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Castronerie Senigalliesi – Sesta puntata – Giugno 2009

Castronerie senigalliesi che se ne vanno… (e problematiche irrisolte che restano…)

Castronerie Senigalliesi, la rubrica di Stanco in Vacanza a SenigalliaNuovo appuntamento dell’ormai tradizionale resoconto dell’anno a puntate di Una Vacanza Dimenticabile. Le dichiarazioni, i comunicati, le opinioni, i fatti e i misfatti agli occhi degli spettatori. Alcune sono vere ed attendibili, altre meno. Altre ancora sono falsità assolute. Una cosa è certa: se non le hanno dette o fatte i diretti interessati, vuol dire allora che se le sono inventate i cronisti. Tutto giudicabile dalla più sincera discrezione del lettore con la sua valutazione.

1-2-3 Giugno – Il Comune invia per tempo l’invito all’inaugurazione della nuova piazzetta di Marzocca. L’evento avviene il giorno due del mese in concomitanza con la festa della Repubblica Italiana. Il giorno dovrebbe essere celebrativo della fondazione del nostro stato recente e della commemorazione storica. Invece a Marzocca si fa tutt’altro. Si inaugura una piazza “ai migranti” e si celebra una festa multietnica: “Per la Festa della Repubblica a Marzocca nasce la Piazzetta dei Migranti (…) alle ore 17, grazie alla collaborazione del Consiglio della II Circoscrizione e della biblioteca comunale Luca Orciari, una spettacolare Festa Multietnica a cui parteciperanno la Corale San. Giovanni Battista, la Filodrammatica La Sciabica e un gruppo di danza tradizionale africana”. Immediati allora pure gli interventi. Qualcuno fa notare l’incongruenza dell’evento: “Per la Festa della Repubblica si intitola la Piazzetta dei Migranti ??? Ma che c’azzecca? E’ questa la strada che pensa di percorrere l’Amministrazione per portare a compimento un processo di integrazione ritenuto legittimo, quello, da tutti? Svendere la data del 2 Giugno produce tolleranza? Il significato di questa data lo nascondiamo ai nostri bambini (trovatemene due che lo conoscano) e a qualche (forse più di qualche) adulto e noi a Senigallia ne vogliamo fare una festa multietnica a cui possiamo riservare altri 360 giorni dell’anno circa?!” (Paolo Belogi – PdL Senigallia) – “Propongo di intitolare a Pio IX l’attuale Piazza Simoncelli. E poi chi mai sarà stato ’sto Simoncelli, per meritarsi una piazza?” (Andrea Scaloni) –  “Che la nostra amministrazione non abbia mai avuto alcuna sensibilità rispetto ai valori identitari e nazionali era cosa risaputa (chi ha dimenticato la militante afghana alla quale fu concesso il palco ufficiale del consiglio comunale per insultare i nostri soldati?). Che arrivasse addirittura a boicottare la festa nazionale della Repubblica del 2 giugno è però episodio tanto grave quanto istituzionalmente inaccettabile. (…) Queste politiche non interpretano più nè il sentimento dell’opinione pubblica locale nè le reali esigenze degli immigrati stessi. (…) Se lo ritiene opportuno, la organizzi al castello di Monterado. E lasci ai senigalliesi, almeno il 2 giugno, l’illusione di vivere in una città rispettosa della propria italianità e della propria identità storica e culturale. Mi chiedo e chiedo ai cittadini senigalliesi: cosa c’entra la festa del 2 giugno con una festa multietnica con tanto di danze africane? Che c’entra la celebrazione della cultura multirazziale (cultura che ha naturalmente la sua legittimità) con quella che dovrebbe essere la celebrazione dell’unità nazionale, delle nostre forze armate, delle nostre istituzioni repubblicane?” (Roberto Paradisi). Ma il bello emerge solo a pensare alla situazione degli stranieri a Senigallia. In una città dove ultimamente le associazioni preposte hanno perso ogni funzione, dove gli stranieri non sono rappresentati da nessuno, nemmeno dai consiglieri delegati, dove proprio nel duemilanove è stato costituito un comitato (migranti Terza Italia) dagli stessi extra-comunitari per protesta, l’inaugurazione di opere pubbliche e feste di rito a favore dei migranti suonano proprio bene…

1 Giugno – Ecco il primo comunicato di Giugno dell’UdC Senigallia. Giuseppe Gambelli inizia questa volta con un vero e proprio corteggiamento nei confronti dell’ingegner Paolo Landi che più volte si è espresso con pareri urbanistici anche critici sulle scelte della Giunta. Poi arriva l’analisi del giorno: “A mio modesto avviso, la politica dell’espansione edilizia, a parte qualche minuscolo intervento di bioedilizia e di autocostruzione, ha consumato troppo il territorio, a scapito del verde, del paesaggio, delle potenzialità alternative a quella abitativa e della rendita fondiaria, con danno grave alla vivibilità di quartieri periferici. Non che l’edilizia sia un male, è un bene ma non si può puntare troppo su di essa. Il nostro Comune valorizza terreni anche per ripianare debiti, come altri Comuni. Non mi sembra una scelta lungimirante. E il prossimo anno, quando sarà finito il terreno valorizzabile, cosa farà, per pagare le spese, che potevano essere evitate, dei contenziosi persi e dei dirigenti (numericamente riducibili)?

1 Giugno – Dopo il fiato sospeso da giorni per lo sciopero dei bagnini e un pesante periodo di maltempo ecco pronti i prezziari: “Il sole è tornato a splendere sulla spiaggia di velluto dopo il nubifragio dei giorni scorsi ma il brusco calo delle temperature ha spinto solo i più temerari ha riversarsi in spiaggia. Operatori balneari e turistici però sono ancora alle prese con gli ultimi (ma fondamentali) dettagli da mettere a punto. Mentre sono stati ufficializzati i tariffari degli affitti delle attrezzature da spiaggia concordate da Fiba-Confesercenti e da Gibas-Confcommercio il primo weekend di giugno. (…) Sul fronte delle tariffe per l’affitto di ombrelloni, sdraio e lettini, il paventato aumento (a causa dell’ancora indefinito aumento dei canoni demaniali) è stato scongiurato. Nel periodo di alta stagione, dal 15 giugno al 31 agosto, affittare un ombrello e un lettino in prima fila (la più cara) costa dai 15 euro ai 12,5 euro. Per una settimana si va dai 95 ai 77.8 euro fino ad arrivare al mensile che oscilla tra i 299 e i 229 euro. Per chi può permettersi di trascorrere tutta la stagione sulla spiaggia di velluto, il prezzo è compreso tra i 559 e i 244 euro”.

