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I candidati Sindaco di Senigallia a confronto sull’economia

L'Auditorium San Rocco ha ospitato la serata organizzata da CNA e Confartigianato

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Confronto tra i candidati Sindaco di SenigalliaUn nuovo confronto tra i cinque candidati Sindaco di Senigallia si è svolto nella serata di mercoledì 17 Marzo all’Auditorium San Rocco: organizzatori dell’incontro erano le associazioni di categoria, CNA e Confartigianato, che hanno voluto dedicarlo ai temi, a loro cari, dello sviluppo economico della città.

La formula del confronto prevedeva 4 domande sui temi "Centro storico e commercio" , "Sviluppo delle aree produttive", "Piani per l’edilizia", "Porto, lungomare, turismo", poi uno spazio per domande dal numerosissimo pubblico intervenuto, che hanno riguardato "Mantenimento o meno della Gestiport s.p.a.", "Tassisti: rispetto delle direttive sindacali, turnazione", "Incontri per piano degli arenili, parcheggi, lungomare", "Lotta al vandalismo in spiaggia nelle ore notturne"; infine è stato lasciato uno spazio libero per un appello al voto e/o per evidenziare alcuni aspetti del programma elettorale.

Ecco in sintesi le risposte che i candidati Sindaco hanno dato ai quesiti.

Confronto  tra i candidati Sindaco di SenigalliaCENTRO STORICO – COMMERCIO
Marcantoni: ribadisce l’inapplicabilità del Piano Cervellati, che reca "norme da Impero Borbonico" come quella delle insegne in ferro battuto; si punti piuttosto ad un serio piano di riqualificazione per il manto stradale, le aree verdi, l’arredo urbano; non si tenda alla massimizzazione delle cubature come a Villa Baviera.
Gazzetti: dice stop alla querelle sul Cervellati; parla di parcheggi da realizzare, arredo urbano da rivedere lungo arterie come via F.lli Bandiera, via Marchetti, via Pisacane, limiti di inquinamento da tenere sotto controllo, magari agevolando l’ingresso in centro alle auto più piccole, valorizzando una specie di centro commerciale naturale, che è il centro storico.
Marcellini: propone un ampliamento del parcheggio nell’antistadio, con una copertura in modo da ottenere un "multipiano"; vuole agevolare gli spostamenti verso il centro agli artigiani, che hanno problemi di spazi e costi: propone il recupero di alcune strutture da destinare ad attività artigianali.
Mangialardi: pensa ad un centro più accogliente, grazie ad un piano che può essere il Cervellati; assicura la partenza di interventi che agevoleranno artigiani e commercianti: primo tra tutti la nuova rotatoria alla "curva della Penna", che con nuovi sottopassi e l’area di Villa Baviera andrà a costituire un nuovo e funzionale ingresso al centro storico; assicura la realizzazione di 150 nuovi parcheggi e la prosecuzione della riqualificazione di piazze e giardini.
Mancini: nel Piano Cervellati ci sono aspetti irrealizzabili per i costi e su cui occorrono verifiche, si tolgano alcune rigidità; occorre pensare quello di Senigallia come il centro di un’importante città d’arte, bella da vivere; il rischio per il centro è lo spopolamento: manca un progetto sociale accanto a quello architettonico: inutile ricostruire via Carducci, se poi resta deserta! No al centro commerciale all’ex-Sacelit: sarebbe dannoso per le attività del centro.


