L’Idv Senigallia e Ripe in piazza per i 3 referendum dipietrini
Nuovi punti per la raccolta firme su nucleare, privatizzazione acqua, (il)legittimo impedimento
Nuovi punti-firma Idv a Senigallia e Ripe per raccogliere le sottoscrizioni autenticate necessarie ad indire i referendum abrogativi del ricorso al nucleare, della privatizzazione dell’acqua e dell’(il)legittimo impedimento.
A Senigallia l’Idv sarà presente lungo il Corso II Giugno sia sabato che domenica dalle 9:30 alle 19:30, corso quanto mai indicato non solo per la centrale posizione cittadina ma anche per essere stato dedicato alla Repubblica e alla Costituzione sottesa.
A Ripe l’Idv appronterà dei punti-firma nella frazione di Passo Ripe, venerdì 4 giugno dalle 9:30 alle 19:30 lungo via Vespucci; sabato 5 giugno e ancora sabato 12 giugno nel parcheggio all’incrocio tra via Nevola e Galilei negli stessi orari.
Tutti i cittadini italiani con diritto di voto possono sottoscrivere le richieste pro referendum presentandosi con un documento d’identità valido. Qualunque cittadino inoltre che abbia piacere di partecipare con noi impegnandosi direttamente nell’operazione, autentico patriota della Costituzione, ci può contattare alle mail ripe@idv.an.it o idvsenigallia@yahoo.it.
Per quanto riguarda la privatizzazione dell’acqua è possibile firmare in aggiunta al nostro quesito referendario anche gli altri diversi tre quesiti contro la privatizzazione dell’acqua del Comitato locale del Forum dei movimenti per l’acqua. Entrambe le iniziative referendarie relative all’acqua, dell’Idv e dei Forum per l’acqua pubblica, vogliono abrogare parti dell’art. 23-bis (Dl 112/2008) concernente la privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica.
I Forum sull’acqua chiedono però l’abrogazione di tutti i dodici commi del 23-bis e di alcuni articoli del Codice dell’Ambiente relativi alla scelta della forma di gestione, all’affidamento del servizio idrico e altri richiami all’adeguatezza della remunerazione del capitale investito. L’Idv invece ritiene di dover abrogare la delega al Governo inserita nella legge per la regolamentazione perché inaccettabilmente vi si considera l’acqua come bene di rilevanza economica locale e riportare quindi la discussione in Parlamento.
«La linea politica nazionale – riportano al Coordinamento provinciale Idv secondo un promemoria informale di Gianluca Perini, referente Idv di Ripe – è di contrarietà alla sola gestione privata dell’acqua. L’esperienza francese ha mostrato chiaramente che per l’acqua gestione e proprietà sono in pratica la stessa cosa. Per gli altri servizi invece la linea è tendenzialmente favorevole alla gestione privata ma con proprietà pubblica delle infrastrutture. Inoltre, la totale abrogazione dell’articolo lascerebbe la materia deregolamentata e ciò potrebbe rendere non ammissibile il referendum, non essendoci nella Consulta una giurisprudenza univoca in materia».
da Idv Ripe
Per la privatizzazione dell'acqua, data la sintesi che farà la Consulta dell'iniziativa Idv e di quella del Forum per l'acqua pubblica, il consiglio è firmare tutto per massimizzare la possibilità di successo ed il peso politico complessivo della moltitudine di firme. Infatti ogni richiesta referendaria si firma firma singolarmente, senza nessuna incompatibilità reciproca; purchè ogni singola richiesta sia firmata una volta sola, ogni richiesta referendaria è una storia a se.
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