Senigallia, l’inaugurazione del nuovo monoblocco dell’ospedale
Dopo 20 anni una struttura moderna e antisismica. Obiettivo: migliorare servizio, degenza e logistica
Si è svolta domenica 17 l’inaugurazione del nuovo edificio della struttura ospedaliera di Senigallia. Il monoblocco, iniziato negli anni ’80 e costato circa 10 milioni di euro, rappresenta, secondo quanto affermato dal direttore dell’Asur Z.T. 4 ing. Maurizio Bevilacqua, "una pagina importante per la storia dell’ospedale di Senigallia".
Tante persone hanno assistito alla sua inaugurazione, in una giornata fredda e umida, resa possibile grazie anche all’Amministrazione Comunale e alle associazioni di volontariato. Sotto un grande gazebo riscaldato l’intervento delle autorità civili e religiose per salutare questo evento che cambierà l’organizzazione della struttura ospedaliera cittadina e che dovrebbe razionalizzare gli spazi ed evitare code e caos.
Anche le camere di degenza sono state riviste cercando di migliorare l’aspetto "alberghiero" dell’ospedale con stanze da soli due posti letto, moderne e ovviamente secondo criteri antisismici.
Molte spiegazioni e dettagli tecnici sono state proiettate attraverso un filmato sui megaschermi che ha ripercorso virtualmente questi oltre 20 anni impiegati per la realizzazione dell’edificio. "Un ringraziamento speciale va a Mario Mancinelli ed Elio Marchetti, due amministratori scomparsi che avevano pensato questo Ospedale com’è ora e che si sono prodigati perchè i lavori proseguissero" sostiene il Sindaco Luana Angeloni alla presenza di diversi sindaci della Valmisa e Valnevola.
Dopo la benedizione del Vescovo Giuseppe Orlandoni, il taglio del nastro che ha ufficializzato la consegna alla città del nuovo monoblocco. Il pomeriggio si è poi concluso con balli ed esibizioni da parte dell’associazione “Vip Clown Ciofega”, del gruppo senigalliese solo voci “Fantastic Four” e “Calicanto” e infine con l’esibizione della Protezione Civile.
di Carlo Leone
Foto di Emiliano Pagani, Luca Ceccacci, Carlo Leone
Eh già, sarà perchè chi come me o meglio noi ci lavora dentro e vede non solo la facciata delle belle parole e delle pompose inaugurazioni...ma conosce realmente sulla propria pelle la realtà assistenziale e professionale di chi frequenta giornalmente il "nostro" ospedale...dicevamo qualche dubbio ci sorge spontaneo...: le strutture senza personale a sufficienza non servono a niente o quasi, con personale demotivato o stressato da insoddisfazioni professionali o personali; riposi non garantiti; ferie non godute; retribuzioni ancora e sempre in contrattazione; incentivi che vanno persi in chisà quale meandro della burocrazia ad essere ottimisti poi...inoltre una nota dolente a parte è lo stato della sicurezza degli operatori e degli utenti e del senso di "pulito" e sicuro che l'ospedale dovrebbe grantire e trasmettere, non ultimo anche sabato è stata aggradita verbalmente e fisicamente l'infermiera preposta al Triage in Pronto Soccorso da un utente in evidente stato di alterazione psichica, io ero presente era appeno arrivato con le sue gambe e pretendeva di passare subito avanti a tutti...solo l'intervento di un autista del 118 mio collega ha impedito il peggio, noi del 118 non siamo preposti a garantire la sicurezza e l'incolumità di chi frequenta l'ospedale non siamo gendarmi ne forze dell'ordine ne buttafuori o security ne tantomeno supereroi...perciò visti i ripetutti casi accaduti durante lo scorso anno si tornerebbe a a chiedere a gran voce la presenza di un posto di Polizia permanente 24 ore su 24 in Pronto Soccorso, come nei migliori ospedali che ci sono in Italia.
Inoltre si continua a transigere sul improprio uso fatto di alcuni locali da "personaggi" noti a tutti a Senigallia come "barboni-homeless-disperati-disadattati" che dir si voglia che puntualmente al calare dellla sera organizzano i loro bivacchi notturni all'interno della struttura ospedaliera, con tutta la pietà umana che si voglia dar loro, comunque non mi sembra il caso che questi soggetti scambino i corridoi; gli atri; le sale d'attesa o i sotterranei per dormitori pubblici, con le conseguenti preoccupazioni per la sicurezza ed incolumità di chi ci lavora e di chi frequenta per motivi seri la struttura ospedaliera.
Sarebbe il caso che certi soggetti vengano allontanati e diffidati in modo fermo ed efficace dal ripetere simili comportamenti, e noi lo speriamo seriamente.
Comunque complimenti per la nuova struttura.
Buon Lavoro a tutti.
E' vera la voce che dava le porte del progetto troppo strette che non ci passavano le barelle?
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