AREE PRODUTTIVE

Gazzetti: la Regione Marche riduca l’impatto del manufatturiero sull’economia; la Provincia istituisca corsi di formazione; il Comune paghi i debiti, crei gare di appalto che siano rivolte a ditte locali e, se ha in carico le zone in cui sono sorte aree produttive, realizzi le dovute infrastrutture per metterle in sicurezza: ottimo esempio è la videosorveglianza iniziata in un’area della Cesanella.
Marcellini: serve un ricambio generazionale nell’artigianato; c’è poca tutela per i giovani, per i quali bisogna potenziare la formazione ed su cui investire, magari con forme di prestito diretto; le aree produttive vanno pulite, servite, messe in sicurezza
Mangialardi: sono necessarie certezza dei tempi ed infrastrutture. La prima arriverà con un efficiente Sportello Unico per le Imprese, le seconde sono rappresentate dalla Complanare, che servirà anche le zone produttive della Cesanella e dal riassetto della Corinaldese, per collegare la ZIPA. La riorganizzazione delle aree sarebbe più facile se 30 anni fa fossero state fatte polizze fidejussorie: ora occorre ripartire, il mezzo è un consorzio che insieme al Comune reperisca fondi e lavori alla messa in sicurezza delle zone
Mancini: nessun beneficio dalla Complanare, che anzi rischia di aumentare il dissesto idrogeologico alla Cesanella: si dovevano utilizzare le tratte tra i caselli autostradali di Senigallia, Marotta e Montemarciano (in costruzione) per servire le zone produttive. Aree come la ex-VECO andavano ripensate per insediamenti produttivi, non residenziali.
Marcantoni: non si può partire da una monocultura economica, come nella zona Vismara, in cui è difficile realizzare infrastrutture per il mix di più aree; vanno fatti investimenti di alta qualità per contrastare la concorrenza dei mercati a basso costo; la Complanare non è la soluzione, si deve collegare funzionalmente la ZIPA di Ostra: l’Arceviese così com’è non basta. Un appunto sugli oneri di urbanizzazione, che vanno tramutati subito in opere, non dopo 25 anni, come sta accadendo alla zona PIP (Piano Insediamenti Produttivi) di Marzocca.

Confronto   tra i candidati Sindaco di SenigalliaEDILIZIA
Marcellini: abbassare i costi delle case: l’Amministratore deve fare di tutto per trovare il modo di spendere meno, assistito dai suoi tecnici; si deve cercare di far lavorare gente di Senigallia, far crescere il tessuto sociale e favorire i giovani
Mangialardi: saranno inserite zone PEEP (edilizia popolare) per un ammontare di 400 alloggi in 4 anni su tutto il territorio; per le nuove costruzioni imporremo la realizzazione del 15% di case popolari. Spingeremo per coinvolgere le imprese locali negli appalti e per la pratica del negoziato senza bando. Il piano casa si è sostanzialmente rivelato fallimentare. Inseriremo anche obblighi come quello del risparmio e dell’autoproduzione di energia.
Mancini: c’è tanto da fare senza consumare territorio; risanando, riutilizzando, rendendo le case energeticamente autonome ed antisismiche: è una grossa opportunità per creare lavoro. Altra piaga sono gli 8.000 appartamenti sfitti a Senigallia, che indicano che non c’è bisogno di espansione. Vengono riproposti oggi gli stessi numeri di anni fa, e nel frattempo si è realizzato poco, quanto a PEEP, si sono sprecati soldi in appalti disastrosi ed i giovani migrano verso l’entroterra.
Marcantoni: il progetto di riqualificazione del bastione di via Rodi è vecchio di 13 anni… casi come questi fanno lievitare i prezzi a causa degli interessi. Il piano casa è stato azzerato dal Comune con un "blitz". I contenziosi sono sistematici quando si parla di lavori pubblici: siamo a 55 milioni di Euro. Elaboreremo un piano casa comunale per aspetti come il risparmio energetico delle case ed assicureremo, con un controllo diretto, trasparenza sui lavori appaltati. I numeri di cui Mangialardi parla sono letti soggettivamente.
Gazzetti: dopo la mia Giunta, con Durpetti Assessore, negli anni Ottanta, sono stati compiuti tanti scempi: come esempio porto gli scarichi fognari che in via Rovereto sono stati realizzati sui marciapiedi pubblici per massimizzare le cubature. I problemi sono nell’edilizia pubblica: occorre pensare un serio piano di case popolari, necessario per aiutare le giovani coppie. I comuni virtuosi in Italia fanno zone PEEP perchè sanno fare delle scelte

