Senigallia, chiuso lo skate park alle Saline
Gli skate park i bocciodromi del futuro. Ma i loro giovanissimi frequentatori non votano. E questo spiega tante cose
Qualche giorno fa sono stato contattato da un gruppo di ragazzi che frequentano lo skate park delle Saline, per testimoniare le condizioni di abbandono e fatiscenza della struttura. Il contatto è avvenuto tramite Luca, un ragazzo paziente e coscienzioso, che dopo un anno e due mesi di infruttuosi contatti con l’Assessore Mangialardi, ha deciso di rendere pubblica la questione.
Ovviamente mi sono precipitato a verificare lo stato delle cose: da bravo genitore ho un debole per i luoghi di aggregazione giovanile e nella filosofia del "tenere i ragazzi lontano dalla strada" ci sguazzo.
Lo skate park delle Saline è stato ricavato installando in una comune pista di pattinaggio alcune strutture, rivestite in lamiera ricoperta con una vernice speciale e con l’intelaiatura di legno. Un impianto sportivo in piena regola, per la pratica di uno sport che sembra un vezzo da giovani scavezzacollo ma che è riconosciuto dal CONI (nella Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio) e conta milioni di praticanti in tutto il mondo.
Dopo anni di uso intensivo (i praticanti dell’impianto sono una trentina e tutti giovani pieni di energia) lo skate park delle Saline ha bisogno di un serio intervento di ristrutturazione: le lamiere delle rampe si sono staccate dalle intelaiature in alcuni punti e il legname delle strutture si presenta marcio e in pessime condizioni. Le lamiere distaccate rappresentano un pericolo per i giovani skaters, sono affilate e taglienti, e le ruote delle skateboards si incastrano nelle giunture, facendo cadere lo skater.
Una parte della piattaforma principale è diventata inagibile, il legno della struttura ha ceduto definitivamente e i ragazzi hanno preferito rimuoverla piuttosto che correre il rischio di passarci per sbaglio. Nel complesso la struttura è diventata pericolosa e recentemente ci sono stati un paio di incidenti con fratture per i malcapitati. Per uno sport che già nella pratica normale presenta qualche rischio d’infortunio, la sicurezza e la stabilità dell’impianto dovrebbero essere priorità assolute.
I contatti con l’Assessore Mangialardi per mettere in sicurezza l’impianto sono iniziati nell’estate del 2008, con una serie di incontri e sopralluoghi che hanno prodotto un paio di interventi di riparazione del personale comunale, rivelatisi dei palliativi, e una definitiva presa d’atto del fatto che non vi sono i fondi per mettere l’impianto sportivo in sicurezza.
Un preventivo di massima, richiesto dai ragazzi, per sostituire Ia parte più fatiscente dell’impianto ammonta a 28.000 Euro, una cifra non proibitiva per il bilancio comunale di una Città che coglie ogni occasione per promuovere i suoi impianti sportivi.
Un paio di giorni dopo la mia visita allo skate park ricevo un’email di Luca che mi avvisa del fatto che l’impianto è stato transennato dagli operai del Comune e che forse inizieranno i lavori di sistemazione. In realtà si è trattato di un equivoco: l’impianto è stato chiuso perchè pericoloso e nessun tecnico comunale ha parlato di lavori per la ristrutturazione. Punto.
Lo skate park delle Saline non è un bocciodromo nè un campo da calcetto, non è una piscina o un campo sportivo, ma è un luogo dove i ragazzi giovanissimi si incontrano e si dedicano alla spericolata passione per le loro "quattro ruote" tutte particolari, acrobatiche e nemiche delle regole.
Forse il guaio dei ragazzi dello skate park è quello di essere troppo giovani e troppo liberi, di non essere inquadrati in una associazione portatrice d’interessi e voti. Frequentano il posto senza limiti nè regole che non siano quelle che si sono auto – imposte, senza tessere o appartenenze e senza voti da scambiare. E tutto questo, per noi che viviamo nel mondo degli adulti, dove non si fa niente per niente, non è tollerabile.
di Paolo Talucci
Voglio ringraziare a nome mio,e di tutti gli altri ragazzi,ragazze,bambini che frequentano lo skatepark,Paolo,che ci ha dato tutto il suo aiuto senza chiederci nulla,ci ha dato visibilità in una città che ormai sembra ovattata nella sua falsa immagine di bella città.
