Antenna Saline, la replica del Comune
"La decisione del TAR sostiene le finalità del Piano di Tutela approvato dalla Giunta di Senigallia"
La decisione del Tribunale Amministrativo Regionale di sospendere il giudizio in merito al posizionamento dell’impianto di telefonia mobile in area Saline e rimettere gli atti alla Corte Costituzionale riconosce il valore delle finalità del Piano di Tutela della Popolazione dall’inquinamento elettromagnetico votato dal Consiglio Comunale di Senigallia.
A questo proposito va ricordato che, mentre l’antenna posizionata sull’Hotel Cristina, smantellata e delocalizzata secondo le previsioni del Piano, esponeva la popolazione residente a valori vicini a 6 V/m, tutti i dati rilevati in questi mesi sull’impianto dell’area Saline hanno registrato misurazioni vicine allo 0,5 V/m, di ben dodici volte inferiori al valore di attenzione di 6 V/m e all’obiettivo di qualità di 6 V/m previsti per legge.
Alla difficoltà di interpretazione e di applicazione della legge regionale, in contrasto con la legislazione nazionale, si aggiunge secondo il Tar la mancata considerazione delle singole realtà territoriali nella valutazione dei rischi per la salute pubblica, soprattutto quando viene riportato: “…ci si può chiedere perché sarebbe più dannosa un’antenna collocata in un impianto sportivo frequentato saltuariamente anziché in un centro residenziale o in una zona produttiva molto più frequentata nel corso della giornata.”
Il Tar, infatti, nel dichiarare rilevante e fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 7 comma 2 della Legge Regionale n.25/2001, nella parte in cui vieta l’installazione di impianti per telefonia mobile negli impianti sportivi, di fatto privilegia l’obiettivo finale del Piano volto alla tutela della salute pubblica dall’inquinamento elettromagnetico rispetto alla pedissequa applicazione di una norma.
In sostanza, il Tar mette in evidenza che il Piano di Tutela votato dal Comune di Senigallia raggiunge l’obiettivo della salute pubblica e chiede alla Corte Costituzionale di pronunciarsi nel merito, per capire se l’articolo della legge regionale in questione, in contrasto con la legge nazionale, debba ostacolare le previsioni del piano, che garantisce la salute di tutti attraverso l’uso di aree pubbliche come strumento per effettuare un sempre maggiore controllo sugli impianti a servizio della telefonia mobile.
dal Comune di Senigallia
Ma come si fa a dire tutela quando l'antenna è stata messa all'interno di un parco e poi esclusa con atto prima fisico (la recinzione) e poi burocratico (la documentazione) che definisce l'antenna all'esterno del parco? Secondo voi la vicinanza dell'antenna (e quindi l'esposizione di quant utilizzano l'impianto sportivo) adesso è adeguata a tutelare la salute dei cittadini???
Io non capisco proprio...
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