PORTO – LUNGOMARE – TURISMO
Mangialardi: vorrebbe replicare sui numeri, ma ricorda solo le accuse rivolte dal Centrodestra, poi decadute, sul piano in più nelle abitazioni vicino al Parco delle Saline. Per il porto servono ingressi stradali, che verranno realizzati con una nuova viabilità: rotatorie, ponti e sottopassi, e serve un avamporto funzionale, che sorgerà con metodo, dopo un confronto con le associazioni. Dall’ex-Navalmeccanico verranno rimossi i vecchi pescherecci ora in secca, sarà redatto un nuvo piano degli arenili per consentire agli operatori di lavorare per un "lungomare delle eccellenze".
Mancini: "si parla del futuro di un porto che è stato già inaugurato: strana città!" Occorre pensare al settore della pesca, da cui l’economia di Senigallia ha avuto origine. La viabilità prevista per l’accesso al porto è pesante ed imbruttirà la città: ripensiamola. C’è da stilare un progetto turistico d’insieme per la vallata, fino ai primi Appenini. Edificare alla ex-Sacelit è inadeguato.
Marcantoni: si torni alle attività portuali e ad avere un mercato del pesce, magari sulla banchina Nino Bixio; la Gestiport è una società dove si entra per nomina politica ("per trombati"), in deficit e che ha bisogno di essere gestita dagli operatori. Il piano degli arenili è vessatorio e non consente investimenti agli imprenditori balneari, che ora si trovano denunce per abuso edilizio. Il lungomare non deve essere interrotto alle ex-colonie ENEL
Gazzetti: non ci sono passaggi che consentono l’accesso al mare per i natanti che arrivano trasportati via terra: si deve andare a Fano dalla Cesanella. Chiuderemo la Gestiport: una s.p.a. che punta solo a mettere le mani sul porto, quando ora ha in uso solo un piccolo specchio d’acqua; la società vorrebbe la concessione dell’avamporto per costruire capannoni da ridare in affitto agli operatori… assurdo.
Marcellini: a Riccione parcheggi e lungomare pulito con un ottimo arredo, a Senigallia tanta sporcizia. Il porto ora è più una passeggio domenicale che un luogo di lavoro per gli operatori. La Rotonda ha bisogno di essere utilizzata molto di più, a prezzi più abbordabili per chi vuole organizzare un evento. Sul piano degli arenili, bisogna venire incontro ai cittadini.

Confronto   tra i candidati Sindaco di SenigalliaGESTIPORT
Mangialardi: sul porto facciamo interventi dal 2000, che ancora continuano. Serve una società di gestione, che è la Gestiport e che deve avere controllo pubblico: noi ci mettiamo gente che reputiamo valida, se il Centrodestra mette gente non valida, li cambi.
Marcantoni: il porto deve essere gestito dagli operatori con in più il controllo del Pubblico
Gazzetti: negli ultimi tempi si sono visti aumenti del 30% sui posti barca per ripianare i debiti della Gestiport.
Marcellini: la gestione del porto va assegnata col criterio della meritocrazia
Mancini: il problema primario è cosa fare del porto: pesca, laboratori di prima lavorazione del pescato, manutenzione diportistica, servizi di ristorazione… poi si pensi a come gestire.

TAXI
Marcantoni: attenzione alla turnazione e non si può rispondere alla richiesta di aumentare le tariffe con un aumento del costo di licenza.
Gazzetti: chi ha potere, controlli che le ordinanze sindacali vengano rispettate per la certezza dei diritti dei lavoratori
Marcellini: si stabiliscano poche regole e si facciano rispettare
Mangialardi: pensare riorganizzazione del servizio, ripianificando i servizi garantiti come i notturni e gli estivi
Mancini: si censuri l’uso del servizio in modo privatistico e per favoritismi

QUANDO UN INCONTRO?
Gazzetti:  subito
Marcellini: subito
Mangialardi: ogni 15, come avviene adesso
Mancini: parliamo del quando e del perchè. Incontriamoci per discutere quali decisioni prendere, non di scelte già fatte dall’alto
Marcantoni: subito, come si è fatto 10 anni fa, appena fui eletto

