Nuove raffiche di controlli antimmigrazione clandestina a Senigallia. Gli agenti del Commissariato di Polizia, nell’ambito di operazioni di setaccio delle zone limitrofe e periferiche della città, hanno trovato un rifugio in cui sono stati scovati sette cittadini extracomunitari, alcuni con precedenti penali e decreti di espulsione, oltre a 3 machete, posti sotto sequestro.

Nel casolare abbandonato controllato dalle forze dell’ordine è stato rinvenuto F.K., tunisino, di 28 anni, in Italia senza fissa dimora ma proveniente dall’area di Padova, con numerose false generalità. Questi era già stato colpito da un provvedimento di custodia cautelare emesso dalla Corte di Appello di Venezia per inottemperanza ad un precedente provvedimento di obbligo di firma presso la polizia giudiziaria. Da un controllo sono saltati fuori diversi precedenti di polizia per droga, lesioni ed altri reati, motivo per cui è stato arrestato e condotto presso il carcere di Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Degli altri sei extracomunitari, tutti di nazionalità tunisina, solo uno è risultato essere in regola con le norme sul soggiorno. Per due di loro, già espulsi ma ancora sul territorio nazionale, è scattato quindi l’arresto, mentre per altri tre sono state avviate le procedure di espulsione. L’unico extracomunitario regolare, B.B.M., tunisino di 30 anni, per i reati di invasione di terreni o edifici e detenzione abusiva di armi, è stato invece rimpatriato con foglio di via obbligatorio del Questore Iacobone al comune di residenza.

di Carlo Leone