Acqua pubblica, prosegue la raccolta firme a Senigallia e dintorni
Quattro i banchetti organizzati dal Comitato referendario per l'Acqua Pubblica di Senigallia
Nel week end il Comitato referendario per l’Acqua Pubblica di Senigallia ha programmato ben quattro banchetti per la raccolta firme, tre in Centro Storico ed uno al Vallonfest del Vallone.
I banchetti previsti sabato 15 maggio sono in piazza Roma (dalle 9 alle 13), in piazza Saffi (dalle 17 alle 20) e al Vallonfest (al Vallone, ovviamente) dalle 19 fino a quando reggeranno le gambe dei volontari al banchetto. Un altro appuntamento è previsto domenica 16 maggio (dalle 17 alle 20) in piazza Saffi. (ATTENZIONE!! Sono state APPORTATE alcune VARIAZIONI per tempi e luoghi della raccolta firme)
Possono sottoscrivere i tre referendum i cittadini maggiorenni, con diritto al voto e muniti di un documento d’identità con foto (patente, carta d’identita, passaporto etc.). Per motivi burocratico – amministrativi possono firmare ai banchetti di Senigallia solamente i residenti nelle Provincie di Ancona e Pesaro: una scelta che abbiamo dovuto fare per evitare che la vidimazione delle firme diventi un calvario. La raccolta firme per i referendum è presente su tutto il territorio nazionale e durerà fino al 4 luglio, pertanto i non residenti nelle Provincie avranno tempo per organizzarsi.
La raccolta firme della scorsa settimana è stata un successo clamoroso: sono state raccolte oltre mille firme in tre banchetti, a sostegno di tre referendum su un tema popolare e sentito, l’Acqua Pubblica, un bene comune essenziale che non possiamo consegnare nelle mani del mercato e delle sue regole. Un bene comune di cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda una disponibilità minima per ogni persona pari a 50 litri al giorno, che non può sottostare alle regole del profitto e della remunerazione che regolano altri servizi non essenziali (energia, telefonia ecc.) che sono stati liberalizzati. L’Acqua Pubblica è una risorsa locale, scarsa e definita, necessaria alla sopravvivenza dell’uomo e all’igiene pubblica, la cui distribuzione non può essere gestita da soggetti estranei al territorio, che non hanno interesse a migliorarne la qualità, risparmiarla e renderla accessibile a costi contenuti.
La gestione del servizio idrico fa gola ai grandi gruppi industriali privati perchè garantisce consistenti e regolari afflussi di denaro "vero" (le bollette) in un momento economico in cui devono essere riempiti i buchi della "finanza virtuale". Il cavallo di battaglia dei privatizzatori, le infrazioni europee in cui l’Italia incorrerebbe se non dovesse realizzare la privatizzazione, è un falso clamoroso, nessuna legislazione europea ci obbliga a privatizzare il servizio idrico. A dimostrazione di ciò vi sono alcune grandi città europee (fra cui Parigi, 10 milioni di abitanti) che, dopo una deludente esperienza di privatizzazione, sono tornate al servizio pubblico.
Anche il Comune di Senigallia ha fatto la sua parte: nella seduta del Consiglio Comunale di mercoledì scorso è stata approvata la modifica statutaria che definisce l’acqua "un bene comune essenziale privo di rilevanza economica". Si tratta di un piccolo passo, un segnale che dovrebbero lanciare tutti gli ottomila Comuni italiani. Da rimarcare il voto favorevole anche del Consigliere leghista Pazzani, in controtendenza con la politica nazionale, a dimostrazione che il tema dell’Acqua Pubblica è trasversale, tutt’altro che ideologico e non rispetta gli schieramenti.
Il Comitato referendario di Senigallia è composto da associazioni, partiti, movimenti e singoli cittadini. Ne fanno parte: la Scuola di Pace V. Buccelletti, Movimento Partecipazione, CGIL, SPI-CGIL, CISL, UIL, UILP, COBAS, Rifondazione Comunista, Partito Democratico, La Città Futura, CSOA Mezza Canaja, AGESCI, Gruppo Società e Ambiente, Centro Sociale Cesano, Movimento Lento Ciclabile, Comitato Pro Cesanella…e non solo, Amici della Foce del Fiume Cesano, Insieme per Senigallia.
I volontari di queste realtà cittadine vi aspettano ai banchetti per ricevere la vostra firma a sostegno dei referendum.
dal Comitato Referendario per la Tutela dell’Acqua Pubblica per Senigallia
Paolo Talucci
//lapiagadivelluto.splinder.com
Causa maltempo i banchetti di raccolta firme previsti per oggi, sabato 15 maggio, sono stati annullati e sostituiti da un banchetto che faremo all'interno del centro commerciale Il Maestrale (IperCoop) dalle 15,30 alle 20. Il banchetto previsto per domani, domenica 16, in piazza Saffi, al momento è confermato, dato che le previsioni meteo sembrano favorevoli.