SPIAGGIA DI NOTTE
Marcellini: il problema c’è, ci confronteremo.
Mangialardi: l’operazione è in parte stata tentata e riuscita grazie ad alcuni intelligenti operatori: serve una sinergia con essi per la piena riuscita. Non si può creare uno stato di Polizia su 14 Km di lungomare.
Mancini: il problema è molto complesso e presenta molti aspetti: va concertato
Marcantoni: un buon strumento è stata la ronda proposta nell’estate 2008. Il problema principale è l’igiene; sorveglieremo sul rispetto dell’ordinanza.
Gazzetti: fronteggeremo il problema con ogni normativa che avremo a disposizione.

Chiudiamo, come fatto per l’altro confronto tra i cinque candidati, scrivendo le nostre impressioni.
Marcantoni ha riproposto diverse istanze già trattate all’incontro di Marzocca, insistendo forse troppo su alcuni attacchi all’attuale Amministrazione, rubando così tempo per definire meglio alcune sue proposte.
Gazzetti è stato propositivo in molte occasioni, non mancando di rispondere debitamente quando chiamato in causa da altri avversari. Tralascia un po’ il tema del lungomare.
Marcellini ha impostato molto le sue risposte sulle intenzioni (coinvolgere, facilitare, confrontare) e poco sulle proposte.
Mangialardi rispetto a Marzocca è stato molto più rivolto alle cose da fare, piuttosto che a quelle fatte; in molte occasioni si è trovato a mordere il freno per non rispondere agli attacchi rivolti ora da un avversario, ora dall’altro. Sembrava ne avesse per tutti.
Mancini, come Marcantoni, ha ripetuto diversi temi già affrontati nel primo incontro, pur confermandosi propositivo.

Per noi ha "vinto" il confronto Maurizio Mangialardi, di poco su Primo Gazzetti.

