Nuovo capitolo per il caso dell’edificio in Via Marche a Senigallia: il giudice Rossino è orientato verso la conferma dello slittamento degli sfratti al 15 settembre 2010. L’udienza rinviata lo scorso 16 aprile per disguidi tecnici, si è svolta la mattina del 7 maggio: il giudice si è comunque riservato di emanare la sentenza nei prossimi giorni.

Dopo il provvedimento del 3 Marzo scorso, il custode giudiziario dello stabile fece ricorso contro la sentenza del giudice Sonia Piermartini, che aveva deciso di posticipare la data degli sfratti agli affittuari per dar loro tempo di trovare nuove sistemazioni.

Alla contestazione del custode giudiziario Luca Orlandi, il giudice Rossino risponde analizzando il caso, e precisando che il custode non ha l’obbligo di consegnare l’immobile subito, in quanto la ditta Mo.Ro. non è ancora a tutti gli effetti proprietaria dello stabile.
“Per questo l’effetto della sospensione” – aggiunge il giudice – “sarebbe spropositato rispetto ai problemi che si presenterebbero per la ricerca dell’alternativa abitativa per gli inquilini. In questi 127 giorni mancanti il custode può riscuotere gli indennizzi di occupazione, in quanto il canone viene meno solo quando il bene viene rilasciato”.

Il giudice continua consigliando, per evitare problemi nel ritiro della quota dell’affitto, la creazione di un libretto di deposito giudiziario, che successivamente il giudice assegnerà debitamente e conclude: “procedendo in questa maniera si favoriscono gli abbandoni spontanei da parte degli inquilini.”

L’avvocato Corrado Canafoglia d’accordo con la proposta aggiunge che “ad oggi ufficialmente gli appartamenti ancora occupati sono 10, rispetto ai 18 di partenza, siamo a metà strada”.

Presenti in aula, oltre agli avvocati della difesa, anche l’avvocato della ditta Euroimmobiliare e alcuni degli abitanti e commercianti sotto sfratto nel palazzo di Via Marche. Per il Comune di Senigallia presenti il sindaco Maurizio Mangialardi, l’Assessore ai Servizi Sociali Fabrizio Volpini, il dirigente del settore Maurizio Mandolini e la responsabile dell’ufficio Giuseppina Campolucci. In aula inoltre alcuni attivisti del CSOA Mezza Canaja che hanno affiancato gli inquilini di Via Marche fin dall’inizio della vicenda.

di Barbara Baldassari