1-2-3-4-5-6-8-14 Giugno – Scoppia il caso dei manifesti elettorali del PD per le primarie. Un noto blogger fotografo riprende in diversi angoli della città gli spazi adibiti alle pubblicazioni interamente ricoperti di propaganda PD. Non vi sono quelle di altri partiti, né zone libere e disponibili per incollarle. La polemica viene sollevata da Italia dei Valori Senigallia diretto da Laura Lavatori che seppur a sostegno della maggioranza in Consiglio Comunale e quindi del PD cittadino non vede per nulla di buon occhio questo comportamento: “E’ palese che un partito ha un po’ esondato oltre i suoi spazi di competenza. E’ probabile che i reali aventi diritto non abbiano usato i cartelloni a loro assegnati, ma non crediamo che il partito che li ha prontamente tappezzati col proprio simbolo lo abbia fatto per valorizzare esteticamente uno spazio altrimenti non sfruttato. L’Italia si dimostra di tanto in tanto il paese dei furbi contro cui noi dell’Italia dei Valori cerchiamo di porre un freno anche se comprendiamo bene che chi non ha la stampa o le televisioni per imporsi, si arrabatta per avere almeno qualche spazio su un muro in più”. Subito dopo s’accoda pure “il Gambelli della situazione” che esce con: “È purtroppo un gesto di strapotere, chiaro ed inequivocabile che non poteva passare inosservato e che è stato dovutamente segnalato alle autorità competenti. Mi auguro che certe alzate d’ingegno non si ripetano più, poiché se questi sono i presupposti, difficile se non impossibile sarà il dialogo ed il confronto in futuro”. Appena ventiquattro/trentasei ore più tardi, dopo la denuncia sulla stampa, viene sorpreso sempre dallo stesso fotoreporter un addetto comunale che gratta via i manifesti con appositi attrezzi. Si pubblicano le foto e scoppia allora pure la polemica sugli straordinari pagati a dipendenti comunali che vengono reperiti nei giorni festivi per rimediare agli errori di un partito di maggioranza. Chiamato più che mai in causa allora interviene pure il segretario PD Volpini: “Anzitutto mi scuso per l’episodio increscioso ma tengo a precisare che il Pd senigalliese non ha alcuna responsabilità. Ho chiesto se l’iniziativa fosse stata presa eventualmente dai volontari di Ancona e ho appurato che non è così mentre ho saputo che una cooperativa di Roma ha avuto l’incarico di affiggere, per conto del Pd nazionale, i cartelloni elettorali in città. Di qui il blitz avvenuto negli spazi non riservati alla pubblicità elettorale. Dell’accaduto ovviamente me ne scuso ma ribadisco che non è dipeso dalla nostra volontà. I manifesti impropri sono stati prontamente rimossi dai volontari del Pd senigalliese. Preciso anche che le affissioni non hanno occupato spazi riservati ad altri partiti nè si sono sovrapposte ad altre affissioni. A Giuseppe Gambelli invece vorrei suggerire di usare la stessa solerzia nel denunciare altre anomali della comunicazione politica". Immediate le reazioni: “Il PD è destinato all’estinzione. E’ riuscito a dare in appalto l’affissione dei manifesti elettorali, una delle poche attività che teneva unito il gruppo ed era anche divertente. Ma la cooperativa si paga a manifesto affisso o a cottimo?”  – “Attenti cittadini affermano che la rimozione dei cartelli è stata effettuata da dipendenti comunali e non da volontari. Chi paga la spesa supplementare che ha sostenuto il comune?" In fondo alla notizia su uno dei giornali c’è poi come primo commento Mariangela Paradisi: “Ad Ancona abbiamo rinunciato ad affiggere negli spazi a noi assegnati i manifesti della Lista Civica "Vola Ancona, Galeazzi sindaco" perché di notte erano regolarmente coperti da quelli di…altri”. Per fortuna che si era sempre dichiarata esterna alla politica…Qualche giorno di pausa poi i consiglieri PdL Schiavoni e Cicconi Massi presentano una interrogazione al Consiglio sulla veridicità degli interventi di operai comunali per ripristinare gli spazi elettorali abusivamente occupati e gli eventuali costi.

3-4 Giugno – Il candidato a sindaco di Montemarciano Bernardo Becci dell’omonima lista civica indipendente lancia la sfida: confronto a tre di fronte ai cittadini. Il candidato di centro-destra Maurizio Grilli accetta senza problemi. La candidata del centro-sinistra Liana Serrani dice di avere altri appuntamenti e non è sicura di essere presente. In realtà, giovedì 4, presso la saletta del centro sociale di Montemarciano arriva anche lei seppure in ritardo. Qualcuno vocifera che è stata chiamata d’urgenza vista la consistente presenza di cittadini all’evento (circa duecento). Il presidente del PD Montemarcianese Paolo Raffaeli assiste dall’esterno dietro una finestra con trepidazione e preoccupazione.

3-4 Giugno – Colpo di scena sui giornali locali: “Senigallia rischia di perdere l’occasione di aprire un casinò. Ad insidiare l’ipotesi caldeggiata dagli operatori turistici e accolta con favore anche dall’Amministrazione è la candidatura formale arrivata da svariate città italiane. Ma il vero smacco per la spiaggia di velluto è che proprio la vicina riviera Romagnola sarebbe in pole position per ottenere l’autorizzazione all’apertura di una sala da gioco. A riaccendere le speranze di molte città italiana era stata un paio di mesi fa l’allora Sottosegretario Vittoria Brambilla che ora rilancia. Il ministro del turismo domenica ha fatto tappa a Cesenatico, Cervia, Rimini e Bellaria dove ha ammesso che il governo sta lavorando per l’apertura di un casinò in Romagna. E Senigallia?”. Il giorno dopo Albonetti spiega per bocca della Brambilla l’improbabilità del casinò a Senigallia per un prossimo futuro: “Se verranno aperti nuovi casinò almeno uno di questi dovrà essere nella capitale del turismo balneare dell’Adriatico, cioè a Rimini. Negli intendimenti del governo c’è quello di far sì che almeno uno di questi ricada in quella che è considerata la capitale del turismo balneare dell’Adriatico. In un secondo momento poi il provvedimento potrà essere esteso anche ad altre città. E’ ovvio che in questo contesto Senigallia non può competere con Rimini, che è dopo Miami Beach la città con più strutture ricettive del mondo”. Ma non finisce qui. Se la Brambilla boccia la Spiaggia di Velluto come sede stabile di un casinò, lascia invece aperte le speranze per i cosidetti casinò estivi: “Un Casinò estivo alla Rotonda? Sarebbe meraviglioso!”. Il giorno seguente interviene il Sindaco Angeloni tutta adirata: “Il Casinò alla Rotonda il ministro Brambilla se lo può scordare! La Rotonda non può essere destinata ad una sala da gioco. La Rotonda è di tutti e deve restare accessibile a tutti. Ricordo che nella sua visita in città la Brambilla disse di emozionarsi per un raggio di sole che filtrava dalla Rotonda. Io l’ho presa sul serio. Pensare di poter chiudere la Rotonda e renderla un accesso riservato cambia e di molto la prospettiva”. In realtà la Rotonda a Mare è diventata più privata che mai con i suoi severissimi regolamenti.

3-4 Giugno – Interessante inchiesta giornalistica “fai-da-te” sui nuovi progetti presentati circa la futura viabilità nei pressi della stazione ferroviaria. Si parla, come noto, di grandi moli di traffico, rotatorie, demolizioni, eliminazioni di un paio di ben avviate e comode attività commerciali. Gli autori di questo servizio sono tre noti bloggers senigalliesi. Mini discussione immediata, poi tutto nel dimenticatoio…

4 Giugno – Invito all’inaugurazione dell’impianto di energia fotovoltaico sul tetto del palazzo ex-Gil. Per presenziare la manifestazione insieme ai politici locali l’Amministrazione ha pensato di chiamare un noto artista: Jacopo Fo. Seguono naturalmente tutte le dichiarazioni di rito degli assessori interessati: “E’ fondamentale che una comunità locale si approvvigioni autonomamente attraverso le fonti energetiche rinnovabili” (Simone Ceresoni). Appunto! Allora perché in una città come Senigallia l’edificio ex-Gil è forse l’unico esempio di questa possibilità? Dopo ben nove anni di governo, poi… “Abbiamo così voluto proseguire sulla scia di interventi già messi in campo con l’installazione di solari termini allo stadio Bianchelli, alle Saline e al palazzetto di via Capanna per avere acqua sanitaria calda. Il prossimo obiettivo sarà quello di dotare la piscina delle Saline di un impianto di cogenerazione” (Maurizio Mangialardi). L’Assessore ai Lavori Pubblici coglie l’occasione per ubriacare i lettori con il classico elenco interminabile di opere. Ma il bello arriva sul finale: “I biglietti per lo spettacolo di Jacopo Fo sono in vendita presso l’Infocittà di via Mamiani a costo di 10 euro e di 5 per i ridotti per i minori di 18 anni, gli studenti universitari, i ragazzi dei centri di aggregazione giovanile e i soci di tutte le associazioni cittadine”. Inaugurazione di un impianto ecologico e moderno, con visita di cortesia di un artista o spettacolo teatrale????