Lo skatepark,come si può notare semplicemente passando nella zona delle Saline,é ridotto in pessime condizioni e persino privo di luce,mi ritornano in mente le immagini di questo luogo anni fa,appena inaugurato,nuovo,bello,che attirava a se,persone appassionate di questo sport,da tutte le Marche e non solo,che mi ha fatto crescere in mezzo a gente più grande di me e mi ha dato molte cose senza dover dare nulla,tranne sudore e qualche taglio o ferita,nessun voto,nessun soldo,niente d'obbligatorio.
Ora mi domando,perchè lasciare una realtà cosi?
Io ho diciassette anni e mi sto accorgendo del marcio che c'è in giro solo ora,perchè permettere che un luogo tale,che non porta niente di male,vada in rovina?
Mi rivoglo agli assessori,al sindaco,ma più che altro,a tutti i cittadini di questa città; rimettere a nuovo o perlomeno rendere utilizzabile lo skatepark porterebbe soltanto benefici: noi giovani invece di entrare in paranoia per il non far niente se non le vasche per il corso,avremmo un posto in cui stare e praticare la nostra passione,e non solo,perchè con un po di voglia e di idee,potrebbe anche diventare una realtà in cui,finalmente i giovani possano ritrovarsi insieme e far attività,i bambini potrebbero avere più scelta,e non sempre calcio,nuoto o altri sport "nazionali".
é un bel posto lo skatepark,non lasciate che vada in rovina.Per favore.
Concordo in toto con l'autore dell'articolo. Sicuramente Senigallia non è paragonabile con quelle grandi città dove luoghi come questo rappresentano dal punto di vista sociale una alternativa reale ad una vita esposta ai rischi di incorrere nella delinquenza, ma è sicuramente un punto di incontro importante per i giovani in una città in forte espansione.
Favorevole alla sua sistemazione con la speranza che avvenga nel più breve tempo possibile!
Purtroppo trovo l'articolo un pochino superficiale, dire che lo skate park non viene aggiustato perchè i giovani non votano è quanto meno un giudizio poco ponderato visto che se così fosse quella struttura non sarebbe nemmeno stata realizzata.
Già in altre occasioni le strutture sono state riparate, nell'articolo le riparazioni sono state denifite palliative, però non hai toccato il fatto successo prima di questa estate ovvero il lampione da cui avevano tolto i fili della corrente.
E' chiaro che in queste condizioni non poteva essere ancora utilizzato, spero solo che quanto prima si trovino i fondi per la riparazione.
A mio avviso l'unico modo per tenere distanti vandali e altri soggetti poco rispettosi delle opere è quella di far gestire l'impianto ad una no-profit come avviene in molte aree di altre città e ciò permetterebbe mantenere in sicurezza e in massima efficenza l'impianto.
Lo svantaggio è che ci sarà un costo di ingresso.. alcuni park fanno pagare 12 euro a settimana ma almeno sapremo che quei soldi (essendo no-profit) saranno utilizzati per la manutenzione e aggiornamento dello stesso. Altre soluzioni non ne vedo e dubito che qualsiasi comune investa 30.000 euro sapendo che nel giro di 3/4 anni verrà demolito dovendo poi reinvestire altro denaro. Scarto a priori l'affermazione che i giovani non votano quindi non hanno diritto di attenzione, se fosse così tutti i giardini con altalene non esisterebbero no?
Bhè mio figlio non voterà, ma io SI!
Praticavo questo sport negli '80 e ho ripreso tutt'ora... lo sport è sport in tutte le sue forme e va sempre incentivato! Sono sicuro che sulla base di un valido progetto degli interessati locali prima o poi si troverà una soluzione. Da parte mia non posso che sostenere questi ragazzi.
ora ci troviamo nel giorno 27/10/11 e nn mi sembra ke dopo un anno hanno fatto qualcosa.
Noi giriamo ancora per il porto sperando ke un giorno fanno un vero skateparck simile anke a quello di pescara colli ke fu inaugurato nel 2008 e ke dopo chiusero perchè nn avevano modo di gestirlo.
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