Mezza canaja, il punto della situazione
Dal Csoa le riflessioni su case occupate, dialogo, turismo alternativo, società e integrazione
Finita la Plage Sauvage, passato il ferragosto, in dirittura d’arrivo il soggiorno alle ex-colonie Enel, per il CSOA Mezza Canaja è tempo di bilanci e riflessioni. In ballo c’è tutta Senigallia, con il suo turismo e le varie alternative, con i suoi problemi, casa e occupazione in testa, e il rapporto tra le varie correnti sociali. Insomma ce n’è un pò per tutti.
Innanzitutto, tre numeri tanto per provare a definire le dimensioni di quello che è stato il campeggio del CSOA: giunto al 4° anno le presenze sono quasi raddoppiate, dai 450 dell’estate scorsa agli 800 campeggiatori (solo quelli registrati!) che hanno affollato il centro sociale e la spiaggia antistante. Un fenomeno in piena crescita che sta coinvolgendo realtà molto diverse tra loro provenienti da tutta Italia, accumunate sotto il poco rassicurante ombrello del precariato: giovani, studenti, lavoratori, contestatori, no global, semplici turisti alternativi tutti insieme per una settimana di feste, manifestazioni e spunti culturali. Una risposta "alternativa" al turismo classico che finora Senigallia ha conosciuto.
Dall’altro lato però la "vacanza", che sempre più spesso appunto i giovani non si possono permettere affollando così la Plage Sauvage, si è trasformata in più di un’occasione in terreno fertile per nuove iniziative, più o meno legali che dovrebbero far riflettere sulla situazione in cui versa Senigallia.
La prima occupazione, quella di sabato 8 agosto, ha visto il Mezza Canaja, il Coordinamento Migranti III Italia, l’Ambasciata dei Diritti occupare due abitazioni sfitte da anni in via delle Caserme di proprietà della Curia che ha prroveduto subito a denunciare gli occupanti.
Ad oggi mercoledì 19 agosto, dopo tre richieste perchè venissero allacciate le utenze (con regolare pagamento) inascoltate dalla Multiservizi, i due nuclei sono ancora privi di acqua, luce e gas. La Curia predica bene e razzola male secondo il referente del CSOA Mezza Canaja Nicola Mancini – perchè "prima affittava in nero ma ha evitato accuratamente di includere questo dettaglio; poi nega pure il diritto all’acqua diffidando la Multiservizi dal completare gli allacci".
Poi c’è stata la manifestazione contro la complanare in via del Camposanto vecchio, dove la contestazione pacifica ha voluto riappropriarsi di un terreno a ridosso della scuola elementare Aldo Moro che verrà asfaltato per la nuova e tanto contestata strada.
Infine la seconda occupazione di due case sfitte da anni in via Mamiani con la conseguente denuncia e lo sgombero poichè inagibili. Tante le critiche ma soprattutto il problema casa è tornato alla ribalta e per giorni non s’è parlato d’altro.
"Le nostre azioni – spiega ancora Mancini – non sono dirette alla conquista di privilegi: per quanto illegali siano, non commettiamo furti, non rubiamo a nessuno, ma cerchiamo di smuovere la situzione con azioni concrete", senza tante belle parole. "Per estendere i nostri diritti e per riappropriarsi di spazi della città che pochi stanno rubando alla collettività" aggiunge. Spesso le promesse non vengono mantenute quando si ha a che fare con la politica, è questo il senso che Mancini vuole far emergere delle loro azioni. "Delle denunce non ci importa niente, in questa maniera veniamo ascoltati e possiamo arrivare a delle trattative ad armi quasi pari".
La situazione abitativa senigalliese è al centro in questi giorni delle polemiche per via degli affitti sempre più onerosi che sempre più famiglie e giovani precari non riescono a permettersi con un conseguente svuotamento della città. I contributi del Comune e della Regione non riescono ad ammortizzare la situazione, ragion per cui i centri limitrofi dove i canoni sono più bassi (vedi Ripe) crescono di anno in anno.
"Siamo pronti ad occupare ancora altre 3 case dato che altri 3 nuclei si sono rivolti a noi" è il monito lanciato all’Amministrazione comunale perchè si arrivi attorno a un tavolo per tentare di trovare una soluzione. Nessun partito finora ha appoggiato l’operato dei giovani no-global di Senigallia, osteggiati anzi dal centro destra (Pdl), Udc e dalla Diocesi che finora hanno solo invocato legge e ordine. "Imbarazzante e vergognoso il silenzio del Pd, mentre seguiamo con attenzione le critiche che Verdi, Rifondazione e Idv ci hanno rivolto. Non ci abbassiamo a discutere dell’esposto contro la Plage Sauvage (per le autorizzazioni igienico-sanitarie e per i servizi ristorativi, NdR) che Canafoglia e Paradisi hanno portato in Comune, evidentemente non hanno ragioni da portare avanti".
L’ultimo spunto è proprio per i partiti della sinistra, rei secondo il Mezza canaja di non ascoltare il tessuto sociale: "il radicamento territoriale che il CSOA ha avuto in 5 anni non lo avrà nessun partito" finchè non si decideranno a sedersi allo stesso tavolo di chi i problemi della città li vive tutti i giorni, migranti o precari che siano.
All’Osteria Canaja il piatto è pronto, tutti serviti.
di Carlo Leone
Ma che bravi! Pensate: come farebbe Senigallia a vivere e prosperare senza la loro illuminata, conceta e stimolante azione!!!!
Come farebbero i senzatetto a ad avere un alloggio senza di loro!!!
Soprattutto come farebbero i nostri governanti, politici, amministratori, senza arttingere dalle loro brillanti idee!!!!
Una cosa è certa: Senigallia non ha bisogno della illegittimità delle iniziative di questi scalmanati facinorosi che non fanno altro che creare danno alla immagine sia quella loro che quella della città che li tollera!
Che il Comune adotti per una volta delle penali esemplari. Se questa volta l'Amministrazione si impegna con fare deciso forse i Senigalliesi avranno un pò meno 'canaje' da gestire.
magari i metodi non saranno i migliori, ma finora hanno occupato case disabitate e sfitte da anni, mica la casa con l'inquilino dentro.
Sinceramente, senza queste azioni dimostrative, penso che la situazione non si smuoverà di un passo.
Tutti bravi a chiacchierare e promettere, ma poi a mantenere...
Chi gli ha fatto avere la certezza di poter stare fuori dalla legge con la presunzione d'essere unici difensori di poveri cristi, che anche la chiesa locale terrebbe in croce?
Le loro provocazioni-prepotenze mirano allo scontro (prima o poi) con il reparto mobile, per avere uno o più martiri della nazi-violenza dello stato!
Poi quando "complice Fini-&" gli extra-comunitari avranno il diritto di voto locale, Mancini avrà voti e strada sgombra per fare il sindaco e invitarmi (?) caldamente ad attrezzare "il salotto" per questi extra-ospiti. Succederà? E' già successo! pepito.
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