4-5 Giugno – Italia dei Valori Senigallia, per bocca della segretaria Laura Lavatori, decide di approfondire ancora il caso della propaganda politica in città. Dopo essere già stato protagonista pochi giorni prima con i manifesti PD ecco una nuova denuncia: "Nel prendere atto che l’eccesso di affissioni di manifesti politici è stato prontamente corretto dal partito stesso che ne beneficiava, vorremmo approfittare dell’evento per esprimere e proporre una riflessione. La necessità di comunicare è un’esigenza vitale per gruppi politici, associazioni o comitati; d’altro canto non è corretto utilizzare impropriamente mura o cartelloni non propri per affiggere pubblicità o manifesti, per quanto importanti possano essere. Per tale ragione condividiamo l’interpellanza fatta in Consiglio Comunale dal consigliere Scattolini il quale ha chiesto che l’amministrazione prenda seri e fermi provvedimenti contro l’affissione abusiva che tanto imbruttisce la nostra città e di cui i soggetti interessati non pagano la dovuta tassa al comune. Se tali comportamenti non venissero sanzionati o impediti, noi dell’Italia dei Valori dovremmo essere i primi ad abusare di questa deroga, visto che siamo il partito (l’unico a quanto ci risulta) cui non è stato ancora concessa una bacheca informativa in nessun luogo della città, specie se si considera che ce ne sono alcuni che ne hanno più di una”.

4-5 Giugno – Ecco la presentazione del calendario degli eventi estiviun’estate…da favola”. La conferenza stampa avviene nella solita residenza municipale con lo stesso tavolo dei relatori di sempre: Campanile, Papa, Angeloni. Di primo acchito la data di questa presentazione fa già riflettere. Nel Giugno inoltrato di una località turistica marittima si presenta in tutta fretta l’elenco delle manifestazioni estive. Ma ecco pure il cartellone: “Ad aprire ufficialmente la stagione sarà il Caterraduno che si terrà fino al 14 giugno. Dal 19 al 21 torna anche la Festa della Musica. A luglio protagonista è la Rotonda con la notte bianca l’11, con le Notti Tinte al Foro e ancora, l’enogastronomia delle Cucine di Borgo dal 24 al 26 luglio al Foro. Agosto si balla con il rock’n’roll del Summer Jamboree, dal 14 al 23. Lo spettacolo pirotecnico sul mare, il 25, è il preludio della fiera di Sant’Agostino, dal 27 al 30. L’appendice estiva, a settembre, è con  Pane Nostrum, dal 17 al 20. Il cartellone estivo degli eventi conferma anche una miriade di altre inziative. Da baracche e burattini ai tornei di bridge e burraco, ai concerti del Festival Organistico e di Musica Nuova Festival, ai mercatini lungo i portici del mercoledì”. Nulla di nuovo all’orizzonte. Solo i classici eventi inventati e imposti dall’Amministrazione. Seguono le dichiarazioni di rito: “Anche quest’anno la programmazione fa leva su manifestazioni di punta che stanno funzionando bene, sia per il pubblico che per l’accoglienza. Abbiamo un format che funziona tanto che Senigallia in questi ultimi anni si è conquistata una sua forza autonoma nel panorama turistico nazionale e non solo” (Luana Angeloni). Quindi, dal momento che c’è questo format che funziona, Senigallia avrà gli stessi appuntamenti fissi per l’eternità… “La programmazione estiva si basa sulla valorizzazione e sul contributo delle associazioni locali. Abbiamo pensato ad un’offerta diversificata anche per fasce di pubblico” (Velia Papa). Non è così. Per i giovani, a parte gli eventi tematici che potrebbero anche non piacere, c’è rimasta una ridottissima festa della musica. Come sempre del resto negli ultimi anni. “Senigallia ha scelto di puntare sulla qualità di un territorio. La volontà è quella di promuovere le nostre eccellenze e tra questi ci sono anche molti eventi nati e consolidatisi su questo territorio. Il nostro brand non a caso è Senigallia for ever, pensando ad una città viva tutto l’anno” (Gennaro Campanile). Il senso di questa dichiarazione è indecifrabile. Specialmente pensato in relazione agli eventi elencati.

4 Giugno – L’ingegnere Paolo Landi intervenuto più volte ultimamente sulle questioni urbanistiche cittadine scrive unicamente una lettera aperta all’Amministrazione per conoscere le intenzioni progettuali sullo spazio realtivo a cantiere ex-Sep e Hotel Duchi della Rovere: “E’ una lettera aperta all’amministrazione per capire cosa succede o cosa hanno pensato, davanti all’hotel Duchi della Rovere, sempre che qualcosa sia stato pensato a meno che non è stato deciso di rinviare la soluzione ad un futuro non determinato. Io, che vi garantisco di fantasia ne ho tanta, non sono purtroppo riuscito ad immaginarvi nulla di utile. L’importante è che non si vada a raccontare che questo ponte serve a unificare i lungomari". Dai progetti infatti è visibile il collegamento fra i lungomari. Forse l’opera più importante per la città, ma stranamente non è mai stata pubblicamente divulgata, né discussa.

5-6 giugno – La UISP Senigallia annuncia la fine delle celebrazioni per il quarantesimo anniversario della sua fondazione. Feste, canti, balli, premiazioni, gare di corsa, ruzzola, carte, bocce, disegno, scacchi, biliardino, ciclismo, gastronomia. Ma c’è di più: “Interverrà nell’occasione anche il Sindaco di Senigallia, Luana Angeloni, per attestare con la sua presenza l’importanza ricoperta sul nostro territorio dalla U.I.S.P. ma anche per ricevere dal comitato locale un dono di straordinaria rilevanza: un pulmino da destinare ai Servizi Sociali del Comune”. C’è chi commenta la notizia: “Con tutto quello che il Comune ha donato all’Uisp era il minimo…

