Oltre 200 mila persone a Senigallia per il Summer Jamboree
Successo di numeri, personaggi e critica per il festival della cultura americana anni '40/50
Davvero da annali la straordinaria X edizione del “Summer Jamboree”, dieci giorni di Festival dedicato agli anni d’oro del rock and roll, alla musica ma anche alla cultura di quel periodo tra anni ’40 e ’50. Dieci giorni di baldoria a Senigallia, quest’anno dal 14 al 23 agosto, che confermano la passione e la serietà di un festival che negli anni ha ospitato leggende della musica come Jerry Lee Lewis, i Comets di Billy Haley che nel 1954 incisero la canzone simbolo del rock’n’roll (Rock around the clock), The Teenagers, gli Stray Cats, vera e propria band di culto a fine anni Settanta e nel decennio successivo e l’icona della seduzione e della cultura burlesque, Dita von Teese, in esclusiva.
Lunedì 24 agosto su Rai Uno durante la trasmissione Uno Mattina (ore 10) è andato in onda un servizio su questo X “Summer Jamboree” con interviste ad Angelo Di Liberto direttore artistico, a Dario Salvatori amico storico del Festival e appassionato conoscitore del periodo, al pubblico arrivato da tutto il mondo, per la regia di Manuela Mortera.
A rendere onore alla storia di questo Festival, partito in piccolo per scommessa e cresciuto rapidamente sotto gli occhi di pubblico, istituzioni, stampa e organizzatori, il X cartellone artistico ha scelto non una star ma dieci come dieci sono le edizioni. La incandescente irripetibile esclusiva “Rock and Roll All Stars” con musica fino alle 2.30 del mattino ha portato a Senigallia dieci autentiche leggende degli anni Cinquanta Carl Mann, Dale Hawkins, Hayden Thompson, Johnny Powers, Marvin Rainwater, Roddy Jackson, Sonny Burgess, Sonny West, Ray Sharpe e Sleepy La Beef. E il loro concerto è stato seguito dalla jam session improvvisata con tanti artisti fan dei dieci big che si trovavano nel backstage, saliti sul palco a suonare insieme le canzoni di Elvis, Jerry Lee Lewis, Cash.
In cartellone anche non uno ma ben due frizzanti Big Hawaiian Party in spiaggia. La All Nite Long dalle 6 della sera alle 6 della mattina successiva che ha affollato la città fino all’alba. Le nuove leve del rock and roll europeo ovvero i tre giovanissimi fratelli Kitty, Daisy e Lewis. I maestri del rockabilly statunitensi Big Sandy e Kim Lenz and her Jaguars, l’eploratore Nick Curran, le donne del country, l’antesignano del rock demenziale italico Clem Sacco, il tributo a Cash e Carter, il tributo a Django, il sexy Burlesque e la Big Band.
Impossibile sintetizzare tutte le iniziative, citare uno a uno i djs e i musicisti, centinaia, che hanno animato questa X edizione, insieme con i colori e i volti del popolo del rock and roll tra ciuffi, brillantina, gonne larghe, sneakers, camicia hawaiiana e foulard, tatuaggi, rossetto, corsetti, tacchi, perle, jeans col risvolto, auto e moto d’epoca, i profumi e i sapori della cucina multietnica preparata al Diner e la fila di stand del Vintage Market tra cui quest’anno c’era anche la prestigiosa etichetta specializzata, la Bear Family.
Impossibile sintetizzare gli infiniti dettagli di una cultura vintage e di un gusto retro e glamour che da 10 anni prende vita a Senigallia. Una esplosione di concerti e iniziative da capogiro tra passi di danza a ritmo di jive, boogie, lindy hop, balboa, charleston, ballati all’aria aperta, nei dopofestival alla Rotonda a Mare, ai Giardini, al Foro, al Mamamia, in spiaggia al Mascalzone e all’Acquapazza.
Senza parlare delle trasferte nell’entroterra, quella a Corinaldo che i fan attendono come “la gita al castello” e quella a Ostra, bellissimo centro aggiuntosi ai luoghi del Jamboree. Un’esplosione di musica: nera, bianca, hillbilly, rockabilly, blue grass, Django, swing, doo-wap, country, western swing, neo swing, jive, R&B, hawaiian, rock demenziale italiano, giovani che si ispirano ai tre grandi Louis (Jordan, Prima e Armstrong) e autentiche leggende del rock anni Cinquanta, rockabilly al femminile, big band, band italiane e band straniere, honky tonk, tributo a Johnny Cash e June Carter.
