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L’Us Pallavolo sul caso Ponterosso: "Esterrefatti dalle dichiarazioni della Uisp"

Greganti: "Uisp arrogante, da 6 anni il centro è in totale decadenza"

Comune di Ostra Vetere

logo Us Pallavolo SenigalliaLa U.S. Pallavolo Senigallia resta esterrefatta dalle dichiarazioni rilasciate dai responsabili della Uisp che accusano la nostra società sportiva (precedente gestore dell’impianto del Ponte Rosso) di aver lasciato l’impianto in uno stato di totale abbandono e di estrema incuria.

Siamo abituati all’arroganza della Uisp e dei suoi dirigenti e siamo anche abituati, come tutte le altre società sportive cittadine, a subire il monopolio assoluto in città da parte di questo ente di promozione sportiva (e non associazione vera e propria) che non lascia spazio agli altri e gestisce tutti gli impianti che creano reddito (piscina e ostello della gioventù in testa).

Ma le menzogne, quelle non si possono accettare. La U.S. Pallavolo Senigallia ha in mano un verbale di riconsegna della struttura e può certificare, sembra ombra di dubbio, che l’impianto è stato riconsegnato in maniera regolare e in condizioni di perfetta pulizia. Mai nessuna inadempienza è stata contestata alla U.S. Pallavolo Senigallia né sulla manutenzione della struttura (la nostra società, appena entrata, ha peraltro ritinteggiato tutta l’area  collocando nuove fioriere) né sulla fantomatica presenza addirittura di due camion di immondizia. Come abbia fatto la Uisp una volta entrata a produrre due camion di immondizia è un problema che solo la Uisp deve chiarire.

Il campo principale al Ponterosso di SenigalliaA differenza della Uisp, la Pallavolo Senigallia ha sempre garantito l’apertura del centro nelle ore dichiarate all’Amministrazione comunale (la Uisp non ha fatto altrettanto, acquisendo prima punti per un ampio orario di apertura e poi non rispettandolo), ha promosso il turismo sportivo, ha organizzato eventi di rilievo anche nazionale nelle serate estive. Da sei anni il centro è, al contrario, in totale decadenza.

La Uisp, nel 2004, vinse nonostante altre concorrenti avessero presentato un’offerta economica ampiamente più vantaggiosa della Uisp. Perché? E per quale motivo alla U.S. Pallavolo fu negata fin dall’inizio la possibilità di aprire un ristorante facendo i dovuti lavori e alla Uisp fu subito concesso?

La Uisp si presenta come un’associazione (e non lo è essendo un ente di promozione sportiva) di crocerossine pronte a prendere in mano impianti disdetti e fatiscenti come se dovessero fare un sacrificio (bel sacrificio gestire gratis un ostello incassando migliaia di pernottamenti all’anno!). Bene, lascino gestire queste strutture alle associazioni vere. Si facciano da parte. Perché avere un monopolio, incassare ingressi e pernottamenti, e poi fare la parte delle vittime, è cosa davvero inopportuna. 

da Fulvio Greganti (Presidente della U.S. Pallavolo Senigallia)
e Simone Facchini (Vice-presidente della U.S. Pallavolo Senigallia)

U.S. Pallavolo Senigallia
Pubblicato Lunedì 22 marzo, 2010 
alle ore 18:43
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