6-7-8 Giugno – Grandiosa presentazione del nuovo porto: “Il nuovo porto è pronto per il varo”. Segue immediata intervista all’assessore di riferimento, ovvero Mangialardi: “Abbiamo presentato una variante che fotografa gli interventi fatti e che hanno portato alla realizzazione dell’avamporto, separandolo dal canale, ma che disegna anche la nuova funzionalità del porto. Il porto metterà finalmente in collegamento i due lungomare ma sarà strettamente connesso al centro storico e all’area ex-Sacelit-Italcementi. Abbiamo voluto così dare risposte concrete alle varie esigenze della pesca, del diportismo e anche della nautica di allestimento. Ci stiamo indirizzando verso un porto di qualità, unico nella riviera Adriatica dal punto di vista della realizzazione delle opere infrastrutturali siamo a buon punto e la demolizione dell’ex-Cantiere Escavazione Porti dà continuità agli interventi già avviati. Inoltre i lavori del sesto ed ultimo stralcio del porto si concluderà entro l’autunno. L’ultimo tassello è invece legato agli oneri di urbanizzazione collegati alla riqualificazione dell’area ex-Sacelit-Italcementi. Per il 2010 siamo pronti a chiedere la Bandiera Blu anche per il porto. Abbiamo tutte le carte in regola per poterlo fare anche se fino ad oggi abbiamo aspettato in attesa di concludere i cantieri che avevamo ancora aperti”. Immediata è pure la replica di parecchi personaggi. Il primo risponde subito con lo strumento dei commenti: “Io non posso fare altro che un appello alla città perchè venga impedito questo scempio, null’altro è nelle mie possibilità di opposizione” (Paolo Landi-ingegnere) – “E’ una follia realizzare una strada a due corsie davanti all’hotel Duchi della Rovere” (Fabrizio Marcantoni-Lista Marcantoni) – “Si demolisce l’ex-Sep e l’assessore Mangialardi dichiara che sarà possibile vedere il porto dal centro. Poi però annuncia che al posto dell’ex-cantiere sorgerà un edificio alto sei metri destinato ad uso pubblico e servizi” (Daniele Corinaldesi-Coordinamento Civico) – “L’unico risultato delle politiche riguardanti il porto condotte negli ultimi anni è che nella nostra regione tra le marinerie italiane risultano solo Fano, Ancona, Civitanova e San Benedetto” (Gabriele Cameruccio-PdL) – “Non è possibile non accorgersi che deve essere valorizzato un porto come quello di Senigallia collegato al centro” (Roberto Paradisi-Coordinamento Civico) – “I pescatori non hanno più spazi nelle darsene e la marineria non esiste più. Si parla di nuovi posti barca pensando alla spiaggia attrezzata a fianco alla darsena, ma in realtà questa è uno spazio di rimessaggio solo per piccoli natanti’’ – (Lucio Massaccesi-PdL). Ritorna allora pure l’Assessore Mangialardi per rispondere alle accuse: “Rispetto alle accuse avanzate dall’opposizione in merito alle attività portuali tengo a precisare che l’intervento della minoranza non necessita certamente di una replica. Quello che mi preme sottolineare è che, come sempre, a parlare sono e saranno solo i fatti. Le opere che in questi anni abbiamo realizzato per migliorare il nostro porto, i lavori ormai a conclusione relativi al sesto ed ultimo stralcio e la variante al prg per una nuova funzionalità infrastrutturlae, parlano chiaro. Questi sono i fatti, tutto il resto è aria fritta. Le opere eseguite e quelle in via di realizzazione rispondono in modo certo e inequivocabili alle accuse strumentali avanzate dall’opposizione all’attività del nostro porto”.

6 Giugno – Va ora in scena il consigliere PdL Floriano Schiavoni, da diversi mesi assente con i suoi comunicati o denunce. E stavolta si tratta proprio di una denuncia di irregolarità urbanistiche. A suo parere in un condominio lungo la S.P. Arceviese sarebbero stati realizzati parcheggi privati in un lembo di area di destinazione agricola. Se non bastasse, in base agli accordi, su tale striscia di terreno si sarebbero dovuti piantare ben trentaquattro alberi e mantenere quelli già esistenti perché protetti. Le piante previste non ci sono e neppure quelle presenti da difendere. Al loro posto un rettangolo asfaltato e recintato con una parte libera di passaggio e cinque posti auto. Una sfilza di commenti aprono un dibattito. In molti sostengono la tesi che in città di situazioni di questo genere ve ne sono a bizzeffe…Naturalmente segue silenzio totale e nessuna replica con spiegazioni, chiarimenti.

8-11-12-13-15 Giugno – Finalmente arrivano pure i dati delle elezioni europee. Ci sono delle sorprese che potrebbero sconvolgere gli equilibri politici in città. Il Partito Democratico perde quasi undici punti passando dal 46% al 35% senza contare i decimali. Italia dei Valori raddoppia il consenso dal 5% al 10% e la Lega Nord lo triplica dal 1,70% ai 5,00. Parte allora la giostra delle considerazioni. Il primo ad aprir bocca è il consigliere e candidato sindaco Roberto Mancini che si pone il dubbio se il centro-sinistra locale sia veramente ancora così forte e non stia realmente perdendo i consensi in maniera piuttosto acuta. Fabrizio Marcantoni, altro consigliere e candidato sindaco del centro-destra, si rallegra della crescita seppur contenuta del PdL che lo sostiene e della debacle del PD per mancanza di confronto con i cittadini. Parla pure il consigliere Enzo Monachesi che si dichiara molto soddisfatto del dato relativo all’IdV. Per la Lega Nord, nonostante il positivo risultato, esiste però un paradosso: non c’è nessun referente a Senigallia che rappresenti il partito. Intanto in casa PD sono momenti duri. Il segretario Volpini tutto preso da riunioni a porte chiuse e decisioni sulla dirigenza del partito rilascia una breve dichiarazione: “C’è stato un insuccesso del Pd anche a livello locale dove abbiamo perso 3.500 voti, un 10% che è andato in gran parte all’IdV e anche alla Lega, che ha sottratto voti sia al Pd che al Pdl. Se guardo il dato nazionale e regionale so bene che a Senigallia il Pd ha ottenuto i consensi maggiori (dopo Pesaro) ma il punto è un altro. Molte persone che potevano e dovevano aiutare sono state alla finestra. Mi riferisco a persone del mio staff, che io ho scelto e che non si sono impegnate abbastanza. Ci vuole per questo un’assunzione di responsabilità, del segretario in primis dello staff poi. Serve uno scossone perchè, se anche la somma dei voti ottenuti dalle forze del centro sinistra supera il 51%, in vista delle elezioni del prossimo anno non siamo affatto tranquilli. La riunione di segreteria servirà proprio a discutere il futuro mio e della stessa”. L’indomani appare già tutto risolto: “Ci prepariamo alla riunione del direttivo decisi a non mollare. Da parte di molti collaboratori ho avuto segni di incoraggiamento e di condivisione sull’obiettivo che ci siamo dati che è appunto quello di riprenderci i voti persi. In quanto al mio staff, con loro mi confronterò tra poco”. (Volpini) – “L’analisi del voto non è del tutto negativa. C’è stato un calo ma è da attribuire alla tipologia del voto, a livello europee contano meno persone e programmi. Una flessione però c’è stata ma Senigallia insieme a Jesi è la città della provincia che ha tenuto meglio. Il segnale dato da Volpini è di responsabilizzare la segreteria del partito e fa bene perchè c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare molto. Fabrizio Volpini deve restare alla guida del partito almeno fino al congresso perchè ha fatto bene il suo compito. In vista delle elezioni del prossimo anno arriveremo al voto senza danni per il centrosinistra. Siamo un governo reattivo, abbiamo una città invasa dalla gente, i media si interessano a noi, la cultura guarda a Senigallia. Abbiamo molti giovani che ci sostengono ed è a loro che vogliamo lasciare una città reattiva e che si proietta verso il futuro” (Stefano Schiavoni). E dopo ventiquattro ore ancora, più forti che mai: “Volpini, rimane segretario e sprona il partito. Lo sbotto dell’altro giorno, quando Volpini ha minacciato (seppure velatamente le dimissioni) e ha strigliato il suo staff per non aver fatto abbastanza in campagna elettorale, dovrebbe aver provocato una reazione positiva del partito”.

