Un Foro Annonario affollato è stata la cornice del primo spettacolo in cartellone per questo CaterRaduno 2010. Sul palco c’erano Ugo Dighero e la Banda Osiris, in uno spettacolo scritto da Michele Serra dal titolo "Italiani, Italieni, Italioti": sketch, narrazione e musica per un’ora e mezza di sorrisi.

Lo spettacolo, sapientemente condito dalle note della Banda Osiris, è un viaggio tra le manie, le fobie  e le insensatezze degli italiani e di chi li governa. Si spazio dal delirio di onnipotenza di Berlusconi, alle affermazioni della Lega Nord di Bossi, dalla Fiat, alla insaziabile sete di sensazionalismo anche spicciolo, fino alla paura del diverso, dello straniero.

Banda Osiris – I cani cagano

C’è tanto Gaber, riconosciuto maestro nel dipingere "l’italianità", e ci sono le risate della gente che si riconosce appieno nel quadro tracciato da Dighero.

Dighero e la Banda Osiris – Il Potere dei Più Buoni

Terminato lo spettacolo, in tanti si sono spostati in Piazza Roma, dove Massimo Cirri e Filippo Solibello hanno dato vita ad una interessante chiacchierata con due dei personaggi che sono intervenuti più volte durante la stagione radiofonica di Caterpillar: il Generale Fabio Mini e Rachele Meazza.

Il primo ha parlato degli scenari di guerra degli ultimi 50 anni, raccontando attraverso aneddoti e ricostruzioni i rischi che per decenni abbiamo corso di tornare in guerra anche sul territorio italiano, rivelando anche che negli anni della Guerra Fredda era stato divulgato e poi ritirato un ordine terribile in caso di invasione dall’est: sganciare la bomba atomica su Udine.

Rachele Meazza è stata invece corrispondente volontaria dalla Thailandia negli ultimi mesi: si trovava là per un anno di scambio culturale scolastico e si è ritrovata nel mezzo degli scontri tra manifestanti e governo. "Dall’alto" dei suoi 18 anni appena compiuti si è offerta di raccontare quei giorni in diretta radiofonica e l’ha fatto pure nella notte del CaterRaduno.

di Luca Ceccacci