella già conclusa presso il Tribunale di Firenze ha avuto un esito positivo, per i cittadini.

4. A Senigallia non esistono dati disponibili né non sono operative analoghe forme di tutela e di trasparenza: circolano soltanto delle voci, prive peraltro di riscontro, secondo le quali alcuni cittadini, non aderenti al Comitato Versus Complanare, avrebbero ricevuto offerte congrue da Società Autostrade con un non meglio qualificato supporto da parte del Comune, come se il buon esito della questione indennitaria dipenda non esclusivamente dal danno, ma dalla maggiore o minore accondiscendenza del singolo espropriato. In tale supposto contesto, non sarebbe noto con quali fondi, con quali atti deliberativi ed in virtù di quale competenza comunale, l’Amministrazione senigalliese abbia mediato affinché fossero liquidati indennizzi congrui.
Al di là di ogni considerazione sulla fondatezza di tali voci, la mancanza di informazione ufficiale rende possibile qualsiasi informazione strumentale e mette in dubbio, nel pensiero di molti cittadini, il valore stesso della democrazia, in base al quale tutti gli interessi legittimi debbono essere gestiti uniformemente e senza disparità di trattamento, non essendo tollerabili disuguaglianze fra i cittadini.

5. In numerose occasioni, autorevoli rappresentanti dell’Amministrazione hanno rassicurato la cittadinanza sul fatto che il Comune avrebbe aiutato e sarebbe stato vicino ai cittadini che hanno subito espropri di case e terreni, ma molti di questi non hanno avuto ancora un’offerta di indennizzo adeguata al danno subito da parte di Società Autostrade, ovvero corrispondente al valore di mercato della perdita patrimoniale subita.

6. Gli interventi perequativi che il Comune può assumere possono avere la natura di:
perequazioni urbanistiche, con il riconoscimento del diritto ad edificare perso, per il venir meno della potenzialità edilizia, su aree comunali offerte a titolo compensativo;
perequazioni edilizie, con il riconoscimento del diritto ad acquistare appartamenti di proprietà pubblica, a prezzi ridotti dell’importo necessario per compensare integralmente chi ha perso la propria casa;
perequazioni abitative, ossia la concessione della possibilità di alloggiare presso strutture ricettive sulla base di accordi, nel periodo di massima attività del cantiere.

7. L’intervento del Comune appare opportuno perché è stato proprio il Consiglio Comunale, con le deliberazioni assunte nel corso del 2006 e successivamente, a chiedere a Società Autostrade di realizzare le “bretelle di collegamento” e ciò ha comportato un maggiore sacrificio per i cittadini espropriati. Pertanto, il Comune non può sottrarsi alla compartecipazione sui maggiori costi dell’opera resisi necessari per effetto delle proprie richieste, che sono sub judice, senza dimenticare che la descritta situazione presenta anche risvolti di carattere sociale, per cui un intervento trasparente del Comune è auspicabile per favorire il mantenimento della coesione sociale e la prevenzione del disagio economico per quei cittadini in maggiore difficoltà finanziaria.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere comunale chiede di sapere quanto segue:

a) se rispondono al vero le notizie relative alle offerte ai cittadini danneggiati dalle opere in corso, avanzate da Società Autostrade col supporto della Amministrazione Comunale di Senigallia ed eventualmente, in caso positivo, di quali provvedimenti si tratti e quali sia la loro natura;

b) se il Sindaco condivide che siano da evitare in ogni caso disparità di trattamento fra quei cittadini che hanno espresso il loro consenso alle opere e gli altri che hanno manifestato legittimamente opinioni contrarie alla strada complanare;

c) se l’Amministrazione Comunale intende mettere in campo gli interventi perequativi citati in premessa;

d) quali iniziative concrete l’Amministrazione Comunale ha intrapreso o intende intraprendere per tutelare i cittadini espropriati o danneggiati, anche nel campo della prevenzione sanitaria e ambientale, alla luce di quanto adottato dalle Regioni e dagli Enti Locali citati in premessa.


da Roberto Mancini,
Capogruppo di Partecipazione

Roberto Mancini
Pubblicato Venerdì 16 luglio, 2010 
alle ore 17:26
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Commenti
Solo un commento
pasquale pizzoli milano 2010-10-08 17:51:17
sono pervenuto a questo per laparola complanare ed ho notato allultimo comma del par.3 due buffi errori di stampa che sarebbe opportuno correggere .
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