11-12-13-16-17-18-19-20 Giugno – Nuovissimo colpo di scena mediatico del Coordinamento Civico e dell’opposizione senigalliese. I consiglieri Fabrizio Marcantoni, Roberto Paradisi e Gabriele Girolimetti presentano un’interrogazione a risposta scritta sull’affissione dei volantini elettorali del Pd e sui relativi misfatti accaduti con ipotesi di reati di favoreggiamento e abuso d’ufficio. Pare infatti che dopo la constatazione dei manifesti abusivamente attaccati i suddetti consiglieri protagonisti abbiano segnalato come da prassi i casi alla Polizia Municipale. Ma i vigili arrivati sul posto si sarebbero limitati a verbalizzare una semplice assenza di infrazioni per mancanza dei cartelloni contestati. Ecco allora che la vicenda si tinge di grottesco…Qualcuno dovrebbe averli rimossi su avvertimento. Come mai l’informazione di un esposto contenente una notizia di reato sia uscita nel giro di pochi minuti dal Comando di Polizia Municipale?? Vi è l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di convocare immediatamente a chiarimenti il comandante Brunaccioni e avviare una inchiesta interna per stabilire cosa sia realmente accaduto?? Chi ha utilizzato le strutture comunali (telefax – computer e altro) per stilare il comunicato stampa a nome del Comune di Senigallia in difesa di una associazione privata quale il Partito Democratico?? Da questi quesiti i tre consiglieri attendono le risposte scritte e presentate in Consiglio Comunale. Ed arrivano subito per bocca diretta del sindaco: “Come risulta anche dagli atti e dalle relazioni ufficiali conservate agli atti dell’ufficio e trasmesse ai Consiglieri richiedenti, il comportamento degli uffici comunali preposti in occasione della vicenda alla quale si riferisce l’interrogazione in oggetto è stata caratterizzata da assoluta trasparenza e tempestività nel fornire le risposte. (…) Tutto il procedimento si è svolto quindi all’insegna della massima tempestività e certezza giuridico-amministrativa ed è piuttosto grave che attraverso l’interrogazione in oggetto si insinuino, per soli scopi di strumentalizzazione politica, dubbi sull’operato di dipendenti ed uffici comunali che lavorano invece con impegno e dedizione al servizio dei cittadini”. Non ci stanno però naturalmente i consiglieri di opposizione: “Restiamo basiti dalla superficialità e dal pressappochismo con il quale il sindaco Angeloni, ignorando del tutto la normativa sulle affissioni abusive in campagna elettorale, ha inteso rispondere alla nostra interrogazione in cui, peraltro, si richiedeva l’avvio di un’inchiesta interna per appurare la gravissima fuga di notizie che ha permesso ai responsabili del Partito Democratico di far sparire in pochi minuti i manifesti abusivi prima dell’arrivo della pattuglia dei vigili urbani. (…) Sarebbe dunque bene, prima di fare certe magre figure pubbliche, condite dalla solita arroganza tipica di chi ignora, consultare i testi di legge che devono essere letti con attenzione avendo cura e pazienza di studiare anche le normative correlate e richiamate. Il sindaco dunque ci chieda scusa pubblicamente per le accuse che respingiamo al mittente e apra l’inchiesta interna per chiarire, prima tra tutti, la eventuale posizione del comandante dei vigili urbani e l’utilizzo della struttura comunale per rispondere in nome e per conto del Partito Democratico”. Risponde allora a tono l’ufficio stampa del Comune: “Relativamente alla ormai stucchevole questione dei manifesti elettorali, l’Amministrazione Comunale torna per l’ultima volta a ribadire concetti che dovrebbero risultare particolarmente evidenti agli occhi di chi sappia semplicemente leggere. Nonostante quanto si vorrebbe far credere con fantasiose interpretazioni di massime giurisprudenziali, la realtà è infatti unica e inequivocabile: l’affissione di manifesti elettorali fuori dagli spazi assegnati rappresenta una violazione sanzionata solo in via amministrativa! (…) Quando si sbaglia, sarebbe allora sufficiente avere l’umiltà di ammetterlo, senza arrampicarsi sugli specchi per cercare interpretazioni impossibili, che non potendo dimostrare la ragione riescono solo a dare la sensazione di una certa ottusità. E l’arroganza di chi ignora le leggi – e la magra figura che ne consegue – potrà in tal caso essere riferita solo ai consiglieri di opposizione”. Poi arrivano pure Sardella e Volpini: “Sulla vicenda delle bacheche elettorali, dopo le grida dell’opposizione, come dirigenti locali del partito democratico crediamo sia necessario fare chiarezza, senza con ciò voler entrare in sterili polemiche che poco interessano l’opinione pubblica cittadina. Infatti in questi giorni, nell’esporre i fatti con una veemenza ed una arroganza che mal si concilia con la moderazione che dovrebbe ispirare forze che si dicono di centrodestra, i signori dell’opposizione hanno compiuto molteplici inesattezze, sia nel merito che sotto il profilo della qualificazione giuridica del fatto contestato. Nel merito, ci risulta che nelle bacheche del partito democratico vengano quotidianamente esposte copie del giornale “L’Unità” o vecchi manifesti del tesseramento, senza che ciò possa comportare violazioni della normativa elettorale”.

10 GiugnoNuova denuncia di Carlo Montanari dell’A.L.A.. Come noto questa associazione non si limita solamente alle problematiche inerenti l’amianto. In certi casi sconfina pure sino a parlare di trasporto pubblico, per esempio…Stavolta Montanari si fa portavoce di un gruppo di cittadini del quartiere Saline che chiederebbero più attenzione al comfort alle fermate del bus con pensiline e panchine.

11-14-15 Giugno – Dopo settimane e settimane di silenzi, si conclude il concorso di idee indetto dall’Asur 4 Una bella idea per stare meglio”. Alle ore diciotto del giorno undici si svolge la cerimonia di premiazione dei vincitori presso la Sala del Trono del Palazzo del Duca. Ma nessuno ne sa nulla dal momento che la stampa ufficiale non ha pubblicato alcuna notizia a riguardo né prima né dopo. L’unico a fare il punto sulla situazione e ad informare la città sull’esito è il dottor Daniel Fiacchini esperto del settore sanitario:  "L’iniziativa, promossa dall’ASUR Zona Territoriale n. 4 ha ottenuto un notevole successo, viste le oltre 250 idee inviate all’attenzione del Direttore di Zona, Ing. Bevilacqua. Per la cronaca, queste sono le idee vincitrici: per la categoria giovani – Accoglienza, attenzione al paziente, camice con scritta (Michael Gambino) – Giornalino sanitario informativo (Elena Cuicchi) per la categoria 18-65 anni – Accoglienza in senologia (Associazione ANDOS) – L’Angolo della Prevenzione (Associazione per la prevenzione e cura delle malattie dell’apparato digerente) per la categoria over-65 anni – Attenzione alle chiamate telefoniche per le persone sordomute in caso di emergenza (Alda Tribuzi) – Migliorare la vivibilità degli spazi aperti (Pietro Pedrinelli) Nonostante la cornice di festa non ho potuto fare a meno di notare quello che nella gestione del Concorso di idee non è andato bene. Ecco la principale nota dolente: nessuno dei componenti del comitato tecnico preposto alla valutazione delle idee ha chiarito quali siano stati i criteri adottati per l’individuazione delle 30 idee finaliste. Forse l’originalità delle idee e forse la simpatia delle stesse. Di certo non la fattibilità economica, né l’efficacia pratica delle idee proposte. Alcuni suggerimenti per il futuro, semmai il Concorso di idee dovesse essere ripetuto: – eliminare i premi in denaro (non servono a nulla se non a distogliere lo sguardo dall’obiettivo di salute che deve essere lo scopo della partecipazione), un trofeo o una targa sarebbero sufficienti. I soldi risparmiati potrebbero essere investiti sulla realizzazione delle idee vincitrici; – creare la categoria "Onlus e Associazioni" per evitare che, come è accaduto quest’anno, le Associazioni senigalliesi privino l’iniziativa del senso che aveva, quello di promuovere la collaborazione dei cittadini con il sistema sanitario; – dichiarare in anticipo i criteri di valutazione delle idee in concorso, in modo tale che i partecipanti si rendano conto del tipo di idee da proporre; – Includere tra i criteri di valutazione: il target di popolazione al quale l’idea è rivolta; il problema di salute che l’idea si propone di affrontare; l’efficacia delle misure proposte con l’idea; il costo e quindi la fattibilità dell’idea (le idee finaliste dovrebbero per definizione essere realizzabili)".

