Spaccio di droga in via Cupetta a Senigallia: tre in manette
Due senegalesi e un sanbenedettese arrestati con 50 gr di cocaina che doveva rifornire il mercato locale
Giorni decisamente intensi per la stazione dei Carabinieri di Senigallia. Dopo i recenti interventi e le indagini sulla rissa in discoteca e sul cittadino cinese scaricato in coma all’ospedale di Senigallia, i militari dell’Arma stanno portando avanti un’altra operazione, stavolta incentrata sullo spaccio di droga a Senigallia. E in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio sono finiti in tre, due senegalesi e un sanbenedettese che cercavano di rifornire di cocaina il mercato locale.
Nella giornata di lunedì 26, intorno alle 14:15 i tre sono stati pedinati con diverse autovetture, dato che uno di loro, un senegalese di 21 anni residente a Fano era da tempo un "sorvegliato speciale" dalle forze dell’ordine. Il punto di incontro era il parcheggio del centro commerciale Il Maestrale, dove il ventunenne M.G. è arrivato in scooter. Lì l’incontro con un altro senegalese, P.F. di 33 anni residente a Martinsicuro (Te) e con D.B. il 28enne incensurato di San Benedetto del Tronto. Poi si sono diretti a bordo di una Peugeot 307 in via Cupetta, dietro l’ospedale, zona da tempo preferita per il nascondiglio e lo smercio di sostanze stupefacenti.
Al parcheggio è scattato l’intervento dei Carabinieri di Senigallia, guidati dal Capitano Cardinali e dal Luogotenente Mastronardi: nell’auto, nel vano della leva del cambio, sono stati rinvenuti circa 50 gr di cocaina destinati secondo gli inquirenti a rifornire il mercato senigalliese, che al momento sembra essere "povero" di droga. E questo sembra essere stato il movente che avrebbe fatto smuovere da San Benedetto e Martinsicuro i due spacciatori, mentre il ruolo del fanese M.G. sembra essere solo quello del mediatore.
Le indagini stanno andando avanti e già sono state perquisite le abitazioni dei due in "trasferta" a Senigallia. Nella casa dell’operaio italiano incensurato, sono stati ritrovati 5 piccoli involucri di cocaina che saranno analizzate per capire se i due quantitativi di cocaina coincidono.
Per tutti e tre sono scattate le manette e sono stati portati, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, nel carcere di Montacuto.
di Carlo Leone
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