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Senigallia, presentato il film sulla Sacelit

Schiavoni: "Primo mattone per una memoria collettiva della città". Canneto: "Perché non si dimentichi"

Ex Sacelit-Italcementi di SenigalliaE’ stato presentato e proiettato alla città, giovedì 4 marzo, il documentario realizzato da Sergio CannetoSacelit – Italcementi. Una storia italiana. Senigallia”. Una proiezione, anzi due, visto che è stato visionato alle 17:30 e alle 21:15, che fa parte della rassegna “Anteprima Cinema” a cura del circolo cinematografico Linea d’ombra FICC e che ha mostrato cosa ricordano i cittadini di Senigallia degli anni della Sacelit Italcementi.

Un bel lavoro – afferma l’Assessore Ceresoni – un documentario che ha portato e che permette a tutti di essere portati a ripercorrere la storia di un’area importante per la città e non solo, un percorso per preservare la memoria degli stabilimenti e dei momenti, anche difficili, di ciò che è stato“.

Locandina del documentario "Sacelit Una storia italilana"Promosso da Musinf, Comune di Senigallia, Provincia di Ancona, Mediateca delle Marche e Ministero della Gioventù nell’ambito del progetto POGAS, il lavoro del giovane regista senigalliese Sergio Canneto è nato dalla testimonianza di una ragazza il cui padre è deceduto per colpa dell’amianto e in questo documentario si respira proprio l’aria “storica” a Senigallia che qualcuno ha cercato di mantenere, ma che qualcuno ha tentato di nascondere e rimuovere. Una problematica non solo senigalliese ma nazionale e Canneto ha provato a scattare un’istantanea “perchè non si dimentichi“. La ricostruzione passa attraverso ricordi, opinioni, impressioni di cittadini, persone casuali e non scelte ad hoc, tra cui anche due ex dipendenti della Sacelit (questi si, scelti ad hoc).

Simone Ceresoni, Sergio Canneto, Stefano SchiavoniRicordare, parlando con la gente comune, ciò che Senigallia sta tentando di dimenticare è lo scopo del documentario” ci spiega Sergio Canneto, docente di “Prassi del racconto per immagini” alla facoltà di Sociologia nell’ambito della specialistica Editoria, Media e Giornalismo dell’Università di Urbino.
E’ il primo mattone per costruire una memoria storica collettiva – continua Stefano Schiavoni della Mediateca delle Marche –, una metodica documentativa che sarà sia elemento per la memoria che base per la costituzione di un archivio della città“.

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