La Penelope di Gianni Guerra al Musinf di Senigallia
Consegnata anche una copia del quaderno documentario sull'opera che attira fotografi e innamorati
Lo scultore Gianni Guerra ha consegnato sabato 21 novembre al direttore del Musinf Prof. Carlo Emanuele Bugatti una copia della Penelope di Senigallia, l’opera in bronzo che impreziosisce il rinnovato porto cittadino.
La consegna di sabato è stata l’occasione, accompagnato dalla figlia Simona autrice del libro "Mario Giacomelli. La mia vita intera", per donare alla bilioteca del Musinf una copia del quaderno documentario sulla bella storia della scultura di Penelope, che attira in modo irresistibile da qualche anno gli innamorati ad una romantica visita al molo di Senigallia.
“La scultura di Penelope” ha detto il prof Bugatti, congratulandosi con Gianni Guerra “è divenuta un simbolo turistico di Senigallia come la statua della sirenetta lo è di Copenaghen”. Il direttore del Musinf ha anche ricordato che alla scultura di Gianni Guerra sono stati dedicati scatti da parte di molti fotografi sia marchigiani sia nazionali. Basta ricordare la foto di Penelope, scattata da Ruggero Passeri, che figura nel dossier fotografico recentemente pubblicato dal fotografo romano e dedicato a Senigallia. Ma si possono anche ricordare le fotografie scattate da Alfonso Napolitano, che oltre ad essere assessore nella giunta del capoluogo è anche pittore affermato e fotografo di prestigio. Come si può ricordare anche la bella suite di fotografie di Penelope, scattate dai fotografi del circolo Ferretti di Jesi.
In occasione poi della stessa consegna della scultura, sabato scorso, Gianni Guerra ha incontrato per la prima volta al Musinf il fotografo Casimiro Mondino, che gli aveva fatto pervenire, attraverso il Museo civico, una grande fotografia dedicata alla scultura di Penelope. Mondino sta curando in questi giorni la pubblicazione di un primo suo libro fotografico dedicato a Senigallia, città nella quale ha deciso da qualche mese di risiedere, insieme alla moglie, anche lei operante artisticamente con successo nel campo della fotografia e delle edizioni d’arte. Mondino ha individuato nella Penelope di Gianni Guerra uno dei simboli di Senigallia e ha dedicato alla scultura alcuni dei suoi scatti.
dal Musinf
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