La corte di appello di Ancona ribadisce i 30 anni di carcere per Renzo Mandolini
Sentenza confermata per il fisioterapista che uccise la moglie a coltellate: omicidio premeditato
Aveva ucciso la ex moglie con il coltello da cucina proprio davanti all’ufficio postale di Senigallia dove lei lavorava. Il fatto risale al 17 luglio 2008 e mercoledì 17 febbraio 2010 è arrivata la sentenza della Corte d’assise d’appello di Ancona che ha confermato la condanna a 30 anni di carcere per Renzo Mandolini, il fisioterapista 57 enne di Senigallia.
Omicidio premeditato con l’aggravante del legame di parentela. Questa è la tesi confermata dal giudice che ha respinto la richiesta della difesa di escludere la premeditazione. Dopo la separazione dalla moglie, Francesca Lorenzetti, di 53 anni, Mandolini non era riuscito a accettare l’idea che lei si fosse rifatta una vita con un nuovo compagno, Lucio Mazzaferri.
Motivo questo, insieme a dissidi familiari continui, anche di carattere economico, l’hanno portato ad aspettarla fuori dell’ufficio in via delle Viole con un coltello in mano.
Con tutta probabilità ora la difesa ricorrerà in cassazione per ottenere le attenuanti generiche e ridurre così la pena.
di Carlo Leone
Gli anni di condanna sono sempre troppo pochi per un mostro del genere.
tante cavolate sono state scritte e dette e la verità è una sola.
quando i rapporti di coppia vanno male purtroppo il cervello non ragiona e può succedere di tutto
purtroppo
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