Ho avuto il piacere di parlare con alcuni residenti nella frazione di San Silvestro di Senigallia nell’incontro del 2/2/2010. Ho distribuito copie del programma dei lavori pubblici del Comune, che per i prossimi tre anni non prevede investimenti di primaria importanza, come il completamento delle fognature per le acque nere, a San Silvestro ed in altre frazioni; la sistemazione delle strade dissestate della frazione e della pubblica illuminazione, che è del tutto carente.

Ho elencato le numerose e costose spese per investimenti, in opere di secondaria importanza, che invece il Comune ha inserito nel programma, per importi complessivamente ragguardevoli, circa 750 mila euro nel solo 2010, per cercare il voto di gruppi di cittadini, senza pensare però troppo alle esigenze ed ai servizi primari.

I residenti, senza peli sulla lingua, mi hanno manifestato il proprio pensiero: nulla cambierà. La piccola frazione porta pochi voti, quindi non avrà ciò che le spetta, e dalle elezioni non ci si può aspettare nulla.

La rassegnazione, che è arrivata a livelli altissimi, è in realtà uno strumento formidabile, in mano all’attuale Amministrazione, che punta ad ottenere voti anche in questa frazione che ha dimenticato, nei fatti. Se ci riuscirà, sarà  a causa di questa convinzione che niente può cambiare.

Ho utilizzato ed utilizzerò  la mia esperienza di amministratore, per far capire a questi concittadini, ed a quelli delle altre piccole frazioni, che si può cambiare, in meglio.

Abbandonata la rassegnazione, mentre dibattevamo su come risparmiare i soldi per realizzare gli investimenti per la frazione, ho notato un’estrema competenza e conoscenza dei singoli problemi e di come poterli risolvere, in ciascun intervenuto.

Due esempi: per trasformare il diritto di superficie in proprietà nelle aree PEEP (ce n’è una di piccole dimensioni a S. Silvestro)  è stato chiesto un piano che preveda prezzi meno esosi di quelli a suo tempo chiesti dal Comune. Su questa richiesta, che mi ha trovato assolutamente d’accordo, avevo all’epoca organizzato, insieme ad altri, delle contro assemblee pubbliche e il tempo ci ha dato ragione perché il piano del Comune è stato un vero fallimento. Mi piacerebbe sapere quanto ha incassato il Comune da quel piano. Per quanto riguarda i contributi extra chiesti ai genitori dalle scuole, è emersa l’indignazione per come è gestita la questione  in confronto agli sprechi di danaro pubblico che caratterizzano la gestione di alcune strutture sportive, la remunerazione della dirigenza comunale, e certi costosi eventi culturali.

Ho avuto infine la conferma che è apprezzata la linea amministrativa che sostengo, del rigore nella spesa comunale, sul modello che ciascuno di noi segue quando spende per conto della propria famiglia. A questo punto basta che ciascuno di noi divenga consapevole che a Senigallia il cambiamento è possibile, per arrivare finalmente ad un ricambio della classe politica che porti a gestire la cosa pubblica in maniera più oculata ed attenta alle priorità.

da Primo Gazzetti
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