E’ un impresa non semplice reperire una persona “super partes” per riorganizzare il PDL a Senigallia. Innanzi tutto c’è un problema di democrazia! Il gruppo dei “bugariani” che ha in mano l’operatività attuale del PDL non convoca assemblee a largo raggio, estese anche alle frange critiche dei circoli ed ai simpatizzanti come sempre è successo nel passato remoto o a chi non ha ancora rinnovato la tessera che molto probabilmente non è nemmeno andato a votare.

Si riunisce solo il clan degli eletti in consiglio comunale in maggioranza manovrati da Giacomo Bugaro, che considera Senigallia solo una “dependance” per le sue manovre politiche, come è successo recentemente, per le sue preferenze per il consiglio regionale.

La situazione del centro destra si è disgregata. Calo pauroso dei voti locali dovuto alla corsa folle su alcuni nominativi da cui dipendeva il numero delle preferenze da fare avere a …Bugaro.

Il coordinamento civico praticamente distrutto con Fabrizio Marcantoni che diserta il Consiglio, il bagnino Corinaldesi che non è stato rieletto, Roberto Paradisi che naviga verso la Lega Nord.

Quindi occorre rilevare che il PDL ha perduto in queste sciagurate elezioni un importante alleato, che addirittura aveva fornito il candidato sindaco fin dall’aprile scorso per un accordo tra Bugaro, Silvetti, la Casagrande e Furio Durpetti. Tutto doveva essere fatto per assicurare la continuità del potere della holding dei monteradesi, con l’elezione di Maurizio Mangialardi, uomo di stretta fiducia dell’Angeloni. 

Sabato, cercando di navigare tra le pile di vecchi quotidiani che ingombrano il mio studio, è saltato fuori un corriere Adriatico del 30 novembre 09 con un articolo a firma di Vincenzo Oliveri, che purtroppo, con la chiusura della redazione senigalliese, sarà trasferito a Pesaro. Così Senigallia perde un’altra mente pensante nell’interesse della città.

Ma dei politici di Senigallia, chi ama la città? Io in gran parte li assocerei in senso peggiorativo al clima di malaffare che sta insozzando il centro destra a livello nazionale. Che sia in ballo anche Scajola, patron di Bugaro non è un caso! Ebbene , torniamo al giornale recuperato in cui vi è la foto dei responsabili del “Trattato dell’hotel Cristallo”, dove al tavolo c’è quello stesso Marcantoni, che domenica scorsa mi ha dichiarato nel suo negozio di essere stato vittima di una trappola. Bene!

Sempre nel giornale recuperato, vi è a tutta pagina un titolo importante “Nessun ostacolo alle Alleanze” “Fabrizio Marcantoni in sintonia con l’appello per un fronte unitario lanciato da Ciccioli”. Da piangere! Tutti sanno la fine che ha fatto l’accordo con “Senigallia Libera!” (tuttora però viva, vegeta ed operativa) che aveva in mano i numeri per un risultato alternativo e di cui la trattativa fece una fine ingloriosa, in cui a Carlo Ciccioli non fu consentito da Bugaro di tirare fuori dalle tasche un patto sottoscritto in una lunga notte con Paolo Luzi Crivellini, alla presenza di trenta testimoni, con fotocopie alla “Buga”, il locale più riservato di Senigallia!

Così è finita la fase uno, la due è in gestazione; nel frattempo attendiamo una “fumata bianca” per poter considerare che a Senigallia il PDL c’è!

da Claudio Cavallari,
dirigente del Movimento Civico “Senigallia Libera!”
dirigente regionale dei Circoli della libertà di M.V. Brambilla