Avevano annunciato "una nuova iniziativa" da giorni. Nel tardo pomeriggio di giovedì 13 agosto è partita la nuova occupazione del CSOA Mezza Canaja che da via Carducci si sono diretti verso via Mamiani e si sono impossessati di due abitazioni (peraltro inagibili, ecco perchè sfitte) ai numeri civici 49 e 51.

Durante il tragitto sono stati lanciati dei fumogeni sulla Statale e il traffico è stato interrotto per qualche minuto per via della presenza di alcuni manifestanti sulla carreggiata.

"Terza tappa della riqualificazione dal basso della città: una città per abitanti e non per utenti. Dopo l’occupazione delle case e la “messa in sicurezza” del territorio dalla complanare, giovedì 13 agosto un corteo di trecento persone composto da italiani e migranti, ha liberato dal degrado e dall’incuria una casa abbandonata nel Rione Porto, per riconvertirla a sede del Coordinamento Migranti Terza Italia e dell’Ambasciata dei Diritti" scrivono nel comunicato intitolato "Apriamo spazi d’integrazione, chiudiamo spazi alla paura" i responsabili dei tre movimenti.

"Nasce la “Casa del migrante”, un progetto che vuole essere uno spazio fisico di socialità, incontro, scambio di culture, ma anche e soprattutto un progetto capace di poter fornire servizi, come le consulenze legali gratuite sul lavoro e sui permessi di soggiorno, corsi di lingua italiana e araba. L’idea più ambiziosa ma più necessaria, è la costruzione di un “asilo” multietnico per bambini italiani e migranti, rivolto a tutte quelle famiglie impossibilitate a sostenere i costi di asili o di assistenza privata" questo è il succo dell’iniziativa cui hanno fatto seguito, com’era scontato le denunce da parte dei proprietari che nella mattinata di venerdì 14 agosto si sono impossessati di nuovo dei loro appartamenti.

Di seguito il video che il blogger "La Piaga di Velluto" ha pubblicato sul suo blog.

di Carlo Leone – Foto e video di P. Rincolvati