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Senigallia, salva una ragazza che voleva suicidarsi ma viene arrestato

Giovane moldavo senza documenti toglie dai binari una ragazza italiana, fermato dalla Polizia

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PoliziaHa convito una ragazza a rinunciare al suo piano suicida, poi ha chiamato la Polizia, ma all’arrivo degli agenti è stato arrestato perchè senza documenti. E’ questa l’incredibile storia di Memishi Gezin, moldavo di 33 anni che, dopo aver visto una ragazza accovacciata sui binari aspettare che un treno l’investisse, l’ha salvata senza esitazioni.

L’episodio è successo mercoledì 10 febbraio, verso le 18. La ragazza, ventunenne italiana, aveva litigato col suo fidanzato mentre viaggiavano su un treno, poi all’altezza di Senigallia, d’istinto era scesa e aveva deciso di farla finita. Dopo essersi sistemata sui binari della stazione, in un punto buio, è stata notata dal giovane moldavo che l’ha convinta a desistere dal suo piano suicida.

Poi la chiamata alla Polizia e da qui è iniziato tutto: alla richiesta dei documenti il giovane non ha potuto fornire niente e quindi l’arresto, la notte in cella e la sentenza del tribunale di Senigallia in direttissima per il reato di clandestinità. Giovedì mattina, infatti il giudice Francesca Giaquinto ha accolto la richiesta di assoluzione del Pm Cinzia Servidei: dopo le indagini, si è scoperto infatti che Memishi Gezin non poteva fornire documenti perchè rubati a Roma e che era in attesa del via libera del Consolato per poter tornare in patria, la Moldavia.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Venerdì 12 febbraio, 2010 
alle ore 14:32
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Commenti
Ci sono 3 commenti
Anonimo2010-02-13 06:44:39
Non riesco propio a capire qual'è l'incredibile storia di cui parla , sig. Leone. Se essere clandestino è un reato, è un reato punto e basta! La cosa veramente incredibile è quella che vengono tutti in Italia e fanno tutto quello che gli pare e nessuno gli fa niente, questo è incredibile!!!
Leonardo 2010-02-13 09:12:01
l'omone che salì sul treno
Pare che a Fano, l'estate scorsa, sia accaduto un fatto analogo, solo che il salvatore (un uomo grande e grosso) invece di allertare la polizia si limitò a salire sul suo treno e a sparire lontano dai riflettori (e dalla galera!)senza essere più visto da alcuno. La storia è narrata in una canzone scritta dal fanese Stefano Magnanelli. A conti fatti e visto il rischio corso questo povero Moldavo meriterebbe davvero una medaglia al valore civile e un permesso di soggiorno onorario.
Anonimo2010-05-07 17:00:16
l'omone ...esiste!
Ero sul treno e l'omone l'ho visto
il capotreno gli ha dato la cassetta per medicare le ginocchia insanguinate e ha preso anche i suoi dati......ed era proprio un bel ragazzo....::))
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