Amministrative a Senigallia: il programma di Sinistra e Libertà, Verdi e Comunisti Italiani
Urbanistica, casa, economia solidale, energie alternative e partecipazione i temi cardine. Alle primarie un candidato comune
Si è conclusa in questi giorni a Senigallia la prima fase di lavoro congiunto, durata alcuni mesi, tra Verdi, Sinistra e Libertà, e Comunisti Italiani per la definizione di un programma comune per le prossime elezioni amministrative. Il metodo è stato quello degli incontri pubblici e dei gruppi di studio tematici, dedicati ai diversi ambiti amministrativi e ha consentito, grazie anche alla partecipazione di cittadini interessati, di approdare ad una sintesi che sarà il contributo di queste forze al programma delle primarie del Centrosinistra.
I punti programmatici caratterizzanti tale contributo sono i seguenti.
La necessità che la città si doti di un nuovo strumento urbanistico comunale articolato in forma di Piano Strutturale Comunale (PSC), di un Piano Operativo Comunale (POC), e di un Regolamento Urbanistico-Edilizio (RUE). Tali strumenti daranno la possibilità di affrontare il governo del territorio in maniera diversa da quanto fatto in passato, al fine di perseguire l’obbiettivo del risparmio del territorio attraverso piani di ristrutturazione urbana a consumo zero del territorio, recuperando e riqualificando parti della città degradate e male utilizzate in particolare nelle frazioni.
Continuare ad incentivare la Politica della casa volta a trovare risposte adeguate al bisogno della prima casa delle fasce sociali deboli con un potenziamento degli interventi di ediliza residenziale pubblica.
Definire buone pratiche e una nuova cultura nei confronti dell’acqua, al fine di preservarla come bene comune e di massima diffusione e qualità svolgendo, a tal fine, un ruolo attivo nelle società partecipate dal comune.
Potenziare le politiche volte a sviluppare l‘efficienza energetica e l’uso delle energie alternative (fotovoltaico, geotermia, ecc.) a partire dagli interventi pubblici inserendo tale indirizzo come parametro primario in ogni intervento edilizio.
Promuovere la Partecipazione dei cittadini, prima di ogni progetto di trasformazione, individuando attraverso idonei strumenti, le “risorse essenziali”, le “invarianti strutturali” e lo “statuto del territorio”. Individuare gli elementi che costituiscono l’identità del territorio inteso come insieme di beni definibili come “patrimonio comune” e le regole per la loro valorizzazione sostenibile.
Dare attuazione al Piano Generale del Traffico Urbano, al fine di razionalizzare l’utilizzo della rete viaria cittadina, incentivare il trasporto pubblico, e incrementare la mobilità pedonale e la rete di piste ciclabili collegando città, frazioni e territorio.
Costituzione di un Distretto di Economia solidale, che orienti l’economia locale verso forme di cooperazione, stimolando la domanda di bisogni collettivi (ambiente, sociale, biologico, energie alternative, acquisti verdi, ecc.), praticando e suggerendo stili di vita improntati alla sobrietà, al consumo critico, alla giustizia sociale, alla decrescita consapevole. Un’economia, dunque, non più orientata in modo autoreferenziale sulla propria crescita ma che promuova il bene comune attraverso l’uso di prodotti e servizi rispettosi del sociale, dell’ambiente e dell’etica.
Contenimento del costo dei servizi sociali per gli utenti e, più in generale, delle diverse forme di tassazione sui contribuenti, assicurando la continuità delle risorse (finché sarà necessario) che alimentano il Fondo di Solidarietà. In modo particolare occorrerà utilizzare il fondo stesso per realizzare politiche attive del lavoro, che possano tradursi in effettive opportunità di occupazione per i beneficiari, giocando un ruolo attivo e propositivo nei confronti degli Enti sovraordinati.
Impegno a mantenere invariate le risorse per le politiche sociali e a promuovere una comunità locale capace di adottare modelli di accoglienza orientati alla interculturalità, effettuando scelte ben precise in ordine ai settori di intervento da privilegiare, ma anche rivedere modalità e criteri di erogazione dei servizi per eliminare ogni forma di spreco. In questa ottica potrà essere avviato un processo di riorganizzazione dei servizi sociali adottando la gestione associata con tutti i comuni dell’Ambito Territoriale Sociale. Inoltre potrà essere anche attivato un punto unico di accesso alla rete dei servizi, strumento essenziale per garantire l’immediata presa in carico unitaria della persona e la lettura attenta del complesso dei suoi bisogni, sociali e sanitari.
Istituire il Museo della Città e del Territorio, inteso come un museo diffuso di nuova concezione. La base di questa struttura dovrà essere un percorso conoscitivo sui molteplici aspetti della storia della città, messi in relazione attraverso un allestimento espositivo multidisciplinare. In collegamento a ciò andranno riorganizzati la biblioteca e gli uffici comunali del settore cultura, individuando contemporaneamente lo strumento gestionale più adatto a promuovere nuovi progetti culturali per il teatro La Fenice e la Rotonda.
I Verdi, la Sinistra e Libertà e i Comunisti italiani alla conclusione di questo percorso di confronto e accordo programmatico, comunicano che si è formalizzata un’intesa che considera come sbocco naturale e logica conseguenza l’identificazione di un candidato comune alle primarie e la formazione di una lista unitaria alle prossime elezioni cittadine. L’obiettivo è quello di fare di Senigallia una città ancor più bella, pulita e solidale, grazie ad una nuova amministrazione partecipata, trasparente e competente.
da
Roberto Primavera – Verdi
Nando Salvioni -PdCI
Marco Giardini – Sinistra e Libertà
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