12-13 Giugno – Nuovo caso sollevato da Floriano Schiavoni, consigliere PdL. Passeggiando in centro a detta di lui scorge un ausiliario del traffico che multa giustamente chi seguita con la sosta nonostante il ticket sia scaduto da quindici minuti. Pochi metri vicino però, in Piazza Simoncelli, lo stesso incaricato dal Comune non può elevare contravvenzioni a chi parcheggia irregolarmente fuori dagli spazi consentiti perché non rientra nelle sue competenze. Stesso caso per una pattuglia di quartiere che transita al momento sul luogo. Schiavoni allora si domanda se a causa di una semplice questione burocratica due violazioni debbano essere gestite in maniere totalmente differenti. Nel senso che in un caso si sanziona il trasgressore, nell’altro si fa finta di nulla…

12-13 Giugno – Ennesimo ed accorato appello dell’ingegner Landi alla città al fine di valutare le grandi opere in progetto con particolare attenzione. Per far questo invita pure a partecipare ad un incontro all’aperto organizzato da vari personaggi: “La passeggiata urbana”.

13-14-15-16-17 Giugno – Parte la quarta edizione del Caterraduno. Tra feste, scherzi, dibattiti e momenti allegri, quest’anno pare c’è pure un tentativo di protesta. Il comitato Versus-Complanare programma una manifestazione concertata all’interno dell’evento in diretta radiofonica. Purtroppo però per qualche causa di fraintendimento non è più possibile realizzarla. Gli organizzatori del comitato reagiscono imbestialiti gridando al complotto. Ma non basta. Durante un concertino qualcuno del comitato irrompe con uno striscione di protesta e in una apparizione sul palco il Sindaco Angeloni viene pesantemente fischiata sempre dagli stessi attivisti. Poco dopo la fine della kermesse allora il primo cittadino si fa sentire attraverso un comunicato: “Si è trattato di un brutto episodio che però non è riuscito a rovinare la festa un episodio disdicevole per il modo in cui si è scelto di manifestare un’opinione e un dissenso sia pure legittimi. I manifestanti contro la complanare hanno prevaricato una piazza che era lì per la sua festa, a conclusione di una settimana ricca di avvenimenti, di iniziative e di manifestazioni una bellissima festa, il Caterraduno, disturbato da una protesta messa in campo con modalità non lecite. Io mi auguro davvero che questo increscioso episodio non infici in alcun modo il legame che in questi anni abbiamo costruito con Caterpillar e con la sua redazione”. E queste dichiarazioni le fanno guadagnare anche pesanti commenti. L’indomani, se non bastasse persino, i Giovani Democratici del PD senigalliese intervengono con un copia-incolla leggermente più piccante dell’Angeloni: “Sentiamo l’esigenza di esprimere il nostro dissenso su quanto. Urla, fischi, calunnie e insulti da parte del comitato Versus Complanare e del Mezza Canaja hanno trasformato la manifestazione che da quattro anni invade gioiosamente la nostra città, in uno spettacolo vergognoso e fuori luogo. (…) In quanto cittadini senigalliesi ci sentiamo offesi per il mancato rispetto verso persone che per un anno hanno lavorato per portare a Senigallia non solo benefici economici o semplice divertimento, ma anche la cultura della solidarietà, legalità ed impegno sociale. Vogliamo anche sperare che quanto accaduto non pregiudichi il ritorno del Caterraduno nel 2010”. Un paio di giorni più in là pure il noto Luciano Montesi si pronuncia sul caso: “Finale tristissimo per il CaterRaduno 2009 ieri a Senigallia. Ho vissuto un senso di disagio profondo e mi dispiace per i ragazzi del Mezza Canaja con cui ho condiviso le battaglie in difesa della scuola pubblica, e che spesso ho stimato per la capacità di iniziativa sociale. Certo un dissenso così radicale ha ragioni in una certa ottusità dell’Amministrazione comunale. Credo che sulla complanare bisogna avere la pazienza e la volontà di recuperare uno strappo con un pezzo di città. Chiedo pertanto alla amministrazione comunale, se vuole contribuire ad una giusta soluzione della vicenda di farsi promotrice di due forti azioni: 1) Intervenire con il proprio peso ed il proprio potere, nella partita degli espropri per tutelare i suoi cittadini, quelli più colpiti da ampliamento e complanare, affinché siano riconosciuti prezzi equi. 2) Indire un referendum consultivo cittadino  a settembre sulla complanare per sgomberare il campo da polemiche che, in periodo pre-elettorale, non possono che avere una accentuazione ed una valenza elettoralistica. La forte tradizione democratica di Senigallia merita aperture e partecipazione e non la mortificazione cui abbiamo assistito ieri”.

14-15 Giugno – L’ideatore del referendum sul lungomare e contro il piano “Eco-gate” Luciano Chiappa interviene dopo una pausa di settimane e definisce la oramai prossima demolizione delle ex-colonie Unes-Enel illegittima: “Quanto all’edificio ex Unes-Enel, la DIA per la demolizione è illegittima. In base alle norme attuali del PRG non è consentito in quell’area demolire alcunché fino alla approvazione dello strumento urbanistico attuativo, dunque non senza gravi responsabilità di quanti eventualmente abbiano già autorizzato o autorizzino. E lo strumento urbanistico attuativo, cioè il Piano di lottizzazione, certamente non è stato approvato e forse nemmeno presentato in Comune. Pertanto diffiderò il Sindaco e i diretti responsabili comunali dall’autorizzare la demolizione. (…) Siamo in un ambito di Piano regolatore completamente diverso da quello di un normale intervento con concessione edilizia diretta, nel quale la demolizione sarebbe possibile in quanto il PRG non rinvia a nessun altro livello attuativo. Qui invece il PRG richiede ben due successivi livelli di attuazione, preliminare (Piano d’Area) e attuativo (Piano di Lottizzazione con pubblicazione e osservazioni da parte dei cittadini) stabilendo che, riporto testualmente, – fino alla data di approvazione del Piano attuativo, sono consentiti sui manufatti esistenti, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria…- Va da se che nessuno può legittimamente far rientrare la demolizione nella categoria della manutenzione ordinaria o straordinaria”. Segue l’aspetto etico, morale, sociale, storico, culturale…