di Luca Ceccacci

Luca Ceccacci
Pubblicato Giovedì 18 marzo, 2010 
alle ore 9:51
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Commenti
Ci sono 2 commenti
Anonimo2010-03-18 15:12:05
Mangialardi con questa serata si è meritato giustamente l'ambito titolo di "Pupa da biroccio 2010"!!! Ma come si fa a dire che si è aggiudicato la serata... non è stato mai nemmeno applaudito dal pubblico... a parte dai suoi che erano cmq pochini.
Che tristezza riconsegnare nelle mani dei soliti la nostra città.
un povero tra i poveri (di politica) 2010-03-18 15:47:40
IO C'ERO
IO C’ERO, copia del primo confronto. Solo un po’ più decisi e spigliati del primo confronto di Marzocca, ma il copione non cambia, Marcantoni e Mancini all’attacco di Mangialardi da subito (con stoccate non da poco che strappano l’applauso dei propri candidati), Gazzetti dalla seconda domanda (anche questi con stoccate a fondo e spiegazioni precise e puntuali da consumato amministratore pubblico), Marcellini sempre con toni pacati nello spiegare che sono l’unica lista civica pura, che non affianca alcun partito e non sono pilotato da nessuno, solo buon senso di padri di famiglia e dialogo aperto con tutti specialmente con i giovani che sono il futuro di Senigallia e per riavvicinarli alla “politica” di buon senso.
Mangialardi, sotto il tiro incrociato degli altri candidati, si è difeso (barcamenato) il più possibile con le sue ECCELLENZE, parlando sempre di quello che era stato già fatto, difendendo quello che avevano fatto l’ex Sindaco e i suoi Assessori (peccato che molti non condividessero i fatti e i modi in cui la precedente amministrazione si era comportata) difendendo a spada tratta il piano Cervellati ed il piano di costruzione di 400 nuovi alloggi <(^-^)> ? anche se gli altri candidati lo hanno notevolmente criticato (Mini appartamenti per chi? se non per turisti o speculatori e le giovani coppie di Senigalliesi sono costrette ad andare ad abitare fuori Senigallia, in altri Comuni, visto che i pressi degli alloggi sono troppo elevati, come riferito dagli altri candidati.
Ma così la Città si svuota e diventa la Città dei turisti. Quali turisti? Fascia alta per Mangialardi visto che vuole l’Hotel a 5 stelle (il Caffè de Pari’ non insegna?).
Io dico turisti sempre più Anziani, con i nipotini, ma se i prezzi ogni anno aumentano d’estate e d’inverno non calano, anche questi non torneranno più, visto che molti imprenditori estivi pensano di lavorare solo tre mesi all’anno e menare nelle tasche dei malcapitati turisti, tanto il prossimo anno, ce ne sono altri. Sempre meno purtroppo. Rimini è molto più economica di noi).
Simpatico Mangialardi quando si rivolge ai candidati che gli stanno affianco, quando questi parlano, li guarda interessato come se fosse rapito da quello che dicono, peccato che poi muove il volto, con delle smorfie, come se prendesse in giro il malcapitato di turno, sempre più eretto sul busto o sul trono, con tossi improvvise, in faccia all’altro candidato. Poi si volta verso i suoi candidati Consiglieri, seduti in sala, cercando il consenso e sorridendo, questi non da meno gli fanno il coro.
Quasi penso che sia tutta una burla o un gioco come all’asilo, peccato che tra i “suoi” ci fosse gente che insegna a scuola e dovrebbe sapere che quando una persona parla l’altro almeno dovrebbe fare silenzio per educazione.
Appena iniziato, presa la parola, il malcapitato Marcellini, che era finito nel sedere affianco a Mangialardi, dopo i primi colpi di tosse in faccia, gli ha chiesto se voleva una caramella per la gola, visto che si sentiva poco bene. Forse questo è passato inosservato ai molti in sala. perché Marcellini usa modi forse troppo pacati per quelle persone, ma sicuramente degni di uno che di politica ne fa poca (preferisce i fatti e non fare la figura del bambino).
Infatti dopo di questo, si è dovuto assorbire tutto l’altro malcapitato Mancini, che gli sedeva all’altro fianco, ma anche questi non lo ha mandato a dire.
Parlando di cose serie l’altra volta ero rimasto sorpreso dei 55 Milioni di Euro di contenzioso con le imprese che avevano avuto lavori in appalto dal Comune di Senigallia, questa volta sono emerse altre cose come:
• i soldi dei parcheggi del lungomare (mica si è capito bene che fine abbiano fatto quei soldi e poi a quella impresa è stato rinnovato il contratto? Perché non sono state fornite maggiori spiegazioni?
• cosa è successo con la società che gestisce il porto di Senigallia, quali e quanti sono i suoi debiti? Mica si è capito bene;
• quanto ci sono costate le consulenze al Comune?;
• ci sono Società di Senigallia che vantano crediti nei confronti del Comune che non paga?

Ma questi scherzano o cosa? Sono vere queste cose <( ^-^ )> ?????

Si potrebbe sapere bene in che situazione economica versa il Comune di Senigallia dopo tutto quello che un cittadino paga? Magari in una conferenza pubblica, sempre tra i 5 candidati, tanto anche per capire bene come si è comportata la precedente amministrazione, tra l’altro gli potrebbe ritornar utile se smentisse.

Perché Mangialardi non risponde alle accuse come alle domande dei presenti in sala.
Del resto non rispose neanche a me, anni fa, in un confronto pubblico, gli feci tre domande non ebbi nessuna risposta, erano scomode? Rispose solo a quelle che gli piacevano.
Bel modo di confrontarsi e dare spiegazioni ai cittadini.

Per terminare, in merito alla richiesta di voto finale di ogni candidato, 4 minuti sono sembrati troppi prima di iniziare, se non gli tolgono il microfono a tutti eravamo ancora lì.
(Anche qui chi non ha richiesto il voto, ma solo di credere nella persona e nei suoi giovani è stato Marcellini, fosse nuova politica o alta politica?).

Alla prossima……..Signori Candidati …, uno ad uno siete tutti simpatici, ma a gestire Senigallia non basta. Ricordate Senigallia è bella ed i senigalliesi sono bella gente che merita di più almeno la verità.
ATTENZIONE!
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