Poesia, Marzocca si prepara per i "Viaggi Infiniti"
Sabato 17 la presentazione della terza raccolta del prof. Mauro Marcellini alla biblioteca Orciari
Sabato 17 ottobre, alle ore 21 presso la biblioteca Luca Orciari di Marzocca il prof. Mauro Marcellini presenterà il suo ultimo libro dal titolo: "Viaggi infiniti", una raccolta di poesia e musica, un itinerario fisico ed esistenziale tra la nostalgia del passato e la fiducia nel futuro.
Alla presentazione interverranno il prof. Giulio Moraca e la giornalista Letizia Stortini che introdurranno all’opera. La serata sarò accompagnata musicalmente dal duo Andrea Marcellini (voce e chitarra) e Michele Giorgi (flauto traverso e tastiere) per sottolineare i momenti più profondi, alternando la recitazione delle poesie dello stesso autore.
Autore che dopo Senigallia e Marzocca, presenterà la sua terza fatica anche a Montemarciano (venerdì 30 ottobre) e Monte San Vito (data da definirsi).
Pubblichiamo la prefazione del libro a cura del prof. Camillo Nardini
Mauro Marcellini offre ai suoi lettori, dopo un anno di attivo silenzio, una nuova raccolta di poesie che traggono la loro ispirazione dagli anni vissuti, e in parte mitizzati, dell’innocente adolescenza e della “vagabonda” giovinezza (“giro per il mondo/e non porto tasche”). “Viaggi Infiniti”, il titolo della composizione che dà il nome a questa raccolta, sintetizza anche, con emblematica allusione, vicende concrete e viaggi interiori che hanno significativamente segnato la vita dello scrittore. La raccolta si configura come un equilibrato monologo interiore che, di tanto in tanto, assume l’andamento di un dialogo con una labile figura femminile: “Ho incontrato il tuo cuore/Un anno dopo”. Di questa donna restano solo gli impalpabili ricordi dei “baci sospesi” e delle “labbra salate”; e il poeta le confessa: “Non ho nulla/Solo i miei sogni”, ma se potessi “ti vestirei di gemme”.
Su tutta la struttura di “Viaggi Infiniti” agiscono insieme due motivi: quello delle stagioni passate, vissute in perenne nomadismo esistenziale, e quello naturalistico, di una campagna in perenne trasformazione nell’avvicendarsi delle stagioni. Ne deriva una dimensione temporale che, facendo perno su un assorto presente (“Sono arrivato fin qui/Un po’ stanco”), oscilla tra un passato nostalgicamente rievocato e un futuro positivamente raffigurato: “Ti parlerò d’amore/Senza una bugia/Voglio un lieto fine/Qualunque sia”. La forma delle composizioni è più levigata, l’ispirazione matura, la misura giusta, il lessico più volto all’evocazione che alla comunicazione; il lavoro di ricerca interiore e l’opera di affinamento linguistico sono più realizzati, grazie ad una sensibilità più consapevole e ad un’esperienza poetica più assimilata.
Prof. Camillo Nardini
Di seguito il video della presentazione di "Viaggi Infiniti" alla biblioteca comunale "Antonelliana" di Senigallia.
di Carlo Leone
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