17-18-19-22-23 Giugno – Il noto cittadino e scrittore di origine nord-africana Mohamed Malih, scrive un interessante saggio sulle contraddizioni che si sfogano in questo paese quando si parla di immigrazione, culture diverse, popoli stranieri. Da un lato la politica che mette in guardia dagli stranieri, dall’altro un continuo brulicare di feste, rassegne, festival, sagre, meeting internazionali dove il protagonista è sempre il migrante e la sua cultura. Poi finito l’evento tutto ritorna come prima. Trovando perciò la questione non poco assurda, Malih invita a boicottare ogni manifestazione locale e nazionale semplicemente non partecipandovi. Il giorno seguente, appreso della pubblicazione di Malih, interviene pure l’Ambasciata dei Diritti del Mezza Canaja: “Ci associamo all’articolo. Il 2 Giugno, durante la festa della Repubblica, l’inaugurazione della Piazza del migrante, con tanto di polemica al seguito per il giorno scelto, adesso la festa della Musica dedicata all’integrazione dei popoli. Quale festa! Quale integrazione! I migranti non hanno un tetto in questa città dove poter andare a dormire,  lavorano in condizioni disumane come ambulanti d’estate oppure in nero nei canteri, subiscono controlli etnici e indiscriminati nel rione Porto Abbiamo chiesto che venisse riaperto il centro di prima accoglienza e che fosse utilizzato, come progetto anti crisi, indistintamente per italiani e migranti, ampliandolo per mezzo dello spazio adiacente, che si intervenisse sul contributo affitti, che per i migranti è stato tolto, che si rivedesse il regolamento comunale per i lavoratori ambulanti. Non c’è stata neanche una risposta dal governo della città, un silenzio politicamente inquietante di chi non sa dire niente e non ha idee se non quelle buoniste e perbeniste di una sinistra salottiera completamente estranea alle istanze e alle ragioni sociali degli ultimi, italiani o migranti che siano, e che interviene con le feste e le piazze di cui ai migranti non interessa assolutamente niente”.
Scoperto ciò sulla stampa interviene con tradizionale veemenza l’Assessore ai Servizi Sociali Volpini: “E’ una strumentalizzazione irresponsabile. Il dubbio è stato, a lungo, se rispondere o meno alla provocazione. Perché se non di provocazione si tratta, allora l’articolo a firma dell’Ambasciata dei Diritti, è davvero la più irresponsabile e vera strumentalizzazione, che gioca sulle difficoltà proprio di coloro che si fregia di difendere. E a questo si risponde con i fatti, con i dati. Ma prima una premessa: Senigallia ha avviato da anni un processo che la porta a diventare, progressivamente, multietnica e multiculturale. Anche la scelta di intitolare uno spazio della nostra città ai migranti è un atto che comprova questa volontà. L’intitolazione è stata ampiamente condivisa; se c’è qualcuno che non è d’accordo e si chiama fuori, se ne assuma la responsabilità. La precondizione però è quella di cercare una lingua comune fatta di diritti e doveri reciproci”.
Immediate allora le repliche dei migranti: “Con dati alla mano, ha presentato il lavoro portato avanti dal suo partito e dalla sua Amministrazione, lasciando intendere un approccio che si è contrapposto alle politiche penalizzanti delle destre. Osservando la drammatica situazione in cui versano adesso i nostri fratelli e sorelle, ci sembra quasi paradossale l’ottimismo che è stato professato. Noi migranti vorremmo approfondire i dati presentati e chiedere spiegazioni sul lavoro fatto riguardo le principali tematiche che regolano le nostre vite”.

16-17 Giugno – Colpo di scena mediatico stavolta di Tarcisio Torreggiani intervenendo sulla polemica del comitato Versus Complanare e sul Caterraduno e svelando addirittura di essere pentito per aver votato ben due volte Luana Angeloni sindaco: “Se Lei, Mangialardi e Ceresoni  aveste affrontato e cercato di capire i temi posti dal Comitato Versus Complanare almeno con lo stesso trasporto di quelli posti dal cateraduno,  nessuno l’avrebbe fischiata. (…) Rivolgendosi al Mezza Canaja, dice … – hanno il mio totale disappunto per come si comportano in spregio alle regole di civile convivenza. Non si attengono alle leggi… – Ma Sindaco, stando alle sue dichiarazioni, se si comportassero così pubblici esercizi Lei si limiterebbe a borbottare (in sostanza non ha fatto di più) o interesserebbe l’Autorità Sanitaria o il Prefetto e le forze di polizia per farli chiudere, togliere o sospendere la licenza? E se a ciò si obietta che quelle leggi non sono applicabili perché quello è un circolo privato, se ne stia zitta! Altrimenti anche questa sarebbe un’altra minaccia del sapore della precedente (mafiosa). In realtà, a Lei della contestazione del Mezza Canaja non gliene frega niente, anzi la considera un piccolo prezzo da pagare per il silenzio su quello che si accinge a fare sulla ex Colonia Enel. (…) Sig. Sindaco, uno che l’ha votata e fatta votare due volte (e che per due volte si è pentito),  Le dice che Lei di democratico non ha nulla! Lei ha unito il modus operandi, proprio dei vecchi sistemi stalinisti, con il più casalingo centralismo personale e questa sua caratteristica ha fatto più male alla città e alla politica dell’insieme dei danni  che possano aver arrecato contestazioni di vari soggetti, anche se scomposte”. Simpatici commenti vengono postati in fondo: “Ogni volta che parla Torreggiani sono assalito da un senso di tenerezza per questo signore che dietro un apparente aspetto di mite pensionato nasconde gli artigli come quella vecchietta dei cartoni animati che si accanisce su Gatto Silvestro!” (anonimo) – “Torreggiani non mi ha mai fatto tenerezza. Anzi, molti ricorderanno i molti contropeli che ho avuto modo di fargli. Credo però che, proprio in quanto di vecchio pelo, sappia giudicare la politica e le azioni di chi governa” (Mariangela Paradisi)

22-23 Giugno – L’ingegner Landi ora lancia una provocazione: "Al PdL piace il nuovo piano del porto". "E’ la considerazione che sorge spontanea e che dovrebbe fugare ogni dubbi in proposito, altrimenti non si capirebbe perché ci si trova spesso tutti presenti a farsi fotografare davanti ad un buca di una strada o a parlare all’infinito delle affissioni dei manifesti del PD senza mai parlare o scrivere un rigo sul porto. La politica in generale sta affrontando in modo troppo superficiale il piano del porto, la maggioranza con un accelerazione esagerata dopo aver dormito per 10 anni, con la conseguenza di ferire mortalmente lo sviluppo turistico economico e della qualità urbana e l’opposizione che, o non si sta nemmeno accorgendo di cosa succede, oppure fa sorgere il sospetto di una connivenza con la maggioranza. E’ inspiegabile che scelte che decideranno il futuro della città per centinaia d’anni vengano affrontate con tanta leggerezza e con così scarsa informazione per la città. La remota speranza è che si attivi all’ultimo istante un azione bipartisan come la circostanza richiederebbe per apportare quei correttivi necessari, soprattutto sulla viabilità, esistendo soluzioni decisamente più valide”.

