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A Piergiorgio Branzi il "Premio Ferroni-Senigallia 2010"

Comune, Pro Loco e Musinf dedicano sabato 6 febbraio un omaggio al grande fotografo senigalliese

P. Branzi, Burano (piazza grande), 1957, fotografia in bianco nero, 30,3x24 cm.Uno dei maestri della fotografia del ’900, italiana ed europea, Piergiorgio Branzi, riceverà sabato 6 febbraio a Palazzo del Duca alle 18 il "Premio Ferroni-Senigallia 2010". Branzi è il vincitore della prima edizione di questa manifestazione con cui Comune, Pro Loco e Musinf intendono celebrare il ricordo di Ferruccio Ferroni, il grande fotografo senigalliese.

Il Premio Ferroni-Senigallia 2010, proposto dall’Associazione Pro loco, è rappresentato da un bronzetto del grande scultore senigalliese Alfio Castelli. Il bronzetto verrà consegnato a Piergiorgio Branzi, che di Ferroni fu grande amico ed estimatore, in occasione di una cerimonia, che si terrà a Palazzo del Duca sabato 6 febbraio, alle ore 18.

Si tratta di una firma di grande rilievo che apre autorevolmente il libro d’onore del Premio Ferroni-Senigallia. Infatti, dice il prof. Stefano Schiavoni, consigliere delegato ai progetti della fotografia, “Piergiorgio Branzi è stato definito dalla critica il più europeo tra i fotografi italiani”.

BiografiaPiergiorgio Branzi
Nato a Firenze nel 1928 ha compiuto studi classici. Ha abbandonato gli studi universitari per dedicarsi alla fotografia e al giornalismo. La passione per la fotografia gli si accende dopo aver visto, nel 1953 a Palazzo Strozzi, una mostra di Henri Cartier-Bresson che lo spinge a studiare i maggiori fotografi del momento (Weston, Adams, Smith, La Borke-White, Doisneau, Brassai, Boubat e Izis Bidermanas). Già l’anno precedente si era incontrato  spesso con Balocchi e Camisa per discutere di fotografia. C’erano stati i suoi incontri con Cavalli nella città di Senigallia. Nel 1954 entra a far parte dell’associazione “Misa” e in seguito de “La Bussola” (1957), esperienza questa che gli fornisce ulteriori stimoli creativi. Questa contaminazione d’idee non muta il suo intento stilistico e linguistico, che è già orientato verso una fotografia tesa a documentare e a narrare storie di uomini e di terre per mezzo di singole immagini. L’esperienza del Gruppo “Misa” ha rappresentato per lui un laboratorio scientifico e linguistico. Già nei primi anni Sessanta abbandona la fotografia per dedicarsi al giornalismo. Ha avuto importanti esperienze nel mondo della carta stampata, avendo collaborato con “Il Mondo” di Pannunzio, “Le Ore” di Pasquale Prunas, e Salvato Cappelli, con “Rotosei” di Pasquale Oletti. Poi si è orientato nel settore del giornalismo televisivo. E’ Vissuto per alcuni anni a Mosca, e in seguito a Parigi. Durante il lungo soggiorno nella capitale sovietica, dove svolse l’attività di primo corrispondente televisivo per la RAI, Branzi ha continuato a scattare fotografie dando alla luce una raccolta, denominata “Diario Moscovita”. Lo stesso Branzi chiarisce il senso di queste sue fotografie, affermando che “volevano essere semplicemente degli appunti, per cercare di capire di che pasta fossero impastati coloro con i quali avrei a lungo convissuto”. È stato segretario generale del Prix Italia e direttore delle attività culturali della RAI.

