"La tutela del verde a Senigallia è una priorità"
Ceresoni: "Demagogiche le dichiarazioni di Mancini, sterili polemiche"
Mi preme rispondere alle dichiarazioni espresse dal consigliere Mancini in merito al presunto programmato abbattimento di alcuni alberi nel territorio comunale. Dichiarazioni che mi sembrano piuttosto demagogiche, confuse e prive di una informazione approfondita di quanto programmato dall’Amministrazione.
Non mi sembra infatti il caso di suscitare inutili polemiche ed allarmismi in un Comune dove l’Amministrazione ha saputo con lungimiranza tutelare, mantenere o ripristinare le zone verdi urbane e pensare al verde come componente essenziale di uno sviluppo armonico della città, se è vero come lo dimostrano i programmi approvati ed eseguiti, che negli ultimi cinque anni sono circa 2.500 i nuovi alberi nati nella nostra città.
Prima di parlare delle singole situazioni, occorre avere chiaro innanzitutto il quadro generale, definito nel Piano Strutturale del Verde. Questo strumento, nato con un concorso di idee attuato tra il 2007 e il 2008, è stato fin da subito un percorso partecipativo che ha visto il coinvolgimento delle associazioni ambientaliste del territorio, dei cittadini interessati, che sono intervenuti nei diversi forum appositamente organizzati, e del Consiglio Municipale dei ragazzi. Non mi sembra quindi molto coerente invocare da un lato un percorso di attenzione alla partecipazione di tutte le esigenze del territorio e poi votare in Consiglio Comunale contro il Piano del Verde, frutto di quel percorso di ascolto, attuato con la finalità di preservare il paesaggio nelle sue diverse accezioni (collinare, agrario, urbano, litoraneo…) e migliorare la qualità della vita di una città fatta di abitanti, turisti, studenti, ognuno con le proprie necessità, i propri desideri, la propria visione.
Il piano del verde è un piano programma di qualità e di ultima generazione – sono ancora poche le esperienze in Italia – con una fase di analisi accurata, che ha riguardato gli aspetti botanicovegetazionali (con la redazione di un censimento informatizzato del verde della zona urbana), quelli storici, insediativi e della mobilità, valutando anche la compatibilità con gli altri strumenti urbanistici approvati o in corso di approvazione.
Questo è il quadro generale, entro il quale si muovono i singoli aspetti. Nello specifico sarebbe poi consigliabile informarsi con attenzione prima di far nascere sterili polemiche fondate su notizie imprecise. Infatti per quanto riguarda il percorso ciclabile su stradone Misa, è previsto il collegamento tra Ponte Zavatti e il percorso lungofiume già esistente che transita dietro via Rossini fino all’ex Lavatoio “Il coppo” e a Ponte Garibaldi. Non è previsto, per l’esecuzione dei lavori, alcun abbattimento degli esemplari di Pinus Pinea presenti lungo l’argine. In merito ai Giardini Catalani, il progetto di riqualificazione dello spazio verde ha come obiettivo quello di valorizzare “Senigallia città murata”: il giardino resterà quindi uno spazio accogliente per la sosta e per l’incontro, con in più la possibilità di apprezzare le mura sullo sfondo del giardino. E’ con questo obiettivo che verranno selezionate, ma non eliminate, le alberature presenti. Ultima questione, la quercia abbattuta per la realizzazione della 3° corsia dell’A14: qui il discorso più ampio sta nelle relazioni tra la realizzazione di quest’infrastruttura e il paesaggio.
La componente ambientale del “verde” è stata trattata dal progetto di ampliamento dell’autostrada A/14, che ha valutato la dimensione ambientale connessa con il protocollo di Kyoto: il Ministero dell’Ambiente ha infatti prescritto a Società Autostrade, in sede di approvazione della VIA, la messa a dimora di un certo numero di piante commisurate al rapporto tra emissioni di CO2 dovuta al traffico ed assorbimento da parte dei nuovi “boschi”. La Regione assume il ruolo di coordinatore locale e verificatore delle prescrizioni del ministero. Nel nostro comune, saranno ad esempio realizzate nuove aree boschive di compensazione acquisite con il Piano Particolareggiato Parco Cesanella. Il progetto esecutivo dell’opera prevede poi vasti interventi consistenti nella messa a dimora di vegetazione sostitutiva, di elementi singoli o a filare secondo il progetto di mitigazione. La legge Regionale n. 6/2005 per la tutela del patrimonio arboreo prevede poi che il rapporto delle nuove piantumazioni tra essenze protette abbattute e di nuovo impianto sia di 1 a 2.
Quindi, per quanto riguarda la quercia oggetto della questione, fermo restando che è in corso un’indagine della Guardia Forestale – con cui l’amministrazione comunale sta collaborando – per verificare se Società Autostrade e le ditte incaricate abbiano rispettato il piano di abbattimento previsto (modalità dell’intervento e numero di alberi abbattuti), faccio presente che saranno comunque piantumati nuovi esemplari nel territorio comunale (secondo lo schema compensativo previsto dalla normativa vigente) e che la stessa non poteva in alcun modo essere preservata in quanto il suo apparato radicale non consentiva operazioni di delocalizzazione in altro terreno e in quanto la posizione della stessa ricade nello spazio afferente il tracciato della terza corsia autostradale.
dall’Assessore all’Ambiente
Simone Ceresoni
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