22-23 Giugno – Arriva pure prontamente la massima del giorno dell’UdC per bocca di Giuseppe Gabelli. Guarda caso, manco a farlo apposta, l’argomento è il piano del porto: “Mercoledì sera il Consiglio Comunale si dovrà esprimere sul progetto relativo la viabilità del Porto; nel merito, trattandosi di opere di un notevole impatto per la città, la Segreteria UDC intende esporre un proprio parere, premettendo innanzitutto che non è suo interesse ostacolare i lavori né ritardarli, casomai qualificarli!. Noi della Direzione UDC, siamo altresì consapevoli delle potenzialità di sviluppo che potranno emergere da tutta l’area, compresa quella della Ex-Sacelit, proprio per tale motivo crediamo che un giudizio critico vada comunque espresso a tutto il sistema viario, che purtroppo, stando ai progetti attuali, risulta carente ed inefficace”.

25 Giugno – Anche a Senigallia, come vuole la moda nel resto d’Italia, il giorno venticinque per l’estate duemilanove parte la tradizionale trovata dei parcheggi a pagamento stagionali sui lungomari.

26-27-28-29 Giugno – Arriva la tanto discussa approvazione del piano del porto in Consiglio Comunale. Soddisfattissimi la Giunta, la maggioranza e ovviamente l’Assessore Mangialardi che non manca di ringraziare pubblicamente tutti i tecnici che hanno permesso questo nuovo grande progetto. Tutto deciso, quindi: viabilità pedonale, viabilità ciclabile, viabilità veicolare, collegamento dei lungomari, collegamento del centro, sistemazione della pesca e del commercio, nautica e diportismo. Non mancano di sicuro le polemiche, tra l’altro già ampliamente preannunciate da giorni. L’opposizione scoppia in aperta protesta chiedendo pure le dimissioni dell’ingegnere dirigente comunale Gianni Roccato: “Come al solito la maggioranza di centro sinistra, coll’acqua alla gola e nella confusione più totale, pur di arrivare alla più repentina approvazione del Piano Regolatore del Porto, ha deciso di sovvertire le regole democratiche e di prendersi gioco del consiglio comunale e della città. (…) Dopo una falsa partenza in consiglio comunale della pratica, poco meno di una settimana fa, quando l’opposizione ha scoperto che vi era un vizio di procedimento grosso come una casa ed è così riuscita a bloccare l’esame del provvedimento, il Piano è giunto in aula. Ebbene dopo l’illustrazione dell’assessore Mangialardi, come al solito il colpo di teatro e di mano della maggioranza. La vecchia tattica del maxi emendamento che di fatto avrebbe stravolto e sovvertito l’intero contenuto del provvedimento, scavalcando gli stessi confini del Piano del Porto. Un copione già visto, basti citare l’infausto precedente verificatosi in occasione del Piano dell’Arceviese nel 2007. Non paghi di questo atto di prepotenza, la giunta, per il tramite del dirigente all’urbanistica, ha bocciato, con un artificio tecnico insulso, gli emendamenti che responsabilmente le forze di opposizione avevano presentato alla pratica. Emendamenti assolutamente privi di intenti ostruzionistici, ma rivolti al vero miglioramento del Piano del Porto, che sono stati bollati dal tecnico strapagato dall’amministrazione, come non “regolarmente tecnici” perché…udite, udite…avrebbero “spezzato l’unità logica del provvedimento”. Non serve essere esperti del diritto o dei regolamenti consiliari per poter capire che la motivazione di tale decisione non aveva alcuna valenza tecnica, ma del tutto politica”.
Pronto allora pure l’immediato comunicato stampa però del Comune: “In merito alla dichiarazione letta nella seduta di ieri del Consiglio Comunale da Fabrizio Marcantoni in nome di tutti i consiglieri di minoranza con la quale si chiede al Sindaco di sospendere l’ingegnere Gianni Roccato dalla sua funzione di dirigente del servizio urbanistica, si sottolinea quanto segue: L’Amministrazione Comunale intende ribadire la piena fiducia nell’operato dell’ingegnere Gianni Roccato, che sempre in questi anni ha dato prova di grande impegno ed elevata competenza tecnica e professionale. Le accuse rivolte nei suoi confronti dalla minoranza sono del tutto infondate, dal momento che i pareri da lui espressi sugli emendamenti presentati alla proposta di piano particolareggiato del porto sono stati sempre ispirati da valutazioni di carattere tecnico. Del resto, anche nel corso della seduta il dirigente Roccato ha chiarito ai consiglieri di minoranza le motivazioni tecniche dei propri pareri. Giudichiamo grave pertanto l’atteggiamento della minoranza che, di fronte ad un’eccezione di carattere tecnico avanzata dai soggetti competenti per legge, non trova di meglio che gridare al complotto screditando la professionalità del personale comunale". Segue poi un rafforzativo intervento dell’Assessore Mangialardi: “non si tratta di nulla nuovo ma semplicemente di un riepilogo delle previsioni già contenute in vari atti come il piano Cervellati e il prg. L’opposizione farnetica e non sa leggere i documenti in suo possesso sono stati proprio i consiglieri di minoranza a chiedermi in commissione di fornire un quadro riassuntivo dei provvedimenti sulla viabilità nella zona prospiciente il porto, per avere un quadro di insieme e io l’ho fatto. Nell’emendamento non si ricorda altro previsioni già contenute in altri atti e che i consiglieri in questione dovrebbero conoscere. La rotatoria della curva della Penna è prevista dal piano Cervellati e quella di via Zanella dal Prg”. Invece Mancini e Bacchiocchi: “Il Consiglio Comunale ha approvato il piano del porto, ma il discorso non è affatto chiuso. L’ultima parola spetta alla Regione. Saranno tanti gli effetti negativi del provvedimento. Ad esempio la realizzazione della rotatoria davanti alla stazione ferroviaria determina un impatto pesante sulle attività economiche presenti. I giardini Morandi, con il doppio senso in via Corridoni, diverranno una rotatoria naturale con una diminuzione dei parcheggi presenti utilizzati soprattutto dai pendolari. La giunta, tramite il dirigente all’urbanistica, ha bocciato gli emendamenti perchè avrebbero spezzato l’unità logica del provvedimento”.

28-29 Giugno – Non poteva mancare prima della fine del mese un altro pensiero dell’UdC da Gambelli: “Si parla tanto di integrazione fra le varie etnie che formano le nostre città, ma nel quartiere del Porto esiste, isolata, una comunità di immigrati nettamente separata dal resto della popolazione, e il desiderio di non avere contatti appare reciproco, da entrambe le parti. (…)  L’integrazione che nasce dall’incontro è la soluzione. Perchè anche gli immigrati sentano dalla nostra voce il dovere di rispettare le nostre regole, e noi le loro, dalla loro voce”. 

29-30 Giugno – Il presidente della Commissione Consiliare Giulio Donatiello spiega le ragioni del perché l’area dell’ex-servizio escavazione porti non verrà riedificata e definisce la scelta della maggioranza “una vittoria di tutta la città”. Poco dopo il consigliere Roberto Mancini replica e chiude il mese: “Devo rilevare, anche con un certo e sincero rammarico, che stiamo assistendo alla mangialardizzazione del consigliere Donatiello. L’opposizione aveva presentato ben tre emendamenti (primo firmatario il sottoscritto) per escludere con certezza l’edificazione di un nuovo edificio di 2800 metri quadrati, previsto dal progetto presentato dalla Giunta, ma gli emendamenti sono stati respinti dalla maggioranza”.

di Stanco in Vacanza a Senigallia

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