Non mi sembra che a senigallia l'acqua costi poco ora che è "pubblica" ma gestita dai politicizzati. Il pane è un servizio privato e non mi sembra che i cittadini stiano morendo di fame o subiscano dei soprusi prodotta dal pubblico costerebbe il doppio. Proprio oggi (domenica)sono stato ad un funerale, il prete, l'azienda mortuaria privata i fiorai hanno effettuato il servizio mentre la tumulazione fatta da dipendenti comunali verrà effettuata domani. Non mi sembra che il pubblico funzioni meglio ed a minor prezzo. Togliamo gli interessi privati dei politici e l'acqua potrebbe rimanere com'e'. A proposito di politica mentre al VS comitato è stato dato uno spazio all'interno del centro commerciale il Maestrale (IperCoop) Ho letto che a quelli della Lega Nord sono stati chiesti i permessi pur essendo su spazi pubblici nelle vicinaze del suddetto da parte dei suoi dipendenti. Alla faccia della "privatizzazione" dell'acqua. San Paolino
San paolino
Penso che abbia fatto delle considerazioni molto insensate nel suo commento.
Il camitato per la raccolta firme contro la privatizzazione dell'acquua non rappresenta nessun partito politico pertanto può aver l'autorizzazione di mettere i banchetti per le firme ovunque.
Il comitato è composto da singole persone appartenenti al volontariato, gruppi sociali, sindacati, partiti ecc. ecc. persone civili che stanno sostenendo un'iniziativa per il bene della collettività.
Non obbliga nessuno a firmare.
Prima di sparare a zero sulle cose è bene informarsi e conoscerle.
La tunmulazione non è di competenza di dipendenti comunali ma di ditta privata.
NON NE HAI AZZECATA NEMMENO UNA DI TUTTE LE CONSIDERAZIONI FATTE.
gentile San Paolino, il pane è privato e sono d'accordo con te, ma il pane non richiede milioni di Euro in investimenti per rinnovare la rete distributiva, quelli che un'azienda pubblica può garantire e quelli che un privato potrebbe trovare poco convenienti per la sua remunerazione.
I "politicizzati" ci sono ora e ci saranno anche con i privati (la privatizzazione è al 40%), con l'aggravante che non ci sarà alcuna garanzia sul miglioramento della qualità del servizio idrico, mentre ci saranno sicuramente aumenti dei costi per l'utenza, dato che dovrà SEMPRE essere garantito un ritorno economico.
Il Maestrale ci ha concesso uno spazio perchè la nostra iniziativa non è di tipo politico - elettorale, mentre quella della Lega lo era. Una volta che il direttore del centro commerciale si è accertato di questo, ci ha concesso uno spazio. Riguardo alla Lega, il Consigliere Comunale leghista Pazzani mercoledì scorso ha votato in favore della modifica statutaria sull'Acqua Pubblica, dimostrando che l'argomento non è solo interesse della sinistra.
Spero di aver dipanato i tuoi dubbi e ti informo che tra ieri e oggi abbiamo raccolto circa 1200 firme, e ci siamo fermati perchè abbiamo finito i moduli. Il tema dell'Acqua Pubblica è quanto mai popolare e la privatizzazione è quanto mai impopolare.
Ma che discorsi sono?! Non si può paragonare il pane! Il pane è sostituibile, al pane si può rinunciare, si può scegliere il panettiere migliore, quello che costa meno e comprarne tipi diversi. Il pane ha un mercato come ogni merce. L'acqua non la puoi sostituire con nulla è come l'aria. E poi non ci potrebbe essere un mercato libero e concorrenziale..l'acquedotto è uno solo e tutti ne abbiamo vitale bisogno! E se oggi la paghi non poco, con la privatizzazione la pagherai di più. Non c'è un'ipotesi nella storia delle privatizzazioni italiana dove sono calati prezzi e consumi ed è aumentata la qualità del servizio. Con l'aggravante che posso cambiare gestore telefonico (senza risparmiare un euro) e al limite decidere di campare senza telefono, prova a fare lo stesso discorso con l'acqua...
La politica non c'entra niente, infatti stanno firmando anche tante persone che votano PDL e Lega.
San paolino anche per l'acqua santa serve l'acqua publica, infatti le firme si stanno raccogliendo anche nelle chiese come oggi in quella della cesanella
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