Senigallia, per la raccolta dell’organico nuovi sacchetti in carta
In estate partirà il progetto di Comune e CIR33 per Montignano, Marzocca, Ciarnin e saline
Nuova iniziativa ecologica annunciata dall’Assessore all’Ambiente Simone Ceresoni e dalla direttrice del CIR33 Laura Filonzi: dalla fine di giugno partirà la sperimentazione per la raccolta differenziata dell’organico con nuovi sacchetti, di carta anzichè di materbi in amido di mais. L’iniziativa si va ad aggiungere a quella della raccolta degli olii domestici esausti e al divieto di commercializzare buste di plastica sostituendole con cotone o tela.
Le nuove buste, che saranno distribuite ad inizio estate, sono ottenute con un processo di riciclaggio al 100% e consentiranno non solo una raccolta ecologica ma anche inodore: tra i pregi di questi nuovi sacchetti con fondo rinforzato in cartone per rifiuti organici, liquidi e scarti inumiditi, vi è anche la caratteristica di eliminare o perlomeno ridurre i cattivi odori che contraddistinguono non solo la zona domestica predisposta ma anche gli impianti di raccolta.
Inoltre, fa notare l’Assessore Ceresoni, alcune associazioni ambientaliste hnno suggerito di non sprecare il mais per comporre sacchetti per l’immondizia, visto che in molte zone del mondo questo alimento è quasi l’unica forma di sostentamento.
La sperimentazione durerà fino a fine anno, poi si analizzeranno i risultati e si vedrà se estendere questo progetto all’intera città visto che per ora interesserà solo la zona sud di senigallia: Montignano, Marzocca, Ciarnin e Saline.
di Carlo Leone
Gentile Signora residente di Ripe,
il sacchetto è dotato di una chiusura ermetica che impedisce alla colla biodegradabile del fondo di aprirsi anche in presenza di forti pressioni e grandi quantità di umido.
All’interno del sacchetto viene adagiato un cartoncino che al momento dell’utilizzo viene ribaltato sul fondo. Questo fondello interno consente un maggior assorbimento dei liquidi in sospensione, maggior resistenza del fondo ed una maggiore stabilità del sacchetto aperto.
Il problema chiusura non ha bisogno di soluzioni, perché basta accartocciarlo energicamente utilizzando le alette di risvolto.
Meravigliosa carta biodegradabile.
Vedremo e soprattutto se ci sarete ancora! Perché non dite dove e quando (mai?) riaprirà un centro ambiente efficiente a 4 mesi dalla chiusura (per spostamento casello autostradale) di quello sull'arceviese?
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