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L’incontro di Roberto Mancini all’Area Verde di Borgo Ribeca a Senigallia

I punti trattati dal Candidato Sindaco, stimolato anche dalle molte domande del pubblico

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Roberto ManciniSi è tenuto venerdì sera, 18 Dicembre, presso l’area verde di Borgo Ribeca, un’incontro pubblico tra il candidato sindaco di centro sinistra Roberto Mancini e i cittadini di Borgo Ribeca appunto, Borgo Coltellone, zona Misa e via Po.

Roberto Mancini ha aperto la serata con un preambolo deciso e circostanziato, dove ha espresso un giudizio negativo sulla passata Amministrazione, le cui scelte segneranno inevitabilmente la vita della città per i prossimi anni.

Ha ricordato che i requisiti di partecipazione e trasparenza nella gestione della “cosa pubblica” sono apparsi mancanti nelle forze di maggioranza che hanno governato con separatezza e centralismo e spesso con scelte calate dall’alto e non condivise. L’intenzione, secondo il candidato sindaco, è quella di affermare una netta discontinuità nei contenuti, nelle persone e nei metodi di governo, con l’affermazione di un centro-sinistra nuovo e innovatore.

Rispondendo alle domande dei presenti, particolarmente numerosi, Mancini ha continuato affermando che Senigallia ha bisogno di una nuova cultura e di un nuovo progetto per il governo del suo territorio, che ponga fine alla stagione delle continue varianti urbanistiche e che disegni l’assetto urbano del futuro alla luce non di nuove espansioni, ma della necessità del riequilibrio del territorio danneggiato da scelte disorganiche e incoerenti. La scelta imperativa sarà quella dell’abbandono del concetto di consumo del territorio a favore di un progetto di recupero e riutilizzo delle aree dismesse.

Nelle frazioni sono da approvare Piani Particolareggiati che ne assicurino il recupero e l’espansione ordinata ed armonica, evitando urbanizzazioni in aree esterne che nulla hanno a che fare con i nuclei frazionali storici. Nelle periferie della città invece, bisogna assumere il concetto di riscattare i quartieri, leggendo le tracce della storia che consentano di interpretare il territorio per ciò che rappresentava; riconsiderare gli spazi e servizi necessari come il verde, parcheggi, trasporto pubblico, centri di aggregazione sociale, impianti sportivi e scolastici, per restituire una propria vita di comunità civica ai quartieri.

In merito alla questione ex Sacelit, che di certo costituisce una grande operazione di cambiamento del panorama urbanistico della città, Mancini ha evidenziato un giudizio critico per quanto attiene la sostanza stessa del progetto di lottizzazione, che peggiora gli studi e le previsioni precedenti. Un’area così vasta (5 ettari) dedicata di fatto alla edificazione di 180 appartamenti (di cui 130 di piccole dimensioni) non può costituire un’occasione di crescita e sviluppo per la città. Si configura infatti uno scenario di puro investimento finanziario, un’area vissuta in estate che si svuoterà a settembre, per divenire una “periferia in città” nei mesi invernali.
Quell’area si sarebbe potuta destinare ad iniziative che davvero rispondessero ad una domanda anche turistica per l’intero anno, facendo confluire lì progetti a più ampio respiro e con maggiori possibilità lavorative. Un progetto di “cittadella tematica” (ed esempio, La città della Scienza di Bagnoli) dedicata ad un tema originale e consono alla storia della città.

Secondo Mancini, non è possibile salvarsi dal soffocamento che il traffico provoca in molte parti della città (ad esempio, su via Po), senza ripensare anche il servizio di trasporto urbano; questo non significa solo risolvere un problema tecnico con l’aumento di mezzi e corse, ma vuol dire anche e soprattutto intervenire sulla vita della città e dei suoi abitanti, migliorandone la qualità. Per i cittadini deve essere possibile raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa a lavoro terminato senza dover prendere la vettura privata; il trasporto pubblico è uno strumento indispensabile per sopperire alle distanze chilometriche accresciute dal disordine urbanistico, che il mercato edilizio ha amplificato con i suoi prezzi. A questo proposito, il candidato sindaco ha confermato il proprio impegno contro la realizzazione di un’opera nuova e devastante come la Complanare.

Rispondendo a domande sulla struttura organizzativa del Comune di Senigallia, Mancini ha asserito che essa è il risultato della riorganizzazione complessiva, che ha visto un consistente incremento della figure con funzione dirigenziale, una riduzione di impiegati ed operai ed un aumento delle esternalizzazioni.

La certezza è che una gestione oculata e razionale del personale potrebbe portare ad un deciso miglioramento della qualità dei servizi offerti alla collettività ed ad un risparmio di spesa, che potrebbe essere investito in ulteriori opere e servizi. La proposta operativa della coalizione di centro sinistra muove essenzialmente dalla considerazione che bisogna tagliare il numero delle figure dirigenziali per liberare risorse con cui provvedere all’assunzione di almeno 20 nuovi dipendenti nei servizi che più soffrono della mancanza di personale.

dal Comitato per Roberto Mancini Sindaco

Pubblicato Domenica 20 dicembre, 2009 
alle ore 14:13
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