Le foto e i commenti pubblicati online su 60019.it, in blog, siti, social network, le cartoline partite in questi giorni dalla spiaggia di velluto, le telefonate, gli sms, parlano tutte la lingua del jamboree, un sogno anni Cinquanta che da 10 anni prende corpo a Senigallia grazie alla partecipazione di persone che arrivano da tutto il mondo. Compreso Paperino! Testimonial d’eccezione per il X Summer Jamboree è stato infatti il simpatico papero in versione anni ’50, grazie a una gustosa striscia uscita sul mitico Topolino nel numero del 12 agosto, dal titolo "Donald, juke box del tempo". Nel fumetto, Paperino finisce per cantare a squarciagola "Rock, rock, rock around the duck tonight", parafrasando la celebre canzone di Bill Haley e i Comets già ospiti del Summer Jamboree qualche anno fa. E così dopo un’immersione fumettistica negli anni ’50 di Paperopoli, il consiglio di "Topolino" per l’estate 2009 era: "Leggere Donald, juke box hero vi ha fatto sognare gli anni ’50? Ecco il Summer Jamboree!", a cui seguivano due intere pagine di servizio corredato da foto.
Bastava arrivare alle porte di Senigallia per accorgersi dell’energia rock and roll nell’aria, per sentire una babele di lingue e scorgere stili e culture. Pubblico di appassionati o curiosi da tutta Europa in particolare dal nord, dagli Stati Uniti, dall’Asia, dall’Australia, dall’Iran, dalle Filippine, dal Giappone, dalla Russia, per un totale stimato che va certamente oltre le 200 mila presenze complessive.
I commenti? Programma incredibile, sono senza parole! Il miglior festival a cui sia mai stata! Wonderful Jamboree! I 10 giorni più divertenti degli ultimi 10 anni! Centinaia di messaggi di questo tenore sono arrivati all’organizzazione del “Summer Jamboree” anche nei mesi precedenti e durante il Festival e già in queste ore conclusive. Succede sempre così, dopo ogni edizione. Prima ancora di tornare a casa o appena rientrati, in tantissimi preda della nostalgia per il “great time” vissuto a Senigallia, iniziano a mandare complimenti, ringraziamenti, saluti, auguri e la richiesta di informazioni sulla prossima edizione.
Il successo del Festival internazionale di musica e cultura dell’America anni ’40 e ‘50 dipende dalle scelte artistiche, ma anche dal mix di fattori che rendono ideale il contesto e ne fanno la “hottest rockin’ holiday on earth”. Dalla bellezza della spiaggia di velluto alla varietà degli appuntamenti pensati per tutta la giornata, dall’ospitalità della città alla professionalità sorridente e sempre disponibile di organizzatori e tutto lo straordinario staff che a “ogni ora del giorno e della notte hanno sempre il sorriso di chi si sta divertendo… a far divertire gli altri!” ha commentato un fan, preannunciando il suo arrivo diverse settimane prima a bordo di una splendida Cadillac del ‘59.
“Siete gentilissimi e il festival è stupendo, grazie!” hanno lasciato scritto moltissimi nell’entusiasmo, apprezzando la cortesia delle persone che fanno il Festival, mantenendo l’atmosfera amichevole e calda. Sono stati “i giorni più divertenti degli ultimi 10 anni!” secondo due fan che per la prima volta l’anno scorso avevano deciso di farsi “ingoiare dal Summer Jamboree” trascorrendo a Senigallia le loro vacanze. “Baldoria era è baldoria è stata!” hanno concluso. C’è chi non riesce a credere che esista un festival simile come una blogger canadese specializzata in cultura anni Cinquanta e appassionata vintage: “A big 50s festival? And in Italy?! Yes please…” ha scritto nel suo blog.
E c’è chi a baldoria appena conclusa chiede già quando sarà la prossima. “Wonderful Jamboree!” commenta l’appassionato inglese: “Sono appena rientrato dal Summer, vivo in Inghilterra. Quand’è la prossima edizione?”. “Non vedo l’ora di tornare a gustarmi altri concerti di questo splendido Summer Jamboree!” esulta un altro appassionato italiano. “Tre cose non ci abbandoneranno mai nella vita: 1.Gli occhi di Dio, 2.Il cuore di nostra madre e 3.Il Summer Jamboree! Continuate così!” scrivono alcuni fan da Asolo.