Biografia Ferruccio Ferroni
Ferruccio Ferroni era nato a Mercatello sul Metauro (Pesaro) nel luglio del 1920. Aveva esercitato a Senigallia la professione di avvocato fino al 1992. Ha iniziato a fotografare nel 1948, sotto la guida di Giuseppe Cavalli. Nel 1950 ha partecipato al "Grand Concours International de Photographie de Camera 1950" a Lucerna, ottenendo il quarto premio per il complesso delle opere. Nel 1957 aveva sospeso la sua attività fotografica, a causa degli impegni professionali, riprendendola nel settembre 1984. La sua attività è stata ricca di presenze e affermazioni.
Ha partecipato a numerose e importanti mostre in Italia e all’estero (soprattutto in Francia ed in Germania). In particolare sue fotografie sono state presentate alla Esposizione Internazionale Fotografica al Palazzo dell’Arte di Milano – nel 1952; alla "Mostra della Fotografia italiana 1953" – Galleria della "Vigna Nuova" di Firenze; alla "Mostra Nazionale di Fotografia di Ravenna” negli anni 1951, 1952 (con un’opera premiata), 1953, 1954 e 1955; alla "Mostra della Fotografia Italiana" a Cà Giustinian di Venezia negli anni 1952 e 1956; alla "Subjektive Fotografie 2" – 1954/1955 organizzata dalla Scuola di Stato delle Belle Arti di Saarbriicken (Germania), diretta da Otto Steinert; alla "Biennale de la Photo et du Cinema" di Parigi nel 1955; alla "Exposition Internationale de Photographies" nel 1957, organizzata dalla Galleria "Aujourd’hui" del Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles e dalla Scuola delle Belle Arti di Saar-brucken, tenuta a Bruxelles, l’Aia, Colonia e New York (soltanto due italiani: Monti e Ferroni, con dieci opere ciascuno); all’esposizione "30 anni di Fotografia a Venezia" – "La Gondola" 1948 -1978, Palazzo Fortuny, Venezia; alla V Biennale Internazionale di Fotografia "Mediterranea" di Torino nell’anno 1993, con 30 fotografie; alla Mostra Fotografica "Gli anni de "La Bussola" e de "La Gondola" nella Fiera di Padova del 1995. Sue fotografie fanno parte della Collezione permanente della "Subjektive Fotografie" diretta da Otto Steinert, presso la Fondazione Fotografica del Museo Folkwang di Essen ("Architettura della materia" e "Ballerini"); della Raccolta del Museo d’Arte Moderna, dell’Informazione e della Fotografia del Comune di Senigallia (al quale ha donato 70 fotografie); del Gabinetto delle Stampe della Biblioteca Nazionale di Parigi; della Raccolta della Fondazione "Italiani per la fotografia" di Torino, della Raccolta F.I.A.F. (1996) e della Raccolta del Museo di Storia della fotografia "F.lli Alinari" di Firenze (1997).
P. Branzi, Senigallia (bicicletta), 1958, fotografia in bianco nero, 23,3x19 cm.Ha tenuto mostre personali a Milano (1952), a Roma (1953), a Urbino (1990), a Lecco (1991), a Savignano sul Rubicone (1992), a Lòrrach (1996) e una antologica a "Foto Padova" (1996). "Immagini inventate", una mostra con 145 delle sue fotografie, è stata organizzata nel maggio del 1999, presso Villa Vitali, a Fermo. La stessa mostra è stata poi presentata, a cura della Regione Marche, anche presso il Pio Sodalizio dei Piceni di Roma nel luglio 1999 (con catalogo pubblicato dal Consiglio Regionale delle Marche); quindi presso il Museo d’Arte Moderna, dell’Informazione e della Fotografia di Senigallia nell’estate del 1999.
Il libro "Immagini inventate" ha ottenuto un premio speciale, in occasione del Premio "Foto Padova 1999" per il miglior libro fotografico. Sempre in occasione di "Foto Padova Fiera", nel 2003, gli è stato conferito il riconoscimento "Dietro l’obiettivo una vita". Dopo la partecipazione ad alcune mostre di gruppo, organizzate dal rappresentante provinciale della FIAF negli ultimi anni, ha partecipato (maggio-luglio 2005) alla mostra "Anni Cinquanta. La nascita della creatività italiana", sezione fotografia, tenutasi presso il Palazzo Reale di Milano.
È stato membro del Circolo Fotografico "La Gondola", sotto la direzione di Paolo Monti, e dell’Associazione Fotografica "Misa", sotto la direzione di Giuseppe Cavalli. Nel 1996 è stato insignito del titolo di "Maestro Fotografo Italiano" dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche – F.I.A.F. La stessa federazione fotografica ha proclamato per il 2006 Ferruccio Ferroni “Autore dell’anno”.

Evento promosso in sinergia dal Comune di Senigallia, dalla Proloco Spiaggia di Velluto, dal Museo Comunale d’Arte Moderna dell’Informazione e della Fotografia e realizzato nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Giovani Ri-cercatori di senso” (asse 1 – “Arrivi e Partenze”) siglato con il Ministero della Gioventù e con la Regione Marche-Assessorato alle Politiche Giovanili in collaborazione della Mediateca delle Marche.

Informazioni
Comune di Senigallia, Assessorato alla Cultura
Palazzo della Nuova Gioventù
Viale Leopardi, 6
60019 Senigallia AN
0716629203
info@senigalliacittadellafotografia.it

da Musinf Senigallia

MUSINF
Pubblicato Mercoledì 3 febbraio, 2010 
alle ore 18:56
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