Pubblico trasversale intergenerazionale e interclassista di “ribelli senza pausa”, come ha ben notato la critica nelle passate edizioni, anacronista per qualcuno, ma tecnologicamente aggiornato visto il riscontro mediatico del Summer Jamboree. La musica e la materializzazione del sogno anni Cinquanta in stile American Graffiti sono il collante che richiama e tiene insieme migliaia di persone da tutto il mondo, non importa cosa facciano nella vita o che età abbiano. Tra quelli arrivati già dal primo giorno di jamboree ci sono appassionati che avevano preannunciato il loro arrivo via mail, come un gruppo di amici, padri di ragazzi altrettanto appassionati di rock and roll già frequentatori del Festival che hanno fatto da volano. “Non siamo più giovincelli (però con un passato chi al basso, chi alle chitarre, chi alla batteria, chi alla voce etc)” ma sono arrivati per gustarsi la “festa osannataci dai nostri figli e dai loro amici”.
In particolare per la data del 21 agosto, la notte dei 10 autentici big del rock and roll anni Cinquanta arrivati dagli States, sono tornate a Senigallia anche due signore bolognesi già accorse per ascoltare Jerry Lee Lewis. Appena appresa la notizia, hanno prontamente chiamato l’associazione per informarsi dell’inizio della prevendita e per verificare “data l’età” anche la possibilità di stare sedute durante il concerto che non si vogliono perdere. Tornano i fan e tornerebbero anche molti artisti sempre stupefatti dall’organizzazione e dal pubblico del Summer Jamboree. “Il miglior festival a cui sia mai stata” aveva affermato Lil’ Rachel ospite nel 2008 che ha apprezzato “la bellezza di Senigallia, la gente sempre ospitale, la favolosa musica. Voglio tornarci ogni anno!”. Quasi tutte le mail e i messaggi dei fan si concludono con lo stesso entusiastico augurio: Lunga vita al Summer Jamboree!
Il prossimo appuntamento con le atmosfere Jamboree è per il 31 dicembre 2009 alla Rotonda a mare con la grande festa per l’ultimo dell’anno inserita nella prossima edizione del Winter Jamboree!!
Finalmente è finito sto Sj! non se ne poteva più...
8000 presenze per una festa moltipilcato x 6 fa 48000 ,non tengo conto delle serate di ostra e corinaldo e, il concertone del quale non menzionate i numeri dei tagliandi staccati a pagamento(dove e' stato omaggiato n.2 biglietti ai commercianti solo del centro e dipendenti comunali )leggasi" marchetta elettorale".i 200.000 da dove vengono calcolati sig. piccinini?
Il trionfo del qualunquismo bianco, americano, consumista, conformista, conservatore, consumatore e tradizionalista.
in quanti ne avremmo fatto a meno e avremmo preferito dare la chance ad altri progetti culturali??? Credo molti, ma si sa, qui vige la dittatura della maggioranza e soprattutto degli introiti economici.
Per gli organizzatori, 200 mila persone.
Per la questura, 2 mila.
perche sappiamo bene chi scrive ma non facciamo nomi , vergognatevi
Che poi negli anni si sia svuotato di entusiasmo e banalizzato è probabilmente vero,e forse data la ripetitività capisco i senigalliesi che desidererebbero un ricambio..;purtroppo la soria degli eleenti fascisti è vera,ma non credo raprresentino assolutamente il movimento nella sua maggioranza,anzi,me lo auguro!
Quello ideologico e di critica al sistema americano di un tempo non mi sembra l'approccio giusto per giudicare questo festival,che non si è mai proposto come portabandiera di valori.Può piacere o no l'idea di fondo,ma un giudizio simile fortemente ideologizzato fa parte di una visione individuale ;in quanto alla componente fascista e/o reazionaria quella della sua presenza è una triste verità,ma non credo rappresenti la maggioranza di questo movimento o schiera di nostalgici come li si voglia definire;e infine nella mia pur breve esperienza di festival ho incontrato gente umile,disponibile e tutt'altro che spocchiosa;posso invece capire la voglia di cambiamento del senigalliese che si trova in mezzo ad un evento forse stanco rispetto agli esordi.
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